Aggregazione dei Comuni della Verzasca – Fissata la data della votazione consultiva

Aggregazione dei Comuni della Verzasca – Fissata la data della votazione consultiva

Il Consiglio di Stato ha approvato oggi la proposta per la creazione di un nuovo Comune denominato «Verzasca», frutto dell’aggregazione fra Brione Verzasca, Corippo, Frasco, Sonogno, Vogorno e i territori vallerani di Cugnasco-Gerra e Lavertezzo. Il Governo ha inoltre fissato la data della votazione consultiva: il 10 giugno 2018, in concomitanza con le votazioni federali.

Lo scorso 12 gennaio i Municipi dei sette Comuni coinvolti – con l’approvazione dei rispettivi Consigli comunali – hanno sottoscritto i propri preavvisi favorevoli e trasmesso al Governo il rapporto finale sull’istituzione del nuovo Comune di Verzasca. In caso di esito positivo della votazione consultiva – prevista per il 10 giugno prossimo – l’entrata in funzione della nuova entità comunale dovrebbe avvenire con le prossime elezioni comunali, nella primavera del 2020.

Per la nascita del nuovo Comune, il Consiglio di Stato ha confermato la volontà di sottoporre al Gran Consiglio un messaggio che prevede contributi finanziari complessivi per 18 milioni di franchi, cosi suddivisi:

11 milioni di franchi quale contributo di risanamento che comprende gli indennizzi per i territori vallerani dei Comuni di Lavertezzo e Cugnasco-Gerra

2,4 milioni di franchi quale contributo massimo per la costruzione di una nuova palestra nel centro scolastico di Brione Verzasca

2 milioni di franchi quale sostegno finanziario a investimenti di valenza regionale per lo sviluppo socioeconomico e territoriale

2,6 milioni di franchi quale contributo per il risanamento definitivo del bilancio del Comune di Lavertezzo

Come noto, un progetto aggregativo analogo era già stato accolto dalla maggioranza dei cittadini il 14 aprile 2013, ma una sentenza del Tribunale federale – pronunciata il 25 agosto 2015 – aveva annullato il decreto legislativo che istituiva la nuova entità comunale. La decisione era stata motivata dall’assenza – nella Legge cantonale sulle aggregazioni e separazioni dei Comuni (LAggr) – di una base legale che permettesse la separazione coatta di parti di territorio da un Comune. In seguito alla sentenza, d’intesa con i Comuni coinvolti, il Dipartimento delle istituzioni ha valutato diversi scenari, riattivando la Commissione di studio e aggiornando il rapporto sul progetto, poi sottoscritto da tutti i partecipanti il 26 luglio dello scorso anno.

 

Da Il Quotidiano di mercoledì 31 gennaio 2018
https://www.rsi.ch/play/tv/redirect/detail/10075949

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