Amministrazione della Giustizia in favore della società

Amministrazione della Giustizia in favore della società

Vi saluto a nome del Consiglio di Stato e Vi ringrazio per il gradito invito a partecipare alla vostra Assemblea generale ordinaria. Saluto in particolare il presidente uscente dell’Ordine, avv. Brenno Canevascini, che, soprattutto per il Dipartimento delle istituzioni e per esso, la Divisione della giustizia, si è rivelato un interlocutore attento e apprezzato nel trovare adeguate soluzioni nell’interesse della Giustizia a tutti i livelli. Saluto quindi il nuovo Presidente dell’Ordine, avv. Pascal Cattaneo, al quale auguro un buon lavoro per un proficuo e costruttivo operato, all’insegna della stretta collaborazione con il Dipartimento che dirigo. 

L’occasione odierna è dunque propizia per esporvi alcuni passi intrapresi dal Dipartimento delle istituzioni che hanno coinvolto, coinvolgono e coinvolgeranno direttamente il vostro Ordine. 

Come noto, il 1° gennaio 2013 è entrata in vigore la nuova Legge sull’avvocatura e il relativo Regolamento. Seppur essa non porti a stravolgimenti della figura e del ruolo dell’avvocato (i cambiamenti più importanti riguardano l’abbandono della coattività e una diversa organizzazione delle autorità competenti in materia di avvocatura), la nuova legge costituisce un ulteriore aggiornamento delle norme che riguardano l’amministrazione della Giustizia. Settore, quello della Giustizia, in continua evoluzione legislativa, tant’è vero che – come saprete – è stato elaborato dalla Federazione svizzera degli avvocati un progetto di nuova Legge federale sull’avvocatura che è stato sottoposto lo scorso anno al Dipartimento federale di giustizia e polizia. Anche le Camere federali si sono occupate di recente di questo tema, approvando una specifica Mozione chiedente l’elaborazione di una nuova Legge federale sull’avvocatura. Considerato come tramite questa nuova legge federale si intenda migliorare la coordinazione federale delle norme che regolano la professione di avvocato, è verosimile che ciò comporterà in futuro delle modifiche legislative alla ancor giovane legge cantonale. Non ci resta quindi che attendere l’esito dell’iter legislativo. 

Altra modifica legislativa che dovrebbe intervenire ancora nel corso del presente anno e che è di particolare interesse anche per gli avvocati è la nuova Legge sulla procedura amministrativa. Essa è al momento ancora pendente presso la Commissione parlamentare della Legislazione. Entro qualche mese dovrebbe essere trattata dal Gran Consiglio. 

Di transenna segnalo che nel corso del mese di giugno l’Ufficio del Registro di commercio sarà trasferito nella sua nuova sede di Biasca. Questo spostamento è il primo passo concreto intrapreso dal Dipartimento delle istituzioni per delocalizzare alcuni servizi dell’Amministrazione cantonale che non hanno o hanno sempre meno contatti allo sportello con l’utenza. L’intento è quindi quello di promuovere l’uso dello sportello virtuale così come di favorire le regioni periferiche. 

Ma il tema maggiore dei prossimi anni che toccherà la Giustizia cantonale sarà la riorganizzazione del settore giudiziario. Nel corso del mese di giugno del 2011, la Direzione del Dipartimento che dirigo ha promosso la costituzione di un Gruppo di Studio tecnico. A tale Gruppo -denominato Giustizia 2018 – la Direzione dipartimentale ha richiesto di fornire un rapporto avente quale oggetto possibili riorganizzazioni e migliorie delle singole autorità giudiziarie presenti sul territorio cantonale, nell’ottica di un’organizzazione giudiziaria cantonale efficiente, razionale e di lungo termine. 

Tengo quindi a precisare che, il sottoscritto dapprima e il Consiglio di Stato dipoi, si determineranno in merito alla riorganizzazione solo dopo aver preso visione del Rapporto definitivo del Gruppo di Studio, che verrà presentato dopo una procedura di consultazione multifase. 

Vi posso comunque anticipare in questa sede – a nome del Gruppo di Studio – quanto segue. Il Gruppo di studio ha presentato lo scorso 10 gennaio 2013 il 1°Rapporto intermedio, del quale il sottoscritto e il Consiglio di Stato hanno preso atto senza esprimersi al riguardo. La procedura di consultazione, che ha coinvolto anche l’Ordine, si è conclusa nel corso del corrente mese. Le osservazioni pervenute, con le proposte che le hanno accompagnate, costituiscono per il Gruppo di Studio il presupposto imprescindibile per adottare delle soluzioni condivise nell’interesse preminente della Giustizia cantonale e quindi dei cittadini tutti. 

Dopo questa prima fase, il Gruppo di Studio intende approfondire alcuni aspetti, coinvolgendo sui temi che riguardano maggiormente le attività degli avvocati anche il Vostro Ordine, che rimane per il Dipartimento un punto di riferimento importante per tutte le questioni che riguardano la Giustizia. D’altronde, l’avvocato è la figura che ha una relazione più stretta con la Giustizia poiché partecipa a una moltitudine di atti processuali davanti ai magistrati. 

Le proposte elaborate dal Gruppo di Studio hanno quindi dato avvio al dibattito – che si auspica costruttivo – in merito a varie riforme che toccheranno l’ordinamento giudiziario cantonale nei prossimi anni. Se, come afferma il Consiglio della Magistratura nel Rendiconto 2012, l’amministrazione della Giustizia nel nostro Cantone non presenta particolari problemi, ciò non significa tuttavia che non ci siano margini di miglioramento. È quindi in questa prospettiva che occorre porsi per comprendere il fine ultimo del progetto denominato “Giustizia 2018”. 

La Giustizia non va interpretata solamente quale potere dello Stato, ma deve essere soprattutto un servizio pubblico essenziale dovuto ai cittadini. Cittadini che hanno diritto ad una Giustizia al passo con i tempi, efficace e che dia risposte in maniera efficiente. Il Governo, da parte sua, in questo senso, nel corso dell’ultimo anno si è fatto promotore di misure a sostegno dell’amministrazione della Giustizia. Di recente sono difatti stati licenziati ben tre messaggi, poi accolti dal Gran Consiglio, a supporto del potere giudiziario e quindi di tutte le persone coinvolte: quello relativo al potenziamento del Tribunale amministrativo cantonale, quello concernente una procedura decisionale agevolata per le cause civili più semplici nelle Camere della Sezione di diritto civile del Tribunale di Appello e infine quello per avere una procedura di elezione dei giudici di Appello più mirata. La Giustizia è un bene della comunità. L’efficacia e l’efficienza della Giustizia rafforzano e sviluppano anche la coesione sociale e la fiducia nelle istituzioni: gli attori della Giustizia – e tra di essi anche Voi Avvocati – devono quindi cooperare per promuovere e migliorare i servizi della Giustizia e per questo non posso che ringraziarVi. 

Assemblea generale ordinaria dell’Ordine degli Avvocati 

22 maggio 2013, Locarno

Intervento di Norman Gobbi, direttore del Dipartimento delle istituzioni 

Lascia un commento