“Fallimenti, quell’ufficiale serve”

“Fallimenti, quell’ufficiale serve”

Articolo pubblicato nell’edizione di martedì 24 aprile 2018 de La Regione

Il Dipartimento istituzioni rivede il taglio: nominerà il successore dell’avvocato Patrick Bianco
Gobbi: necessario non sguarnire il settore. Andreotti: crac in aumento, il concorso uscirà venerdì prossimo.

Fallimenti, l’Ufficiale del Sopraceneri è necessario. È la conclusione cui è giunta la direzione del Dipartimento istituzioni di fronte all’aumento del numero di dissesti societari in Ticino. Ottenuto nei giorni scorsi il nullaosta del Consiglio di Stato, si accinge così a pubblicare il bando di concorso per la nomina del successore dell’avvocato Patrick Bianco, dimessosi a fine gennaio per tornare alla libera professione. «Uscirà questo venerdì sul ‘Foglio ufficiale’ e sui giornali», indica dal Dipartimento Frida Andreotti, alla testa della Divisione giustizia. Il governo rivede quindi una delle misure del pacchetto di risparmi del 2016 per il risanamento delle finanze cantonali legata alla riorganizzazione del settore esecutivo e fallimentare: la riduzione da due Ufficiali (uno per il Sottoceneri e l’altro per il Sopra) a uno, un solo Ufficiale cantonale. Insomma, si fa marcia indietro. «Dati recenti sull’apertura di fallimenti ci hanno imposto una doverosa verifica – riconosce Andreotti –. Se nel 2015 ne sono stati aperti 835, l’anno seguente si è saliti a 1’045 e nel 2017 a 1’129. C’è una tendenza alla crescita piuttosto preoccupante. Cosa che si riflette pure sull’operatività degli uffici cantonali del settore fallimentare. Abbiamo pertanto ritenuto indispensabile rimpiazzare l’avvocato Bianco, designando, possibilmente in tempi brevi, il o la subentrante». Il nuovo Ufficiale del Sopraceneri sarà responsabile della sede di Locarno e di quella di Bellinzona, delle quali fanno parte anche gli uffici delle valli. Una partenza di peso quella di Bianco, dato che si occupava pure di allestire, per conto dei vari uffici fallimenti cantonali, le denunce all’attenzione della Procura in caso di crac in odor di reato. Ciò che facilitava non poco il lavoro degli inquirenti impegnati nella lotta agli illeciti finanziari. Una perdita “non indifferente per il Cantone”, aveva dichiarato, da noi intervistato sul fenomeno dei cosiddetti dissesti fraudolenti premeditati, il direttore della sezione ticinese della Società svizzera impresari costruttori Nicola Bagnovini a proposito delle dimissioni di Bianco (cfr. edizione del 20 gennaio). Timori sui contraccolpi della sua partenza sono stati espressi anche in seno alla sottocommissione parlamentare della Gestione che sta esaminando il messaggio governativo proprio sulla riorganizzazione del settore esecutivo e fallimentare. Il Dipartimento e dunque il governo preferiscono giocare d’anticipo: da qui la recente decisione di nominare un Ufficiale dei fallimenti del Sopraceneri. «Considerata la situazione, occorre procedere celermente – riprende la direttrice della Divisione giustizia –. È anche per questo che il concorso verrà pubblicato fra pochi giorni. I candidati dovranno essere in possesso di una licenza in diritto (il brevetto di avvocato costituirà titolo preferenziale), conoscere il diritto fallimentare ed essere in grado di condurre un team. Con riferimento a quest’ultimo aspetto, verranno sottoposti a un assessment». Il nuovo Ufficiale dei fallimenti «guiderà gli uffici di Locarno e valli e quelli di Bellinzona e valli, garantendone anzitutto l’attività». Dopodiché, prosegue Andreotti, «con entrambi gli Ufficiali dei fallimenti (quello del Sottoceneri e quello del Sopraceneri), la Polizia giudiziaria, il Ministero pubblico e altri servizi si valuterà, con la direzione del Dipartimento, l’adozione di rimedi che come Divisione abbiamo individuato per contrastare in maniera efficace i fallimenti fraudolenti». Afferma il capo del Dipartimento istituzioni Norman Gobbi: «Sentendo nella sottocommissione parlamentare alcuni commenti e percependo comunque la necessità di non sguarnire il settore fallimentare, ho discusso in governo e in particolare con il collega Vitta (Christian Vitta, titolare del Dipartimento finanze ed economia, ndr) dell’opportunità di mantenere la figura dell’Ufficiale del Sopraceneri». Non ci sono sempre dei reati dietro ai fallimenti, ricorda Gobbi. Tuttavia, sottolinea il consigliere di Stato, «il fenomeno dei dissesti fraudolenti esiste e non va sottovalutato». Anche per favorire un sano sviluppo dell’economia.

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