Sono «forza» e «ingaggio» le parole d’ordine usate dal presidente dell’Alleanza patriziale ticinese Tiziano Zanetti nell’assemblea di sabato a Olivone – Approvata una risoluzione sulle predazioni.
Sono «forza» e «ingaggio» le parole d’ordine usate dal presidente dell’Alleanza patriziale ticinese Tiziano Zanetti nel tornare, davanti all’assemblea dell’Alpa riunitasi sabato a Olivone, con la memoria agli ultimi dodici mesi. «Forza, perché sempre più gli Enti patriziali stanno rafforzando in modo determinante la loro presenza nella gestione territoriale», afferma infatti all’inizio del suo intervento Zanetti. Ma «forza» è uno dei sostantivi scelti perché se è necessaria «per assumere quel ruolo determinante di supporto agli altri Enti pubblici», porta però immediatamente alla seconda parola d’ordine: «Ingaggio, quello mostrato da tutti voi nella disponibilità nel mettersi in gioco per i prossimi quattro anni nella gestione dei rispettivi Enti». Guardando al futuro, Zanetti rimarca che «nella gestione di pascoli, boschi e alpeggi sarà necessaria una visione precisa, come anche promosso, richiesto e votato dal Gran Consiglio, di una strategia di gestione riguardante i grandi predatori, e in particolare del lupo».
Nel corso dei lavori assembleari, l’Alpa ha approvato anche una risoluzione che chiede di garantire gli investimenti effettuati, la sicurezza e la biodiversità sugli alpeggi. Nel testo, infatti, si legge come “l’attuale Ordinanza federale sulla caccia non tiene conto del declassamento della protezione del lupo nella Convenzione di Berna e non include misure efficaci per la tutela degli alpeggi e dei pascoli non ragionevolmente proteggibili; l’Ordinanza – viene ancora messo nero su bianco dall’Alpa – non fa distinzione tra greggi non protetti e non proteggibili. La presenza del lupo in Ticino con 5 branchi censiti, 6 coppie stanziali e almeno una decina di esemplari erranti non è assolutamente compatibile con un territorio antropizzato e dedito all’allevamento a pascolo libero”. Dalle ultime verifiche interne effettuate, “una cinquantina dei 145 alpeggi caricati a ovi-caprini sono stati abbandonati negli ultimi 12 anni. Ciò ha portato a conseguenze gravissime non solo per gli allevatori ma anche per i Patriziati, proprietari di gran parte delle strutture alpestri”.
Ciò detto, nella sua Risoluzione l’Alpa scrive: “Le Autorità e i Servizi cantonali competenti sono chiamati ad agire con estrema urgenza affinché tutti gli alpeggi, in particolare quelli non proteggibili, possano venire tutelati in maniera significativa. In particolare, si chiede la concessione immediata di procedure di abbattimento di esemplari problematici di lupi e la messa in opera di tiri o di battute di dissuasione, anche in considerazione dell’imminente stagione alpestre. Determinante, inoltre, l’eradicazione di branchi che predano prevalentemente sui nostri alpeggi”.
Articolo pubblicato nell’edizione di lunedì 2 giugno 2025 de La Regione
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L’urgenza per gli alpeggi: «Situazione fuori controllo»
L’assemblea ha approvato a Olivone una risoluzione che chiede l’abbattimento dei lupi più problematici e l’eradicazione dei branchi che predano sul territorio: «Bisogna intervenire».
«Le autorità e i servizi cantonali competenti sono chiamati ad agire con estrema urgenza affinché tutti gli alpeggi, in particolare quelli non proteggibili, possano venire tutelati in maniera significativa. In particolare, si chiede la concessione immediata di procedure di abbattimento di esemplari problematici di lupi e la messa in opera di tiri o di battute di dissuasione, anche in considerazione dell’imminente stagione alpestre. Determinante, inoltre, l’eradicazione di branchi che predano prevalentemente sui nostri alpeggi ». I delegati dell’Alleanza patriziale ticinese (ALPA) hanno approvato sabato, nel corso dell’assemblea annuale di Olivone – presenti oltre 250 persone, in rappresentanza di 198 collettività -, tale risoluzione sulla protezione degli alpeggi. Il senso di tale risoluzione è ben riassunto dall’urgenza delle sue battute finali: «Bisogna intervenire al più presto per sanare una situazione che appare ormai fuori controllo».
La minaccia dei lupi, sì, ma anche tanto altro è emerso nel corso dell’assemblea. Nella sua relazione il presidente dell’ALPA, Tiziano Zanetti, ha sviluppato in effetti diversi temi, partendo da quanto promosso dall’associazione nel corso dell’anno passato, con particolare attenzione alle novità riguardanti il coinvolgimento dei giovani, che di fatto rappresentano il futuro dei patriziati. Zanetti ha parlato di un «grande lavoro di promozione verso i giovani». L’associazione ha proposto «quindici Centri d’interesse in tutto il Cantone dove oltre 4.000 giovani partecipanti ai Corsi organizzati dalla Fondazione Lingue e Sport seguiranno le attività di educazione ambientale con protagonisti e attori principali anche diversi rappresentanti dei Patriziati». Sempre sul lupo, Zanetti ha ricordato: «Fa parte del nostro mandato pubblico intervenire sugli stabili alpestri, mantenere pascoli, investire quindi milioni e milioni di franchi e anche indebitarsi per promuovere tutto questo, ma qui occorre poi un supporto preciso nel contenimento mirato di specie che stanno proliferando, in alcuni casi fuori controllo nel nostro Cantone. Confido, confidiamo, che tutti si rendano conto che occorre agire con grande determinazione al più presto in modo da non far diventare la situazione ancora più drammatica. Situazione che è già di per sé fragile, e questi ultimi aspetti non fanno altro che fragilizzarla ulteriormente».
Tra gli ospiti, anche il presidente del Consiglio di Stato, Norman Gobbi, il quale ha voluto portare un messaggio di positività nonostante i problemi che attualmente affliggono alcune regioni, soprattutto in Vallese, senza dimenticare i recenti disastri avvenuti anche alle nostre latitudini. «È importante continuare a progettare e costruire il futuro con ottimismo e unità. Trasformazioni tecnologiche e sociali sono alle porte ed è importante continuare a lavorare insieme. In queste sfide anche gli enti patriziali giocheranno un ruolo importante» ha ricordato Gobbi, che poi ha pure presentato la nuova piattaforma GEREPA, per la gestione dei registri patriziali, che sarà a disposizione dei patriziati ticinesi entro fine anno. Tale piattaforma è considerata come uno strumento indispensabile per gestire in futuro i dati di tutti i patriziati ticinesi. Era presente anche il presidente del Gran Consiglio, Fabio Schnellmann, che dal canto suo ha ringraziato i presenti: «Voi siete i custodi della memoria e delle terre patriziali e anche protagonisti attivi nella valorizzazione del territorio, nella promozione della sostenibilità ambientale, e nella conservazione dell’identità culturale locale».
Articolo pubblicato nell’edizione di lunedì 2 giugno 2025 del Corriere del Ticino
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L’Alleanza Patriziale ticinese in assemblea
Oltre 250 partecipanti e nuove sfide tecnologiche all’Assemblea ALPA a Olivone, con focus su innovazione e gestione territoriale.
Tra gli ospiti e gli invitati, a dare per primo il suo saluto è stato il Consigliere di Stato Norman Gobbi, «che ha voluto portare un messaggio di positività nonostante i problemi che attualmente affliggono alcune regioni, soprattutto in Vallese, senza dimenticare i recenti disastri avvenuti anche alle nostre latitudini. È importante continuare a progettare e costruire il futuro con ottimismo e unità».
Trasformazioni tecnologiche e sociali sono alle porte ed è importante continuare a lavorare insieme. In queste sfide anche gli enti patriziali giocheranno un ruolo importante, ha ricordato Gobbi, così come sarà fondamentale continuare a fare rete e investire su progetti di sviluppo. Il Consigliere di Stato ha poi ringraziato chi, durante l’anno di rinnovo e di elezioni patriziali, si è messo a disposizione per gli enti patriziali nei consigli di amministrazione.
Il Consigliere di Stato ha presentato infine la nuova piattaforma GEREPA per la Gestione dei Registri Patriziali che sarà a disposizione dei Patriziati ticinesi entro fine anno. «Uno strumento essenziale e atteso da anni, che consentirà a tutte le Amministrazioni di gestire in modo moderno, efficace ed efficiente tutti i dati dei Patrizi ticinesi». Denis Vanbianchi, ha portato il suo saluto in qualità di Presidente del Patriziato locale, presentando il patriziato di Olivone, Campo e Largario, le attività di gestione territoriale e le strutture dell’ente proprietario di 6’288 ettari di territorio.
La Sindaca di Blenio, Claudia Boschetti Straub, ha ringraziato i presenti ricordando l’importante investimento fatto nel rinnovare la struttura del centro POLI e mettendo in luce le caratteristiche territoriali della Valle di Blenio, con le sue aziende agricole e i suoi alpeggi, senza dimenticare una delle caratteristiche più distintive della valle: la sua estensione con i 222 km² di territorio. Ha messo poi in luce l’ottima collaborazione con i Patriziati del comprensorio, portando la voce anche degli altri sindaci della Valle presenti, a tutto vantaggio della gestione territoriale e dell’intera comunità.
Il presidente del Gran Consiglio ticinese, Fabio Schnellmann, ha portato il suo saluto a tutti i presenti, assicurando che il Parlamento rimane attento e presente ai problemi e alle richieste degli enti patriziali ticinesi.
Vi è stato poi anche l’apprezzato intervento del rappresentante della Federazione Svizzera dei Patriziati (SVBK www.svbk.ch), Sandro Forster, che ha sottolineato gli ottimi rapporti con l’ALPA e l’importanza di condividere i temi centrali per la gestione territoriale, presentando anche la prossima Assemblea Federale che si terrà a Delémont nel 2026.
Nella sua relazione il Presidente dell’ALPA Tiziano Zanetti ha sviluppato diversi temi; tra questi tutto quanto promosso dall’ALPA nel corso dell’anno con particolare attenzione alle novità riguardanti l’informazione, il coinvolgimento dei giovani, le recenti elezioni patriziali cantonali, l’impegno degli Enti in ristrutturazioni, progetti innovativi ed eventi culturali, l’introduzione generalizzata (giunta quasi al termine) del nuovo modello contabile MCA2, la situazione drammatica che hanno vissuto gli Enti della Vallemaggia nel corso della passata estate, gli obiettivi strategici per il prossimo futuro, la gestione rinnovata della Rivista patriziale e la ricerca di nuovi abbonati (attualmente circa 3’000), la situazione attualizzata riguardante la gestione degli alpeggi in considerazione soprattutto degli enormi investimenti promossi dagli Enti patriziali negli ultimi anni e dalle minacce che incombono sul settore primario, dalla presenza del lupo, alla gestione dei capi di bestiame e alle direttive cantonali e federali.
Un ringraziamento particolare è stato espresso a Gianfranco Poli, da 40 anni segretario e contabile dell’Alleanza Patriziale Ticinese. Dopo la lettura della risoluzione “Garantiamo gli investimenti effettuati, la sicurezza e la biodiversità sui nostri alpeggi”, votata favorevolmente a maggioranza dalla sala, la parola è passata ai diversi rappresentanti ALPA nei vari organismi.
Abbattimenti e protezione degli alpeggi, priorità dei patriziati ticinesi
Quasi 200 patriziati ad Olivone per l’assemblea annuale dell’ALPA
La protezione degli alpeggi e degli animali al pascolo dalla minaccia dei lupi, ma anche il ricambio generazionale con cui deve confrontarsi l’istituzione: sono stati questi i temi principali discussi dall’ assemblea annuale dell’ ALPA (alleanza patriziale ticinese) che quest’anno si è tenuta ad Olivone. Organizzato dal patriziato locale, l’evento ha riunito oltre 250 persone in rappresentanza di quasi 200 collettività.
“Quando vediamo patriziati dinamici, i giovani arrivano”, ha detto il presidente Tiziano Zanetti, precisando però, intervistato dal Quotidiano, che non sempre questo avviene. E’ il caso allora di pensare a delle fusioni? “Noi non spingiamo, il Dipartimento non spinge, ma in caso di necessità potrebbe essere una soluzione”.
Anche Norman Gobbi ha preso parte all’evento, rimarcando l’importanza della collaborazione tra patriziati. “Sempre di più sono diventati enti pubblici che vogliono essere riconosciuti nell’ambito della gestione dei progetti e della collaborazione per la gestione del territorio”, constata il consigliere di Stato. Questo ruolo potrebbe essere importante perché “i pericoli naturali stanno aumentando e i lavori di premonizione devono essere fatti assieme”.
L’assemblea ha approvato una risoluzione sulla protezione degli alpeggi in cui si chiede maggiore flessibilità nell’abbattimento dei lupi più problematici e l’eradicazione dei gruppi che predano negli allevamenti ad alta quota.
(Foto: Alpa)