Piano cantonale delle aggregazioni – Incontro con i sindaci del Mendrisiotto e Basso Ceresio

Piano cantonale delle aggregazioni – Incontro con i sindaci del Mendrisiotto e Basso Ceresio

Comunicato stampa del Dipartimento delle istituzioni | Il Direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi ha incontrato oggi i sindaci dei 17 Comuni del Mendrisiotto e Basso Ceresio; la riunione – che si è svolta in un clima costruttivo – ha permesso di discutere gli scenari contenuti nel Piano cantonale delle aggregazioni, come già avvenuto di recente con i rappresentanti degli agglomerati del Luganese e del Locarnese. La nuova proposta per la regione a sud del ponte-diga di Melide prevede l’istituzione di un solo Comune.

L’incontro ha anzitutto ripercorso le osservazioni formulate dai Comuni nella prima fase della consultazione sul progetto di Piano cantonale delle aggregazioni (PCA). In origine, per il comprensorio a sud del ponte-diga venivano indicati due scenari aggregativi, «Val Mara» (cinque Comuni del Basso Ceresio) e «Mendrisiotto» (dodici Comuni dell’agglomerato urbano Chiasso-Mendrisio). Dalla consultazione erano emerse un’adesione di massima a questa prospettiva e la necessità di alcuni approfondimenti; era inoltre stata formulata l’ipotesi di riunire i due scenari in un unico Comune. Proprio questa ipotesi di scenario aggregativo unificato è stata ora sottoposta ai Comuni del Mendrisiotto e Basso Ceresio. I Municipi potranno ora approfondire il tema e – entro la fine del mese di ottobre – formulare le proprie osservazioni.

Come noto, l’allestimento del Piano cantonale delle aggregazioni è stato riattivato nel corso dell’estate, dopo che il Tribunale federale ha confermato l’irricevibilità dell’iniziativa costituzionale «Avanti con le nuove città di Locarno e Bellinzona». In questo contesto il Dipartimento delle istituzioni ha deciso di organizzare alcune riunioni interlocutorie preliminari, concentrandosi sui comprensori urbani del Cantone. Anche nel corso dei precedenti incontri – con le autorità dei Comuni degli agglomerati del Luganese e del Locarnese – erano state proposte soluzioni alternative rispetto agli scenari inizialmente contenuti nel PCA.

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