Bilancio 2016 del Settore esecuzione pene e misure: il Dipartimento delle istituzioni pronto a intervenire

Bilancio 2016 del Settore esecuzione pene e misure: il Dipartimento delle istituzioni pronto a intervenire

Comunicato stampa del Dipartimento delle istituzioni |

Il Dipartimento delle istituzioni ha presentato oggi il bilancio di attività 2016 del Settore esecuzione pene e misure, comprendente l’attività delle Strutture carcerarie cantonali e dell’Ufficio dell’assistenza riabilitativa. Un momento di particolare pressione per questo settore: nel 2016 infatti, la popolazione carceraria ha registrato un ulteriore aumento, con un totale di 80’633 giornate d’incarcerazione. Un sovraffollamento strutturale che influenza l’attività dell’Ufficio dell’assistenza riabilitativa, che nel 2016 si è occupato di 787 persone in stato di carcerazione (733 uomini e 54 donne), di 153 in stato di libertà e di 81 casi di violenza domestica.

La pressione sul Settore esecuzione pene e misure è ulteriormente incrementata nel 2016, come dimostra la crescita della popolazione carceraria, che nel 2016 ha impegnato gli agenti di custodia con una media di 80 detenuti in più al giorno rispetto al 2011. Una tendenza preoccupante che ha un impatto anche sulle attività dell’Ufficio dell’assistenza riabilitativa (UAR), che negli ultimi anni ha conosciuto un importante aumento dei compiti ad esso attribuiti, come quelli inerenti alla gestione del braccialetto elettronico, del lavoro di utilità pubblica e dei casi di violenza domestica. Compiti che aumenteranno con l’entrata del nuovo diritto sanzionatorio il 1. gennaio 2018.

Come sottolineato durante la conferenza stampa dal Direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi, è necessario intervenire su due ambiti prioritari: il personale dell’intero settore la logistica delle infrastrutture. Dal punto di vista delle risorse umane, è intenzione del Dipartimento delle istituzioni presentare un aumento graduale del personale delle SCC sul prossimo triennio, mentre per quanto concerne l’UAR la questione verrà trattata nell’ambito del messaggio di adeguamento della legislazione cantonale al nuovo diritto sanzionatorio. A livello logistico, il Consiglio di Stato ha approvato a fine 2016 il Masterplan logistico delle SCC che permetterà di far fronte alle necessità delle strutture a medio termine, Masterplan ora al vaglio dei servizi centrali dell’Amministrazione cantonale per i dovuti approfondimenti.

Alla conferenza stampa odierna sono intervenuti Frida Andreotti, Direttrice della Divisione della giustizia, Stefano Laffranchini-Deltorchio, Direttore delle SCC, e Luisella Demartini-Foglia, Capo dell’UAR, che hanno presentato nel dettaglio il bilancio 2016 relativo alle attività del settore nonché gli obiettivi dell’anno corrente, che vertono sui due ambiti di intervento prioritari definiti dal Dipartimento delle istituzioni. Un intervento concreto oggi necessario per continuare a garantire l’importante servizio assicurato dalle collaboratrici e dai collaboratori di questo settore delicato e sensibile, servizio che va infine a beneficio della sicurezza dell’intera collettività.

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