“I problemi ci sono, ma la magistratura ticinese funziona”

“I problemi ci sono, ma la magistratura ticinese funziona”

Confronto a 60 minuti tra il direttore del Dipartimento delle Istituzioni e il presidente della Commissione giustizia e diritti, Fiorenzo Dadò: “Le criticità sono note da tempo. Non sono novità”

“Non bisogna mai dimenticare che la magistratura ticinese funziona, lavora bene, evade oltre 50’000 incarti all’anno”, esordisce così il Consigliere di Stato e capo del Dipartimento delle istituzioni, Norman Gobbi, ospite a 60minuti lunedì sera. “Questo è l’aspetto principale da mettere in luce”, sottolinea, di fronte alle critiche che negli

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Dichiarazione di fedeltà alla Costituzione e alle Leggi

Dichiarazione di fedeltà alla Costituzione e alle Leggi

Comunicato stampa

Oggi, 28 agosto 2024, il Consigliere di Stato e Direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi ha celebrato la dichiarazione di fedeltà alla Costituzione e alle leggi della Pretore aggiunta supplente presso la Pretura di Locarno Città, avv. Alisha Soldati.

Il Consiglio di Stato ha approvato, nel corso della scorsa settimana, una supplenza giusta l’articolo 24 della Legge sull’organizzazione giudiziaria presso la Pretura di Locarno Città, dopo aver informato il Parlamento e il Consiglio della magistratura. La supplenza

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Gobbi: ‘Comunque vada, andrà a finire male’

Gobbi: ‘Comunque vada, andrà a finire male’

Il Consigliere di Stato sulla situazione al Tribunale penale: al di là dall’esito della vertenza, ci saranno conseguenze negative per le istituzioni

«Comunque vada, andrà a finire male». È un Norman Gobbi amareggiato quello che risponde al telefono. Amareggiato e preoccupato per gli ultimi clamorosi sviluppi della già pesante situazione venutasi a creare al Tribunale penale cantonale. Dove dopo le segnalazioni e controsegnalazioni al Consiglio della magistratura, derivanti da un presunto caso di mobbing, mobbing che una segretaria avrebbe subito … Approfondire

Giustizia, Gobbi: “Riforma delle nomine”

Giustizia, Gobbi: “Riforma delle nomine”

L’anno giudiziario si è aperto lunedì a Lugano tra sfide e nuovi progetti per un sistema più efficiente – Il focus è sulla digitalizzazione e le risorse umane

L’inaugurazione dell’anno giudiziario lunedì a Lugano ha messo in luce le sfide persistenti del sistema giudiziario ticinese. Giovan Maria Tattarletti, neopresidente del Tribunale d’Appello, ha sottolineato che i nuovi casi sono aumentati nel 2023, sfiorando i 50’000, mentre quelli risolti sono diminuiti e le giacenze sono aumentate. “I problemi sono quelli di sempre:

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Carceri al limite della capacità, Laffranchini: “personale sollecitato oltremisura”

Carceri al limite della capacità, Laffranchini: “personale sollecitato oltremisura”

I dati pubblicati dall’Ufficio di Statistica mostrano un aumento delle persone incarcerate in Svizzera rispetto al 2023, con un’occupazione che – a livello svizzero – sfiora il 95%. Cifre preoccupanti, per cui si si sta muovendo su più fronti – anche in Ticino. Laffranchini: “Ci stiamo adoperando per aumentare parzialmente i posti presso il carcere penale mediante la posa di quattro container”.

A fine gennaio 2024 erano 6’881 le persone detenute in Svizzera. Un dato in aumento del 7% rispetto

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Nuova linfa per le strutture carcerarie del Cantone

Nuova linfa per le strutture carcerarie del Cantone

Nove nuovi agenti di custodia – Gobbi: “Esteso l’uso del “braccialetto”

La sorveglianza elettronica può essere considerata una forma di esecuzione della pena, se la parte da eseguire di una pena detentiva con la condizionale parziale (ossia quella da scontare effettivamente) non supera i 12 mesi. Sino a oggi la sorveglianza elettronica era ammessa solo se la pena detentiva complessiva non superava un anno. “Si tratta di un’estensione della possibilità di far eseguire una pena attraverso l’uso del Approfondire

Poche risorse, l’allarme della magistratura ticinese

Poche risorse, l’allarme della magistratura ticinese

Manca personale e le infrastrutture sono inadeguate, mentre le cause e gli incarti aumentano. La magistratura ticinese è efficiente, ma non mancano campanelli d’allarme nel rendiconto annuale 2023 del Consiglio della magistratura.

Carenze di personale, problematiche logistiche e una grande mole di cause: sono questi in estrema sintesi i principali problemi che affliggono la giustizia ticinese. È quanto emerge dal rendiconto annuale per il 2023 realizzato dal Consiglio della magistratura, presieduto da Damiano Stefani che Ticinonews ha incontrato:

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Il Dipartimento delle istituzioni incontra gli Uffici di conciliazione in materia di locazione

Il Dipartimento delle istituzioni incontra gli Uffici di conciliazione in materia di locazione

Comunicato stampa

La scorsa settimana a Bellinzona il Direttore del Dipartimento delle istituzioni, Norman Gobbi, ha incontrato con la Divisione della giustizia, autorità di vigilanza sul settore, gli undici Uffici di conciliazione in materia di locazione che contano all’incirca un centinaio di professionisti coinvolti. Un importante momento istituzionale che avviene all’inizio del nuovo periodo di nomina da parte del Governo al 1° gennaio 2024 e che si protrarrà per tutta la legislatura, sino al 31 dicembre 2027.

Sono 11 gli

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Carceri piene: “Sforzi mirati per sostenere il personale”

Carceri piene: “Sforzi mirati per sostenere il personale”

Norman Gobbi segue da vicino la situazione, tra misure concrete e proposte

È un momento difficile per le carceri cantonali. Infatti la Stampa e la Farera sono confrontate con il “tutto esaurito”, 0 posti liberi. “Non è solo un momento, perché con questa situazione ci confrontiamo ormai da un anno. Un’emergenza che oggi conoscono tutte le strutture penitenziarie in Svizzera. Non possiamo dire “mal comune mezzo gaudio”, perché in altri momenti se in Ticino non vi erano più posti in Approfondire

Guardie di custodia: “privilegiare i cittadini svizzeri”

Guardie di custodia: “privilegiare i cittadini svizzeri”

Norman Gobbi boccia la proposta avanzata dai sindacati, che per colmare le lacune volevano allargare il bando anche ai residenti con permesso C

La posizione del responsabile del dipartimento delle Istituzioni è chiara: è preferibile selezionare gli agenti di custodia tra la popolazione svizzera; è bene “privilegiare l’assunzione di cittadini svizzeri, proprio perché il dipartimento delle Istituzioni è quello più legato all’ambito di giustizia e polizia, che ha comunque un monopolio per la cittadinanza svizzera”.

Così Norman Gobbi risponde alla

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