«Le persone arrestate giovedì in Italia «erano tutte molto pericolose». Ad affermarlo è il procuratore Antiterrorismo e Antimafia Franco Roberti, riferendosi alla banda di presunti jihadisti fermati ieri in Lombardia tra Lecco, Varese e Milano. Tra i fermati, lo ricordiamo, c’è anche il kickboxer Abderrahim Moutaharrik che col Ticino aveva legami particolari. Come riferito dal CdT, infatti, Moutaharrik – classe 1988, nato in Marocco ma residente a Lecco – si era allenato quasi giornalmente nella palestra Fight Gym Club di … Approfondire
Norman Gobbi: «Lo tenevamo sotto controllo»
Dal Corriere del Ticino del 30 aprile 2016
Il ruolo della polizia cantonale
Il 25 marzo, come riferito ieri, Salma Becharki si presenta alla posta di Lecco per ritirare una raccomandata inviata a suo marito, il kickboxer Abderrahim Moutaharrik. Al suo interno c’è un divieto d’ingresso in Svizzera, inviato dal competente ufficio federale. Indice questo che il presunto jihadista era da tempo sotto la lente anche dei servizi d’intelligence elvetica oppure, semplicemente, che i colleghi italiani hanno avvisato quelli svizzeri … Approfondire
Lavoro d’intelligence ticinese
Da Cdt.ch l Abderrahim Moutaharrik arrestato ieri a Milano in quanto sospettato di attività terroristiche e affiliazione all’ISIS era tenuto d’occhio dalla Polizia cantonale
Il 25 marzo Abderrahim Moutaharrik, il kickboxer di Lecco arrestato ieri a Milano in quanto sospettato di attività terroristiche e affiliazione all’ISIS, ricevette (come da noi anticipato) il divieto d’entrata in Svizzera. L’uomo (classe 1988) aveva quasi giornalmente frequentato, fino a settembre 2015, una palestra di Lugano (il Fight Gym Club di Canobbio) ed era in … Approfondire