Guardie di confine e Dipartimento Istituzioni rispondono a Salvini

Guardie di confine e Dipartimento Istituzioni rispondono a Salvini

Servizio all’interno dell’edizione di lunedì 19 novembre 2018 de Il Quotidiano

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Da www.ticinonews.ch

Procedure di riammissione: “Dall’Italia accuse infondate”
Gobbi aggiunge che “tutti coloro che vengono presi in entrata dalle Guardie di Confine vengono verificati nelle loro intenzioni”

Continua a far discutere in Italia e in Svizzera il video-inchiesta pubblicato due giorni fa da SkyTG24.
Il dito è puntato contro le procedure di riammissione di migranti seguite dalla Svizzera. Il quadro tracciato è inquietante così come le accuse mosse alla Svizzera.
Si parla di riammissioni fuori dalle procedure di Dublino. Dunque, di fatto, irregolari. Secondo l’inchiesta ogni mese le autorità svizzere procederebbero a trasferimenti di centinaia di migranti sulla base di questo accordo bilaterale del 1998 superato, si dice nel servizio, dagli accordi di Schengen e dallo stesso trattato di Dublino.

Ma è davvero così? Non secondo le Guardie di Confine, che hanno risposto a TeleTicino come l’accordo bilaterale sia in realtà applicato solo per chi intende transitare dalla Svizzera senza fare domanda d’asilo. Dublino vale per chi chiede asilo o protezione. Ma l’inchiesta va oltre parlando addirittura di trasferimenti notturni a cavallo della frontiera. In alcuni casi di minori. Oppure di persone che arrivano da paesi come la Germania che con l’Italia non hanno nulla a che fare.

Tesi infondate secondo il Direttore del Dipartimento delle istituzioni (DI) Norman Gobbi, che si esprime così ai microfoni di TeleTicino: “Queste accuse formulate da alcuni avvocati comaschi sono prive di fondamento. Tutti coloro che vengono presi in entrata dalle Guardie di Confine vengono verificati nelle loro intenzioni e anche per quanto riguarda la sicurezza. Questo ci permette di dire che la riammisisone semplificata verso l’Italia funziona. Dove Guardie di Confine e Polizia Cantonale svolgono questo compito ci sono anche le autorità italiane proprio per coordinare le riammissioni, che possono avvenire anche durante la fascia notturna. Il centro di Rancate serve a tenere dalle 22 alle 6 questi migranti su territorio svizzero proprio per la collaborazione con l’Italia”.
Secondo Gobbi, la prassi è consolidata e l’accordo del ’98 – anche detto d’ammissione semplificata – è valido.
“Mi sono confrontato anche su questo con Salvini nel nostro incontro avvenuto nel mese di settembre. Lui ha detto che facciamo come i francesi, rispedendoli in Italia. Noi abbiamo detto che lo facciamo in maniera coordinata con le autorità italiane e non prima di aver controllato i migranti”, precisa il Consigliere di Stato.
Nessuna frattura neanche a livello diplomatico. Malgrado le prime dichiarazioni riportate dai media non sembra esserci alcuna frizione nemmeno con il vicepremier Matteo Salvini.
“Ho sentito oggi Molteni, sottosegretario al Ministero degli Interni e braccio destro di Salvini. Ci siamo confrontati dicendo di verificare se ci sono elementi concreti e in tal caso cercheremo di risolvere i problemi, conclude Gobbi.

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