“L’acquisto della Saleggina è la soluzione vincente”

“L’acquisto della Saleggina è la soluzione vincente”

16 milioni per creare la base a tre progetti strategici di Confederazione, Cantone e Città

Il Consiglio di Stato nella settimana appena conclusa ha approvato un credito di 16 milioni di franchi che servirà, tra l’altro, per acquistare i terreni oggi di proprietà dell’esercito ai Saleggi di Bellinzona (più di 200mila metri quadrati). Un’operazione che dà il là all’avvio della pianificazione del futuro Ospedale regionale di Bellinzona, ma che permetterà di raggiungere altri due importanti obiettivi: la rinaturalizzazione del Fiume Ticino, che consentirà alla popolazione di Bellinzona proprio ai Saleggi di riappropriarsi di uno spazio che permette di accedere al fiume, e il salvataggio dalla demolizione dell’Infocentro di Pollegio. “Abbiamo compiuto un passo decisivo per sviluppare tre iniziative a favore delle cittadine e dei cittadini, in particolare di Bellinzona, ma non solo”, afferma il Direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi, che si è speso in prima persona per riuscire a mettere d’accordo, come vedremo, molti portatori d’interesse. E aggiunge: “Come avevo già avuto modo di sottolineare a fine agosto da queste colonne, anche in questo periodo difficile, in cui stiamo affrontando tutti assieme la seconda ondata dei contagi legati al COVID-19, si può, anzi si deve, guardare avanti, e continuare a fare politica a favore della gente e mettere le basi anche per progetti a lungo termine”.

Il Cantone entrerà in possesso del vasto terreno ai Saleggi di Bellinzona oggi di proprietà della Confederazione. “Si tratta di una superficie di oltre 214mila metri quadrati – spiega il presidente del Governo Norman Gobbi – in una posizione molto centrale e facilmente fruibile, soprattutto quando sarà realizzato il semisvincolo di via Tatti. L’unico terreno che l’ente ospedaliero cantonale aveva individuato per poter pianificare il futuro Ospedale Regionale di Bellinzona, tenuto conto che il San Giovanni tra 10/15 anni non sarà più in grado di rispondere al meglio a tutte le funzioni a cui un ospedale acuto è chiamato. Oggi quest’area è di proprietà della Confederazione e per essa armasuisse. E l’Esercito la utilizza quale piazza d’esercizio per le truppe sanitarie di Airolo e per altre attività, mettendola inoltre a disposizione dell’agricoltura. Si trattava quindi di trovare un’area sostitutiva per garantire l’attività del nostro esercito. Una minuziosa trattativa portata avanti dal mio Dipartimento – in particolare dal capo della Sezione militare e protezione della popolazione Ryan Pedevilla – ha permesso, dopo aver individuato l’area a Pollegio che ha ospitato il cantiere per la costruzione di AlpTransit e su cui sorge anche l’Infocentro, di far combaciare i diversi interessi. Con questo “scambio” l’Esercito proseguirà la sua attività a Pollegio e il Cantone entrerà in possesso dello stabile dell’Infocentro, che AlpTransit aveva intenzione di demolire, ma che politici e cittadini chiedevano a gran voce (e con la raccolta di firme) di mantenere in vita”.

C’è poi un altro progetto che sarà reso possibile dall’acquisto dei terreni ai Saleggi. “Esatto, ed è quello della sistemazione idraulica e della rivitalizzazione integrale del Fiume Ticino a opera del Consorzio correzione Fiume Ticino. Un altro attore che entra in questa interessante combinazione di protagonisti e che darà alla città un parco e un’accessibilità al fiume sinora sconosciute. Aumentando così la qualità dei residenti della città e del futuro inserimento dell’ospedale. Questi 16 milioni approvati dal Governo – a cui mi auguro il Parlamento possa dare precedenza – rappresentano davvero la chiave per realizzazioni importanti. Sinora vi è stata una collaborazione ottimale tra Cantone (con diversi dipartimenti coinvolti: DI, DT, DSS e DFE), Comuni (Bellinzona e Pollegio), Confederazione (con il Dipartimento della difesa, della protezione della popolazione e dello sport) e altri enti (EOC, Consorzio correzione fiume Ticino, AlpTransit Gottardo AG)”, conclude il consigliere di Stato Norman Gobbi.