Quinto: «La vostra fiducia è per me una missione»

Quinto: «La vostra fiducia è per me una missione»

Bagno di folla per il neo consigliere di Stato Norman Gobbi

«La vostra grande fiducia è per me una missione». Con queste parole Norman Gobbi ha salutato le sei centinaia abbondanti di persone – c’era anche Giuliano Bignasca, Marco Borradori e diversi grancosiglieri leghisti – accorse ieri all’hangar 6 dell’aerodromo di Ambrì per festeggiare il sesto consigliere di Stato originario del Comune di Quinto. Prima di lui, come ha ricordato il sindaco Valerio Jelmini, ad occupare un seggio in seno al Governo cantonale sono stati Bixio Celio dal 1967 al 1971, Nello Celio dal 1946 al 1959, Enrico Celio dal 1932 al 1940, Severino Guscetti dal 1851 al 1854 e Francesco Antonio Zeglio dal 1803 al 1807 e dal 1811 al 1816.

«Mi sembra ieri – ha annotato il sindaco – quando eravamo in questo stesso luogo a celebrare l’elezione di Norman a primo cittadino del Cantone. Già allora mi dicevo che nella sua carriera politica stava bruciando tutte le tappe». E domenica scorsa ne ha bruciata un’altra. «A 34 anni – ha proseguito Jelmini – sono pochi i politici che possano vantare un simile palmares». Il neo titolare del Dipartimento istituzioni, viene eletto in Consiglio comunale a Quinto nel 1996 all’età di 19 anni. «A quell’epoca essere leghisti in Leventina non era facile» ha ricordato lui stesso nel discorso rivolto a tutti coloro che ieri hanno voluto festeggiare la sua elezione in Consiglio di Stato. Nel 1997 Norman Gobbi assume la presidenza del legislativo di Quinto, mentre due anni più tardi fa il suo ingresso nel Parlamento cantonale, del quale assume la presidenza nel 2008. Lo stesso anno viene eletto municipale di Quinto. Nel 2010 diventa consigliere nazionale. Carica che ora deve lasciare, così come tutte quelle che fino a domenica ha assunto in vari consessi: ad iniziare, per restare in campo politico-istituzionale, dal Municipio di Quinto. Ma anche dal Comitato cantonale delle Federazione di tiro e dal Consiglio di amministrazione della HCAP SA. «Non nascondo – ha confessato – che nello scrivere le lettere di dimissioni l’emozione è stata forte». Raccogliendo l’invito del sindaco, Norman Gobbi ha assicurato il proprio appoggio politico alle iniziative – e ce ne sono parecchie -che mirano a risollevare le sorti del Comune, dell’Alta Valle e dell’intera Leventina. C’è parecchia gente che ha voglia di reagire, ha ribadito il neo consigliere di Stato: lo hanno dimostrato ad esempio i Comuni di Quinto ed Airolo nel riprendere l’attività della stazione di Airolo-Pesciüm.

Ritornando alla giornata di giovedì, caratterizzata dalla cerimonia d’insediamento e dalla prima riunione durante la quale si è discussa l’attribuzione dei dipartimenti, Norman Gobbi ha esordito con una battuta. «Mi sono detto: se ci vuol così tanto tempo per decidere cinque cadreghe, io fra un paio di mesi me ne vado». Poi è tornato serio, evidenziando come questa prima decisione per la quale «tutti hanno fatto un passo in dietro» è la dimostrazione di come il Consiglio di Stato voglia lavorare collegialmente.

S.DB

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