Sulla violenza domestica “teniamo alte le antenne”

Sulla violenza domestica “teniamo alte le antenne”

Siamo attivi e vigili soprattutto in queste delicate settimane

“In queste settimane, in cui in Ticino quasi tutta l’economia ha dovuto tirare il freno e bloccarsi e in cui le amministrazioni pubbliche, da quella cantonale a quelle comunali – e qui ringrazio tutti gli amministratori politici e ogni collaboratore amministrativo dei Comuni – devono garantire solo i servizi essenziali per la necessità di fermare gran parte delle attività con l’obiettivo superiore di salvaguardare la salute di ognuno di noi, la vita quotidiana di gran parte delle nostre famiglie si è del tutto rivoluzionata”.
A esprimersi così è il consigliere di Stato Norman Gobbi, che aggiunge: “Le mamme, ma anche tanti papà, sono diventate d’un tratto anche maestre, docenti dei loro figli, per seguirli nei compiti scolastici richiesti da una scuola che insegna… a domicilio. È un’esperienza particolare, dalla quale sia il sistema scolastico, ma anche i nuclei familiari trarranno grandi insegnamenti e magari nuovi slanci”.
Questa è la parte bella della medaglia. “Sì, perché non dobbiamo nasconderci anche le difficoltà e il disagio che molte famiglie già vivevano in tempi “normali” e che queste settimane e quelle che verranno potrebbero moltiplicare. La violenza domestica rappresenta un fenomeno doloroso della nostra società, contro il quale abbiamo e mettiamo in campo molte energie per combatterlo, per contenerlo, per prevenirlo.
L’obbligo di convivere sotto lo stesso tetto per un maggior numero di ore può potenziare tale disagio e sfociare in atti violenti. Allora è bene sapere che le istituzioni in questo settore non hanno “chiuso per pandemia”, ma rimangono attive, vigili e pronte a intervenire.
Per la nostra Polizia la protezione delle vittime è come sempre una priorità. La polizia può continuare a ordinare l’allontanamento di una persona violenta dalla propria abitazione e segnalare alle autorità competenti i casi in cui sono minacciati dei minori. Possono ancora essere emanati divieti di contatto e di avvicinamento e le autorità cantonali continuano ad occuparsi dei casi a elevato rischio di violenza. In questo senso le Autorità regionali di protezione, la Camera di protezione, le Preture, il Ministero pubblico e il Magistrato dei minorenni garantiscono la loro operatività.
La rete contro la violenza domestica ha inoltre intensificato la sensibilizzazione alle famiglie. Una rete che quindi rimane vigile, alla quale chi è in difficoltà può rivolgersi in ogni momento. Il mio auspicio è che in questi momenti di crisi in molte persone possa scattare un cambiamento positivo. Ma non dobbiamo nemmeno chiedere gli occhi e dunque è necessario che le istituzioni, così come molti enti
no profit attivi sul territorio possano continuare il loro lavoro”, conclude il Direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi.


Numeri d’emergenza per chi è vittima di violenza domestica

In caso di timore per la propria integrità o di un proprio famigliare si deve chiamare la Polizia al 117
Per urgenze mediche il 144
Casa Armonia (protezione e accoglienza immediata) raggiungibile 24/24 e 7/7 (Sopraceneri) 0848 33 47 33
Casa delle Donne (protezione e accoglienza immediata) raggiungibile 24/24 e 7/7 (Sottoceneri) 078 624 90 70
Servizio per l’aiuto alle vittime di reati, 091 814 75 02 – 091 814 75 08
Ufficio dell’assistenza riabilitativa / Ufficio di patronato: per gli autori/autrici 091 815 78 71
Ufficio dell’aiuto e della protezione 091 814 71 01
Consultorio delle Donne: informazioni e sostegno alle donne (Lugano) 091 972 68 68 – 076 248 09 94
Consultorio Alissa: informazioni e sostegno alle donne (Bellinzona) 091 826 13 75