Galleria del Ceneri, discoteche e spesa in Italia. Norman Gobbi a 360°

Galleria del Ceneri, discoteche e spesa in Italia. Norman Gobbi a 360°

Da www.tio.ch
I papiri letti da Christian Vitta? «Nei momenti liberi c’è spazio anche per le battute. Servono a scaricare la tensione».

Ritardi alla Galleria di base del Monte Ceneri, frontiere, spesa in Italia e il “dietro le quinte” del Governo durante la fase più acuta dell’emergenza coronavirus. Sono molti, talvolta anche parecchio diversi fra loro, gli argomenti toccati questa mattina dal presidente del Governo ticinese Norman Gobbi durante il morning show in onda sulle frequenze di Radio Ticino.
 
Pressione alle FFS – Sollecitato dai conduttori del programma radiofonico Angelo Chiello e Margherita Zanatta, Gobbi ha ricordato come non sia la galleria di base del Ceneri a non essere pronta, ma sono le opere accessorie che non sono state terminate. «Le aspettative sono tante, così come gli investimenti fatti. Ora metteremo sotto pressione le FFS in modo da accorciare i tempi e avvicinare l’apertura al mese di dicembre, come era stato preventivato», ha spiegato.

Apertura delle frontiere – Un altro argomento toccato è stato quello, tanto discusso in questi giorni, delle frontiere. La loro chiusura, ha sottolineato Gobbi, ha permesso praticamente di azzerare la criminalità nella zona di confine. Ci sono inoltre minori presenze di padroncini sul nostro territorio, «ciò che dà un po’ di aria agli artigiani ticinesi, confrontati negli ultimi anni a una forte concorrenza». «Bisogna ammetterlo – ha aggiunto – talvolta questi padroncini non pagano i contributi né di qua, né di là. Lavorano in nero».

Discoteche e spesa in Italia – Il presidente del Governo non ha mancato nemmeno di sottolineare il «controsenso» delle discoteche, che possono riaprire ma solo fino a mezzanotte: «Sono dei controsensi che ogni tanto ci sono nelle decisioni dell’autorità federale». Ma anche come il turismo degli acquisti non faccia per lui: «Quando vado in vacanza compro sempre qualcosa, ma andare apposta a fare la spesa no».

L’unione fa la forza – C’è stata infine anche l’occasione per parlare un po’ del dietro le quinte del Consiglio di Stato, in particolare di quando il suo predecessore Christian Vitta era costretto a leggere papiri interminabili relativi alla risoluzione governativa anti-Covid: «Siamo sempre riusciti a scaricare la tensione nei momenti liberi, facendoci reciproche battute, ma anche sostenendoci a vicenda», ha detto Gobbi. Che ha voluto sottolineare, ancora una volta, come il Governo in questo periodo sia stato unito e abbia lavorato come una squadra: «Questa è stata la nostra forza».