Piano cantonale delle aggregazioni

Piano cantonale delle aggregazioni

Esito della seconda consultazione e proseguimento del progetto

I risultati raccolti durante la seconda fase della consultazione del Piano cantonale delle aggregazioni (PCA) sono stati presentati oggi a Bellinzona. Il Consiglio di Stato ha inoltre illustrato gli orientamenti futuri del progetto, che confluiranno nel rapporto definitivo e nel relativo messaggio i quali saranno sottoposti al Gran Consiglio.

Il Direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi – accompagnato dal nuovo capo della Sezione degli enti locali Marzio Della Santa – ha presentato stamattina in conferenza stampa il rapporto sulle risposte raccolte durante la seconda fase della consultazione sul Piano cantonale delle aggregazioni (PCA). Comuni, partiti politici e associazioni di comuni erano stati sollecitati a prendere posizione sulle modalità di attuazione e sugli incentivi cantonali proposti per sostenere la realizzazione di questo piano, che si inserisce quale strumento di indirizzo strategico nel vasto progetto di riforma del comune.
Alla consultazione hanno risposto 97 dei 115 comuni ticinesi, nei quali risiede il 96% della popolazione, due associazioni di comuni e 5 partiti politici rappresentati in Gran Consiglio. Per il seguito del progetto, il Consiglio di Stato ha risolto di integrare per quanto possibile le indicazioni più largamente condivise da comuni ed enti consultati, adattando o non confermando quelle misure che invece hanno suscitato contrapposizione delle risposte o poca adesione. In questo senso gli orientamenti per la stesura definitiva del PCA prevedono che:

  • Gli scenari aggregativi del PCA possono essere attuati in tappe successive.
  • Eccezionalmente e a condizioni restrittive possono essere approfondite eventuali aggregazioni tra comuni non contigui, inseriti  nello stesso scenario PCA.
  • Progetti promossi dalle collettività locali ma sostanzialmente divergenti dal PCA possono essere avviati, purché non implichino    conseguenze rilevanti sulla congruenza, l’equilibrio e la sostenibilità degli altri scenari aggregativi.
  • Vengono stralciate le misure collegate alla perequazione.
  • Gli incentivi finanziari all’attuazione del PCA sono confermati, mantenendo la dotazione proposta (120 milioni lordi, pari a 73,8   mio netti deducendo i contributi già decisi), e sono riuniti in un unico credito quadro.
  • Gli incentivi finanziari non hanno una durata limitata e verranno definiti di volta in volta, tenuto conto delle specificità dei comuni coinvolti.

Dopo l’estate verrà presentato il rapporto definitivo e il relativo messaggio da sottoporre al Gran Consiglio.

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