I comprensori sciistici in Ticino restano aperti. “Siamo soddisfatti di quanto deciso da Berna”

I comprensori sciistici in Ticino restano aperti. “Siamo soddisfatti di quanto deciso da Berna”

Da www.liberatv.ch

In alcune giornate sarà possibile ritrovarsi in dieci, ma si invita alla prudenza.
Gobbi: “Il Governo ha tenuto il passo per tutto il periodo”.
Il Cantone era pronto a intervenire se non fosse stato d’accordo con quanto scelto da Berna

Gobbi: “Misure più strette rispetto a Berna”

“Dopo le comunicazioni del Consiglio Federale sulle misure decretate oggi e da applicare dal 22 ringrazio i colleghi che sono con me. La situazione è sempre critica, anche se al venerdì abbiamo avuto il minor dato di contagi, quando di solito era il più alto. Ma la notizia non può lasciarci tranquilli, anche se potrebbe essere un preludio degli effetti delle misure, prima cantonale con la riduzione degli orari di chiusura di bar e ristoranti e poi con l’allineamento di Berna. Purtroppo non è sufficiente e la stagnazione delle ultime settimane, con un aumento settimana scorsa, ci preoccupa e ha bisogno altre misure”.

“Siamo pronti a prendere misure. Ne abbiamo discusso mercoledì, nell’ottica di decidere oggi. Stamattina abbiamo ipotizzati alcuni scenari in attesa delle scelte federali, per non avere cacofonia, decidendo magari mercoledì per dover cambiare. Abbiamo visto un disallineamento tra le comunicazioni, che non ha aiutato la comprensione delle misure: bisogna essere chiari nella comunicazione e allineati, per affrontare questo periodo decisivo, con la frenesia di chi non ha ancora finito gli acquisti di Natale e la tranquillità con un periodo che ci richiama a essere fermi e prudenti, oltre che a ricercare gli affetti”.

“Abbiamo preso atto delle decisioni di Berna, anche se alcuni punti saranno da chiarire, penso agli aiuti, per la ristorazione e l’albergheria che saranno colpiti e anche per le attività sportive e del tempo libero”.

“Ci allineiamo quanto deciso dalla Confederazione e confermiamo le misure più restrittive con delle eccezioni per i giorni delle festività natalizie”.

“Assembramenti vietati per più di 5 persone, nei luoghi pubblici, più restrittiva di quella federale, ma confermata. Le riunioni a casa possono essere di 5 persone, ancora come adesso. Ma il 24, il 25, il 26, il 31 e il 1o gennaio potranno esserci al massimo 10 persone, ci allineiamo a Berna aumentando la capacità e riconoscendo il bisogno delle famiglie di riunirsi”.

“Restano possibili le riunioni e le assemblee politiche. Le celebrazioni religiose possono avvenire con al massimo 30 persone, misura più restrittiva di Berna. Ma per le celebrazioni del 24 e 25 dicembre è consentita una partecipazione fino a 50 persone con il rispetto delle misure”.

“Anche i locali erotici e notturni devono restare chiusi, è vietato l’esercizio della prostituizione”.

“Il 6 gennaio i negozi e le strutture pubbliche devono restare chiusi”.

“Ai gestori dei negozi e centri commerciali è ribadito l’obbligo di rispettare i piani di protezione che saranno più stringenti, soprattutto a livello di numero di persone che potranno essere all’interno, come deciso da Berna”.

“Raccomandazione e obbligo di mantenere la mascherina se non ci sono le distanze”.

“Sconsigliato a chi ha patologie pregresse di frequentare luoghi con tanta gente, pensiamo per esempio ai centri commerciali. Chiediamo a chi è a rischio di andare nei negozi e anche negli alimentari nella fascia mattutina, fino alle 10, semmai di far uso degli aiuti di chi garantisce le consegne a domicilio, come comuni e associazioni. Chi vuole o deve viaggiare resta attiva l’hotline cantonale”.

“Le disposizioni entrano in vigore martedì 22 dicembre sino al 22 gennaio”.

“Chiediamo a tutti di essere prudenti su più fronti. Nell’ambito degli acquisti natalizi, pianificandoli per tempo, evitando l’ultimo momento. Anche nelle attività all’aperto, che è ammessa, ma non esente da rischi”.

“Pensando alla protezione della popolazione, con regimi di apertura e chiusura attorno a noi, come l’Italia, abbiamo deciso di chiedere all’autorità federali la chiusura dei valichi secondari per poter meglio controllare i principali. In Italia ci saranno delle limitazioni che da noi sono impensabili, numerosi cittadini italiani sono venuti da noi a godere delle nostre libertà: d’altro canto, devono garantire anche il rispetto del paese dove arrivano”.

“Sottolineo l’impegno di tutti noi Consiglieri di Stato, con le riunioni straordinarie oltre agli impegni dei dipartimenti. Lo abbiamo fatto rispettando tutte le sensibilità. Ringraziamo i nostri collaboratori e il Dottor Merlani per ringraziare tutti gli operativi al fronte. Il Governo è riuscito a tenere il passo e il gioco di squadra, è il nostro compito, ringrazio dunque i miei colleghi, abbiamo lavorato insieme e per voi per proteggere la popolazione e mantenere un equilibrio fra le varie necessità”.

“Per i comprensori sciistici avevamo chiesto criteri oggettivi per evitare mobilità. Abbiamo chiesto ai nostri comprensori di privilegiare i clienti locali e di ridurre la capacità. Vorremmo anche maggior presenza sulle piste di pattugliatori, perchè se qualcuno si fa male ha bisogno di un ricovero, per cui serve sensibilizzazione. Stanno camminando sulle uove, che rischiano di rompersi”.