Sorvegliato speciale

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Servizio all’interno dell’edizione di lunedì 9 settembre 2019 de Il Quotidiano
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A Magliaso prima degli omicidi
Il pregiudicato italiano arrestato venerdì si trovava già in Ticino, dove aveva chiesto il permesso di dimora

Il 51enne arrestato venerdì in un B&B di Magliaso ha accettato l’estradizione immediata. E così, in settimana verrà consegnato alle autorità giudiziarie d’oltre confine. Gli inquirenti calabresi lo accusano del duplice omicidio di due agricoltori di Petilia Policastro, suoi cugini, uccisi a Mesoraca il 21 aprile scorso.
L’uomo, già condannato in Italia e ritenuto vicino alla potente cosca dei Nicoscìa, è un nome noto alla giustizia ticinese. In passato era stato infatti oggetto di un procedimento penale per droga, conclusosi nel 1991.
A Magliaso – si è appreso sempre lunedì – era giunto prima dell’omicidio, in compagnia di un lontano parente. Aveva regolarmente notificato il suo arrivo, inoltrando la richiesta per il permesso di dimora. Permesso poi negatogli in ragione dei precedenti penali.
In attesa della risposta aveva iniziato a lavorare saltuariamente nell’edilizia. Lo ha dichiarato a verbale. Così come ha confermato di essere stato ricoverato, nell’ultimo mese, in un nosocomio luganese.
La sua presenza non era comunque sfuggita alla polizia cantonale, che lo sorvegliava da qualche tempo. Gli agenti hanno sentito anche il famigliare arrivato a Magliaso con il 51enne. Né lui né altri sono indagati dalla procura ticinese.