Ben 150. È questo il numero di biciclette raccolte da Velafrica, in soli due giorni, nella regione di Lugano. Insieme ai suoi partner SOS Ticino-Atelier Ri-cicletta e Strutture carcerarie cantonali, l’organizzazione no-profit bernese ha infatti condotto una campagna di raccolta di biciclette, la prima in assoluto in Ticino. A quest’ultime verrà data una seconda vita in Africa, dove hanno un grande valore per la popolazione.
«Siamo molto soddisfatti di questa prima edizione della campagna di raccolta in Ticino», afferma Mats Gurtner di Velafrica.
«La qualità delle biciclette donate è molto buona, il che ci rende enormemente felici», aggiunge Ivan Maggiulli delle Strutture carcerarie cantonali. Dall’inizio dell’anno, il carcere fa parte della rete Velafrica in tutta la Svizzera: nella nuova officina di biciclette i detenuti riparano le biciclette donate o le trasformano in pezzi di ricambio.
SOS Ticino – Atelier Ri-cicletta, invece, è da tempo partner di Velafrica. Nell’atelier di Rivera si svolgono attività di sostegno al collocamento e attività pratico-lavorative vicine al mercato del lavoro. Dal 2013, persone in cerca d’impiego lavorano alle biciclette donate per Velafrica. Le bici possono essere consegnate gratuitamente anche presso l’officina di Rivera durante tutto l’anno. Altri punti di consegna nella regione sono disponibili sul sito web di Velafrica.
Dopo la riparazione in Svizzera, Velafrica esporta le biciclette in sette Paesi dell’Africa orientale e occidentale, dove hanno un grande valore per la popolazione. Esse rendono più facile andare a scuola o al mercato e aiutano a trasportare carichi pesanti. Esportando biciclette riciclate, Velafrica promuove anche l’imprenditoria sociale: le biciclette esportate finiscono in centri per biciclette che fungono da centri per la vendita e la riparazione di biciclette, la formazione e i posti di lavoro legati alle biciclette.
Una seconda vita in Africa per 150 biciclette ticinesi
Da www.tio.ch