Inaugurato il sottopasso di Besso «Un tassello della futura mobilità»
Dopo 4 anni di lavori e un investimento complessivo di 60 milioni di franchi ha preso forma il primo elemento di una lunga serie di infrastrutture destinate a riorganizzare il trasporto pubblico – Foletti: «Oggi è un giorno di festa» – Gobbi: «Capitolo importante»
Non un punto di arrivo, ma un tassello, anzi, un tassello tra i più importanti della futura mobilità luganese. È stata questa una delle definizioni usate ieri all’inaugurazione del nuovo sottopasso di Besso, che dopo 4 anni di lavori e un investimento di 60 milioni di franchi, non solo ha sostituito il vecchio sottopassaggio pedonale, ma permetterà, da domenica 14 dicembre, al quartiere posto a Nord della stazione, Besso appunto, di essere di nuovo collegato con la Città e allo stesso tempo di formare uno dei pilastri del nuovo sistema della mobilità del Luganese. Un sistema sostenuto, ha ricordato il presidente del Consiglio di Stato e direttore incaricato della Divisione delle costruzioni del Dipartimento del territorio (DT), Norman Gobbi, da importanti investimenti cantonali promossi dal Dipartimento del territorio per una mobilità più moderna e sostenibile. Investimenti che si traducono in particolare in progetti «sviluppati in sinergia con la Città di Lugano, le FFS e la Commissione regionale dei trasporti del Luganese, che mirano a riorganizzare il nodo intermodale e la viabilità attorno alla stazione, potenziando il trasporto pubblico e rafforzando il ruolo di Lugano quale polo urbano attrattivo per l’intera regione ». Progetti come il nuovo sottopasso Genzana (che dopo una disputa legale può procedere secondo i tempi, vedi articolo a lato), il nuovo autosilo interrato e il nuovo nodo intermodale della rete Tram treno in piazzale di Besso (ex Pestalozzi).
Commerci e l’effetto «piazza»
Grandi spazi e tanta luce. È questa la prima impressione che si ricava percorrendo gli oltre 100 metri di lunghezza del nuovo sottopasso, che con i suoi 11 metri di larghezza e 5 metri di altezza, non permette solo un passaggio pedonale, ma invita anche alla sosta, grazie alla presenza di tavoli e panchine realizzati con il legno di castagno del Malcantone, ma anche grazie alla presenza di tre superfici commerciali: un chiosco e due offerte gastronomiche takeaway. Spazi commerciali che si affacciano su una grande « finestra » dalla quale si può ammirare il golfo di Lugano. A colpire, camminando nel sottopasso rivestito dal granito di Cresciano, è che non sembra di camminare, appunto, in un sottopassaggio. Gli spazi generosi, la luce naturale che filtra dall’alto, contribuiscono a creare quell’«effetto piazza» fortemente voluto e concretizzato dal team di architetti capeggiati da Lorenzo Felder.
«Un elemento centrale»
Del resto da qui è previsto che passeranno 16 mila persone al giorno. Pendolari, certo. Ma anche cittadini. Perché, con questa nuova opera appena inaugurata, la cesura tra Besso e il centro città è stata eliminata. E in futuro visto che si tratta, come detto poc’anzi, di un tassello tra i più importanti della futura mobilità luganese, andrà inoltre a comporre il nuovo volto della Città e del Luganese. «Grazie al collegamento con la futura stazione sotterranea del Tram-treno – ha precisato il sindaco di Lugano, Michele Foletti all’inaugurazione, parlando di un giorno di festa – il nuovo sottopasso di Besso costituisce un elemento centrale del nodo di interscambio della stazione di Lugano, garantendo un accesso coordinato ed efficiente alla rete FFS e al trasporto pubblico su gomma ». Con questa opera, ha aggiunto, Besso e Lugano, ovvero la parte alta e quella bassa della città, sono ricongiunte. Ciò che nel XIX° secolo aveva diviso, oggi diventa il luogo di un nuovo passaggio, più comodo e più accessibile. «Un passaggio che non appartiene solo a chi viaggia in treno. È un’infrastruttura – ha continuato Foletti – al servizio dei passeggeri e dei pendolari, di chi da Besso vorrà raggiungere il centro a piedi, di quanti lo attraverseranno per andare al lavoro o a scuola e di tutti coloro che lo integreranno nel loro percorso quotidiano».
Tra regali e sfide tecniche
A parlare di un «capitolo importante per Lugano» è stato anche Gobbi, che ha definito la nuova struttura efficiente e sostenibile, pensata all’interno di un sistema di trasporto che mira a riorganizzare le infrastrutture per renderle al passo coi tempi e alle esigenze di mobilità della popolazione. Ma essere portato a termine è stato anche uno sforzo non da poco. A sottolinearlo è stata ieri anche la direttrice di FFS SA Regione Sud, Roberta Cattaneo. «Per le Ferrovie federali svizzere la stazione di Lugano è la più importante per numero di passeggeri della Regione Sud. A dimostrarlo sono anche le cifre. Se nel 2016 i passeggeri giornalieri erano 16 mila, oggi sono diventati 34 mila ». Portare a termine il nuovo sottopasso non è stato inoltre semplice, ha ricordato Cattaneo. Questo perché la circolazione dei treni non è mai stata fermata. Non trascurabile è stata anche la complessità tecnica degli interventi, raggiunta grazie al grande livello di professionalità dimostrato da tutti quelli che hanno lavorato al cantiere, dagli architetti agli operai. A congratularsi ieri alla cerimonia di inaugurazione è stato anche il presidente del Gran Consiglio, Fabio Schnellmann. « Questo è il secondo regalo di Natale sotto l’albero per Lugano, dopo l’avvio dei lavori del ponte Spada », ha detto, prima di portare il sostegno del Legislativo al rinnovo del comparto stazione che prevede, accanto ad altre opere in via di realizzazione, «il collegamento diretto alla fermata Lugano della rete Tram-treno del Luganese, uno dei progetti strategici principali promossi dal Cantone Ticino per il futuro della mobilità, che spero possa ricevere il via libera settimana prossima dal Gran Consiglio », ha sottolineato.
La cerimonia di inaugurazione è poi proseguita con lo svelamento della targa originale del sottopasso ricollocata all’entrata Sud, lato parco del Bertaccio e con la distribuzione di una zuppa sociale, tè caldo e panettone a tutta la popolazione a cura del Gruppo Grott Mobil e dei collaboratori della Fondazione Francesco (Centro Sociale Bethlehem). Nel pomeriggio hanno invece fatto visita all’infrastruttura i bambini delle scuole elementari e i primi cittadini che da domenica potranno camminare di nuovo sotto la stazione e ammirare i nuovi spazi moderni, funzionali e sostenibili appena inaugurati. I primi di una lunga serie.
Articolo pubblicato nell’edizione di venerdì 12 dicembre 2025 del Corriere del Ticino
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Luce e accessibilità: il sottopasso si presenta
La struttura costata 60 milioni di franchi collega Besso, Bertaccio e tutti i binari della stazione di Lugano. Domenica aprirà ufficialmente al pubblico
Non mancherà la luce nel nuovo sottopasso di Besso. Tra lucernari e un’ampia finestra con vista sul monte Brè, i turisti e i pendolari diretti a Lugano potranno immergersi in uno spazio che si distingue per la sua modernità e per gli ambienti generosi, capaci di accogliere fino a 15mila utenti al giorno. Per rendere più attrattiva l’area inaugurata ieri mattina – ma ufficialmente accessibile a tutti da domenica 14 dicembre – nella parte affacciata verso Bertaccio sono stati inseriti anche tre spazi commerciali. A tagliare il nastro di quest’opera architettonica costruita con le pietre di Caprino, il granito di Cresciano e il legno di castagno del Malcantone erano presenti diverse autorità cantonali, comunali e delle Ffs, che hanno illustrato questa struttura lunga oltre cento metri e inserita nel progetto StazLu1.
Oltre 34mila passaggi giornalieri
Il primo a prendere la parola è stato il sindaco di Lugano, Michele Foletti, che ha sottolineato come l’opera rappresenti un passo importante verso la mobilità lenta e il ricongiungimento tra la parte alta e quella bassa della città. Dopo aver ripercorso la storia della stazione, inaugurata nel 1874, Foletti ha precisato che «la sostituzione del vecchio sottopasso pedonale di Besso rappresenta un intervento necessario e strategico. L’opera si inserisce infatti nella visione di un nodo di interscambio moderno, integrato e capace di collegare in modo efficiente la rete ferroviaria, tranviaria e il trasporto pubblico su gomma (oltre al tram che, secondo il Cantone, sarà inaugurato nel 2035; nell’area ex Pestalozzi è prevista anche una pensilina nella quale transiteranno una quindicina di linee di trasporto pubblico, ndr)».
Roberta Cattaneo, direttrice Ffs Regione Sud, ha snocciolato le cifre del nuovo collegamento pedonale, costato circa 60 milioni di franchi e finanziato dal Cantone, dalla Città di Lugano, dai Comuni della Commissione regionale dei trasporti del Luganese e dalla Confederazione secondo la chiave di riparto dei Programmi d’agglomerato di prima generazione, per un totale di 50 milioni di franchi; gli altri 10 sono stati garantiti direttamente dalle Ffs. «Lugano è la stazione più rilevante a sud delle Alpi per numero di frequenze, che si attestano a oltre 34mila passeggeri giornalieri. Un dato impressionante se pensiamo che nel 2016 erano circa 16mila. Questa crescita testimonia una mobilità in aumento e un territorio sempre più connesso. Ed è proprio per rispondere a questa evoluzione che la stazione è al centro di una profonda trasformazione». Dopo il sottopasso, prosegue Cattaneo, «nel 2026 è previsto il risanamento dello stabile a sud della stazione, dove si trovano diversi spazi commerciali. Stiamo inoltre lavorando alla sistemazione dell’edificio di servizio (stabile protetto che è stato letteralmente sollevato e spostato per permettere i lavori senza subire danni, ndr), dove saranno previste ulteriori attività». Tornando al nuovo spazio appena inaugurato, largo 11 metri e alto fino a 5 metri, Cattaneo sottolinea che «grazie ai nuovi ascensori, alle scale mobili e alle rampe d’accesso, la struttura è priva di barriere architettoniche e garantisce maggiore comodità per tutti. Grazie ai lavori conclusi quest’estate con l’innalzamento del marciapiede centrale, sia a nord sia a sud, l’intera stazione è ora conforme alla legge sui disabili». A rendere la stazione ancora più moderna, proprio nei giorni scorsi è stato installato un nuovo tabellone orario nell’atrio principale.
Gobbi: calcolato ‘l’aumento dell’utenza’
Per la politica cantonale sono intervenuti Fabio Schnellmann, presidente del Gran Consiglio, e Norman Gobbi, presidente del Consiglio di Stato. Il primo ha ricordato che i cantieri non termineranno qui: nell’area sono previsti anche il sottopassaggio stradale di Genzana, il nodo intermodale, un autosilo e, soprattutto, il tramtreno, la quale discenderia sarà direttamente collegata con il sottopasso. Nonostante l’Udc abbia chiesto il rinvio della trattanda relativa al credito aggiuntivo da 87 milioni di franchi, Schnellmann ha auspicato che «la settimana prossima il Gran Consiglio entri in materia e approvi questo nuovo e importante credito per realizzare la rete tram-treno del Luganese». Gobbi, invece, ha spiegato che «con queste opere il Dipartimento del territorio mira a organizzare l’intero nodo viario dell’area della stazione, con l’obiettivo di adeguare le infrastrutture alle esigenze di un moderno e attrattivo centro del trasporto pubblico, con una visione rivolta al futuro e un approccio sempre più orientato alla sostenibilità». In merito alle critiche emerse negli scorsi giorni, secondo cui l’infrastruttura non sarebbe in grado di servire l’utenza prevista nel 2035, Gobbi ha tenuto a precisare che «la pianificazione tiene conto dell’aumento dell’utenza legato allo sviluppo del sistema ferroviario Tilo e del costante potenziamento dell’infrastruttura ferroviaria, così come della futura realizzazione della rete tram-treno».
Con questi lavori si è inoltre colta l’occasione per rinnovare il verde pubblico della città. In particolare, i carpini nell’aiuola di via Maraini schermano la vista della strada e contribuiscono all’assorbimento acustico. Inoltre, il progetto verde del Bertaccio garantirà un’alternanza di fioriture e fruttificazioni dall’inizio della primavera fino all’autunno inoltrato.
Articolo pubblicato nell’edizione di venerdì 12 dicembre 2025 de La Regione
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Ecco il nuovo sottopasso della stazione di Lugano
Il collegamento pedonale aprirà ufficialmente al pubblico il 14 dicembre, insieme a tre nuovi spazi commerciali
È stato inaugurato oggi, giovedì, il nuovo sottopasso pedonale della stazione di Lugano, che sarà ufficialmente accessibile dal cambio orario del 14 dicembre. L’opera unisce Besso col Bertaccio, garantendo inoltre l’accesso diretto, tramite scale e lift, alla stazione FFS di Lugano e alle future strutture dei trasporti (il nodo d’interscambio dei bus, l’autosilo di Besso e la fermata sotterranea del tram-tremo del Luganese).
Lungo 100 metri, largo 11 e distribuito su 2 livelli, il sottopasso accoglierà fino a 15’000 utenti al giorno. Nella parte che si affaccia sul centro cittadino sono stati inseriti tre spazi commerciali: un chiosco e due attività di ristorazione da asporto.
La realizzazione – costata 60 milioni di franchi – è iniziata più di quattro anni fa. Durante le fasi di cantiere sono state realizzate opere provvisorie, indispensabili per garantire la viabilità ferroviaria, stradale e del trasporto pubblico su gomma, limitare al massimo i disagi e consentire la continuità delle attività.