A Losone si avanza spediti verso il rinnovamento

A Losone si avanza spediti verso il rinnovamento

Tolti ufficialmente i veli alla casa comunale e alla nuova piazza nel quartiere di San Rocco.
I lavori sono durati poco più di due anni per un investimento votato dal Legislativo di 13 milioni di franchi.
Adesso si pensa alla ristrutturazione dell’edificio scolastico e della vecchia sede dell’amministrazione

Cemento, legno e vetro. Tanto vetro. Malgrado le sue dimensioni imponenti, la nuova casa comunale di Losone è leggera e, soprattutto, trasparente. Una trasparenza che non emerge solo dall’architettura dell’edificio, progettato dallo studio Baserga Mozzetti, ma anche della volontà degli amministratori del Comune di svolgere sempre la loro attività alla luce del sole. «La fiducia la si conquista anche così», ha sottolineato il sindaco Ivan Catarin nel suo discorso pronunciato durante la cerimonia inaugurale andata in scena sabato. «Questa è prima di tutto casa vostra », ha aggiunto il sindaco rivolgendosi alle losonesi ed ai losonesi giunti numerosi alla cerimonia d’inaugurazione. Una cerimonia che segna la conclusione di un percorso che risale alla fine degli anni Ottanta del secolo scorso, quando aveva iniziato a prendere forma la volontà di dotare Losone di un nuovo centro. Poi, nel 2019, venne finalmente scelto il progetto e l’iter per la realizzazione della nuova sede dell’amministrazione comunale poté procedere celermente. Dalla posa della prima pietra sono passati poco più di due anni e sabato sono stati tolti ufficialmente i veli alla nuova casa comunale, che nel frattempo ospita già i vari servizi, compresi quelli della Polizia comunale. L’Ufficio tecnico è invece rimasto nella sua sede in salita Renecone.

Un simbolo di vicinanza
«Questo edificio simboleggia la vicinanza tra cittadinanza ed amministrazione. Una vicinanza che, in un periodo di sfiducia verso la politica, dobbiamo saper riconquistare», ha evidenziato il presidente del Consiglio comunale Matteo Guerini. «Con la nuova casa comunale – ha aggiunto il primo cittadino – compiamo un passo importante verso un’amministrazione più moderna, efficiente e accessibile ». Affinché progetti come questi possano venir realizzati c’è bisogno del sostegno della popolazione, gli ha fatto eco il presidente del Consiglio di Stato Norman Gobbi. «Un sostegno che è testimoniato dalla vostra numerosa presenza a questa cerimonia inaugurale », ha aggiunto Gobbi, il quale non ha lesinato critiche per quanto accaduto venerdì sera a Bellinzona in occasione della conferenza sugli accordi bilaterali durante la quale il consigliere federale Ignazio Cassis è riuscito a lasciare il Teatro Sociale solo grazie alla scorta della Polizia a causa della manifestazione promossa dal Coordinamento unitario a sostegno della Palestina. «Quando ci sono opinioni diverse – ha affermato Gobbi – c’è il dialogo, c’è il confronto, ma ci sono delle linee che non possono essere superate, ossia quelle di minacciare le altre persone che la pensano in maniera diversa».

Altri cantieri in arrivo
L’edificazione della casa comunale ha permesso anche di dare una nuova piazza al quartiere di San Rocco. Piazza sulla quale si affaccia l’ormai ex sede dell’amministrazione comunale edificata nel 1911. Edificio, quest’ultimo che il Municipio intende ristrutturare affinché possa accogliere in futuro altri spazi amministrativi non necessariamente a livello comunale. Questa intenzione sarà meglio specificata in un messaggio che l’Esecutivo dovrebbe pubblicare a breve. È già stato invece approvato dal Consiglio comunale quello con la richiesta del credito per la progettazione della ristrutturazione delle scuole comunali. Progettazione che dovrà prevedere, oltre al mantenimento dell’edificio attuale che sarà completamente ristrutturato, anche della costruzione di una nuova ala. L’edificazione di quest’ultima dovrà avere la precedenza in modo da poter accogliere – unitamente agli spazi dell’ex asilo e di quelli della vecchia casa comunale – gli allievi durante la fase del cantiere per la ristrutturazione dell’edificio principale. Una volta terminato il rifacimento dell’edificio principale, la nuova ala sarà destinata a servizi negli ambiti sia scolastici, sia extrascolastici. L’ex asilo, dopo aver accolto temporaneamente gli allievi delle scuole comunali, sarà di nuovo dedicato al Centro giovanile ed altre attività con contenuti associativi.

Articolo pubblicato nell’edizione di lunedì 22 settembre 2025 del Corriere del Ticino