Inaugurazione della pista ciclopedonale Quartino – Magadino

Inaugurazione della pista ciclopedonale Quartino – Magadino

Comunicato stampa

Il Dipartimento del territorio (DT) comunica che nella giornata odierna è stata inaugurata la nuova pista ciclopedonale che collega Quartino a Magadino, nel Comune di Gambarogno. L’opera contribuisce in modo significativo al rafforzamento della rete ciclabile del Canton Ticino, offrendo un’alternativa sicura e sostenibile per gli spostamenti quotidiani nel Locarnese.

Un’infrastruttura al servizio del territorio
La pista ciclopedonale collega il Centro sportivo del Gambarogno al centro abitato di Magadino (zona Casa comunale di Gambarogno), favorendo l’accessibilità tramite la mobilità lenta alla zona delle Bolle e alla riva del lago. Il nuovo tratto garantisce una maggiore sicurezza per ciclisti e pedoni, in quanto si sviluppa su sede propria, separata dalla strada cantonale, offrendo un’esperienza di percorrenza più sicura, piacevole e adatta a tutte le età.
La pista è lunga complessivamente 2’200 metri e larga generalmente 2,50 metri, rispettivamente 3.00 metri nel tratto di 750 metri in calcestruzzo lungo la riva del lago. La formazione del nuovo tracciato ha richiesto la realizzazione di importanti opere strutturali, quali nuovi muri di sostegno della vicina linea ferroviaria, una mensola in calcestruzzo sul lato a valle e una passerella sul riale Cavriana. Parallelamente alla realizzazione del nuovo collegamento ciclabile è stata prevista anche una riqualifica naturalistica, paesaggistica e di fruibilità della riva lacustre, nonché i necessari accorgimenti per preservare le componenti faunistiche presenti nelle Bolle di Magadino, con particolare attenzione agli anfibi e ai rettili. Nell’ambito del contemporaneo risanamento completo della strada cantonale sono state posate delle pareti guida fisse per gli anfibi con relativo sottopasso di attraversamento, nel settore particolarmente interessato dalla migrazione primaverile degli stessi attraverso la strada, data la vicinanza del sito di riproduzione nelle Bolle.
Sono pure stati potenziati con la posa di alcune pietraie i rifugi invernali ai bordi delle Bolle per una rara specie di rettile presente nella zona, la Natrice tassellata.
L’opera si inserisce negli obiettivi del Programma di agglomerato del Locarnese di seconda e terza generazione (PALoc2 e PALoc3), che prevedono il potenziamento dei collegamenti ciclabili e pedonali nella regione. Il progetto è il risultato di una stretta e proficua collaborazione tra Confederazione, Cantone e Comuni del Locarnese. Il costo totale di tutti gli interventi è pari a circa 7 milioni di franchi, 1,7 milioni sono finanziati dalla Confederazione, il resto dal Cantone e dai Comuni del Locarnese secondo quote stabilite. Anche nella fase realizzativa si è optato per una divisione dei compiti: il tratto tra Quartino e la Traversa della Pepa è stato realizzato dal Cantone, mentre quello tra la Traversa della Pepa e Magadino dal Comune di Gambarogno.  

Una giornata dedicata alla mobilità lenta
Al momento ufficiale hanno preso parte il Consigliere di Stato e Direttore incaricato della Divisione delle costruzioni Norman Gobbi, il Sindaco del Comune del Gambarogno Gianluigi Della Santa e il Presidente del Gran Consiglio Fabio Schnellmann. Nel loro intervento, le autorità hanno sottolineato l’importanza dell’opera per la sicurezza, la sostenibilità e la qualità di vita dei cittadini del Gambarogno e dell’intera regione del Locarnese. In particolare Norman Gobbi nel suo intervento ha voluto innanzitutto ringraziare tutte le maestranze e tutti coloro che hanno collaborato attivamente alla realizzazione di quest’opera. In primis, ha ringraziato il Comune di Gambarogno per la collaborazione. Collaborazioni attive tra Cantone e Comuni come queste portano a ottimi e concreti risultati. Dopodiché il Direttore incaricato della Divisione delle costruzioni si è rivolto agli allievi dell’Istituto di Gambarogno, invitandoli ad approfittare di questa nuova infrastruttura sia nell’ambito scolastico, che nel tempo libero. Infine ha voluto sottolineare che questo è un altro importante tratto di ciclopista messo in sicurezza a disposizione della popolazione.  
Il Sindaco di Gambarogno, Gianluigi Della Santa, ha voluto dapprima ringraziare, oltre ai Servizi cantonali, le maestranze che hanno operato su un cantiere difficile e complicato e anche gli utenti della strada per l’attenzione e la pazienza dimostrata nelle fasi di cantiere. Questa misura Paloc è come un abito su misura per il Gambarogno, proprio per la sua vocazione di ospitalità caratterizzata dal rispetto ambientale, dalla vicinanza al territorio, ai suoi paesaggi di lago e di montagna, lontano dal turismo di massa. La pista ciclopedonale avvicinerà le famiglie ticinesi a questo tipo di conoscenza del territorio ed in particolare alle meravigliose Bolle di Magadino che la pista ora costeggia: partire da casa in bicicletta, percorrere il Piano di Magadino, visitare le Bolle, per proseguire fino al Lido di Magadino, per poi avventurarsi sui percorsi collinari, ecco da oggi la gita di famiglia ideale in tutta sicurezza. Anche il Presidente del Gran Consiglio, Fabio Schnellmann, ha sottolineato l’importanza di infrastrutture come questa, in un Cantone in cui le strade, sempre più trafficate, scoraggiano soprattutto i più giovani dall’utilizzare la bicicletta. Le piste ciclabili, come quella del Gambarogno, offrono quindi uno spazio protetto e dedicato, riducendo drasticamente il rischio di incidenti. Consentono inoltre a tutta la popolazione di spostarsi in modo sicuro, dando un senso di responsabilità e libertà, e contribuendo al contempo a mantenersi in forma.
Per celebrare l’apertura ufficiale della pista, è stata organizzata una giornata all’insegna della mobilità ciclabile dedicata agli allievi delle scuole elementari di Cadepezzo e Quartino. In mattinata gli allievi hanno potuto percorrere il nuovo tracciato a piedi, in bicicletta o in monopattino, accompagnati da genitori e docenti. Il pomeriggio si è svolto all’insegna della sensibilizzazione e dell’educazione, con attività didattiche a cura dell’Ufficio della mobilità lenta del Dipartimento del territorio (DT), dell’Ufficio della progettazione del Sopraceneri del DT, del Centro di coordinamento per la conservazione degli anfibi in Svizzera (KARCH), e della Polizia cantonale, che ha proposto un momento dedicato alla sicurezza stradale. Grazie alla collaborazione con l’Atelier Ri-cicletta di S.O.S. Ticino, gli allievi hanno inoltre avuto l’occasione di effettuare un controllo tecnico delle loro biciclette.