Derby: “Il dispositivo adeguato al tutto esaurito”

Derby: “Il dispositivo adeguato al tutto esaurito”

Da www.ticinonews.ch

Gobbi sulle misure di sicurezza approntate questa sera in vista dell’importante partita

“Questo derby è come tutti gli altri, con un livello di rischio elevato visto l’alto numero di persone presenti e la rivalità tra le squadre. Il dispositivo sarà adeguato alle necessità visto che di solito non si svelano mai le carte tattiche”. Norman Gobbi, Direttore del Dipartimento Istituzioni, di più non può dire, questioni di polizia. Ma si intuisce che le cose, in vista del derby di questa sera, sono state organizzate con cura: l’incontro è considerato ad alto rischio, le tifoserie sono guardate da vicino e il dispositivo a livello di sicurezza è alto.
“Speriamo che la tensione rimanga solo sul campo. Il dispositivo che l’HCAP ha messo in campo è adeguato a un’affluenza da tutto esaurito” aggiunge il ministro, sottolineando l’importanza del momento sociale e sportivo della partita.
Il tema della sicurezza resta un tema delicato per il Dipartimento. La mente torna ai violenti scontri del 14 gennaio 2018 alla Valascia fra le tifoserie di Ambri e Losanna. Da lì era partito il giro di vite, più volte sollecitato ai club da parte del Direttore del Dipartimento. Finora la reazione è stata tiepida: ma i tempi stringono, l’entrata in vigore delle misure anti-hooligan è previsto entro la fine del campionato.”Hanno già fatto tanto” spiega Gobbi. “Soprattutto stanno partecipando a identificare altre misure, come la sensibilizzazione e misure di controllo. A livello di videosorveglianza negli stadi è stato fatto, ma anche con il dialogo dei club con le autorità”.Secondo Gobbi il problema è da inquadrare su una scala più ampia. A vacillare è lo stesso concordato intercantonale – la convenzione che lega i vari Cantoni in materia di sicurezza. “Il concordato intercantonale è attivo da più anni ed è per questo che ho chiesto di fare una valutazione. Mi rendo conto, vedendo alcune situazioni, come la proporzionalità oggi attuata sia poco tutelante dei veri tifosi (dalla diffida del club, a quella della Cantone, al divieto d’area, all’obbligo di presentarsi in polizia, fino a misure di carattere penale). Tutti questi gradini oggi sono troppo limitanti rispetto a quello che è un vero intervento sui violenti” ha sottolineato Gobbi, citando l’esempio della Gran Bretagna, dove nel calcio hanno debellato i violenti obbligandoli a presentarsi ai posti di polizia, quindi tenendoli fisicamente distanti dagli stadi.