Crisi coronavirus: esercito e PCi rispondono presente

Crisi coronavirus: esercito e PCi rispondono presente

“In Ticino la Protezione civile è a disposizione della sanità pubblica”

La situazione sul fronte coronavirus è delicata. In molti Cantoni, in particolare quelli romandi, l’aumento dei contagi e di conseguenza la crescita del numero delle ospedalizzazioni sta creando molta pressione sui nosocomi. Sia sulle strutture, in quanto a disponibilità di posti letto nelle cure intense, sia sul personale medico e infermieristico, confrontato con un carico di lavoro straordinario. “È una situazione che in Ticino abbiamo vissuto in marzo e aprile, afferma il presidente del Consiglio di Stato Norman Gobbi. Conosciamo bene le problematiche che queste condizioni creano. Oggi in Ticino nonostante il preoccupante aumento del numero di contagi su questo fronte siamo per il momento un po’ più tranquilli, anche grazie – appunto – all’esperienza vissuta in primavera”.

Proprio a sostegno di chi deve affrontare questa crisi, ecco che l’Esercito si è messo in prontezza e a disposizione. “La Consigliere federale Viola Amherd ha annunciato questa settimana che l’Esercito – analogamente a quanto era avvenuto nella prima fase della pandemia – è pronto a intervenire a supporto del settore sanitario. Si tratta di un massimo di 2’500 soldati (uomini e donne) che da subito sono pronti a sostenere l’impegno di questo importante settore. Come è stato fatto dal Ticino, saranno i Cantoni a dover richiedere all’autorità federale un eventuale intervento. Quando c’è bisogno l’esercito risponde presente”, sottolinea il Consigliere di Stato Norman Gobbi.

Un ruolo importante nella gestione dell’emergenza in Ticino l’ha sostenuto la Protezione civile. “E sarà così anche in futuro. Lunedì scorso abbiamo deciso di sospendere, sino al 31 dicembre, tutti i corsi di formazione e gli interventi previsti presso il Centro cantonale d’istruzione di Rivera e presso le Organizzazioni regionali. Ciò permetterà a tutto il personale astretto al servizio di Protezione civile di essere impiegato a favore della sanità pubblica, rispettivamente necessari a garantire un supporto nell’ambito dell’attuale emergenza epidemiologica. Ovviamente vengono garantiti gli interventi d’urgenza a favore della popolazione, la prontezza operativa delle singole organizzazioni e il picchetto cantonale. La PCi – conclude il presidente del Consiglio di Stato Norman Gobbi – si conferma essere la preziosa riserva strategica dei Governi cantonali a fronte di situazioni particolari o straordinarie”.