– Fa stato il discorso orale –
Signore e Signori,
Cari tiratori, care tiratrici,
Autorità civili e militari,
Care cittadine e cari cittadini,
è con piacere e onore che porgo, a nome del Consiglio di Stato ticinese, il più caloroso saluto a tutti voi, riuniti qui a Faido, per questa straordinaria edizione della Festa cantonale di tiro.
Il tiro non è solo sport. È una tradizione che affonda le sue radici nell’identità della nostra Confederazione. È disciplina, senso del dovere, responsabilità individuale e collettiva. È anche un legame profondo con la nostra storia: quella di un popolo libero, che ha sempre difeso la propria autonomia con fermezza, coraggio e spirito di sacrificio.
Celebrando il tiro, celebriamo la Svizzera delle milizie, la Svizzera che ha scelto di essere forte nella sua neutralità armata, pronta a difendere sé stessa non con l’aggressione, ma con la preparazione, la vigilanza e la determinazione.
E quale luogo più significativo di Faido per rinnovare questo spirito? Con parole indimenticabili, il Consigliere federale Giuseppe Motta, grande leventinese e padre della patria, ci ricordava parlando alla commemorazione della Battaglia dei Sassi Grossi a Giornico: “Bisogna mettere in luce la parte essenziale che la Leventina ebbe in quel memorabile svolgimento. Essa protendesi giù dal valico del San Gottardo quale prima difesa del monte fatidico che ben fu chiamato la «Montagna sacra degli Svizzeri». È naturale perciò che la Leventina sia stata come la prima radice del Ticino svizzero.”
Ebbene, oggi siamo qui, su questa “prima radice”, per onorare un’eredità che non è solo memoria, ma anche impegno per il futuro. Perché un popolo che sa da dove viene è un popolo che saprà sempre dove andare.
Ringrazio di cuore gli organizzatori della Festa cantonale di tiro 2025 per lo straordinario lavoro svolto. Questo evento non è solo un successo logistico e sportivo, è un gesto di amore per il Cantone, per la Confederazione e per i valori che ci uniscono: la libertà, la responsabilità, l’unità nella diversità.
A voi, cari tiratori e care tiratrici, auguro gare intense, leali, onorevoli. Il vostro esempio ci ricorda che il futuro si costruisce con fermezza, rispetto e dedizione.
Viva il tiro ticinese, viva la Leventina, viva il nostro amato Ticino e viva la Svizzera! Grazie.