Polizia, si anticipa l’aumento degli effettivi

Polizia, si anticipa l’aumento degli effettivi

Potenziamento degli effettivi della Polizia cantonale e autorizzazione Scuola cantonale di polizia 2013

Il Consiglio di Stato nel corso dell’odierna seduta, in base ad un’analisi degli effettivi attuali e futuri della Polizia cantonale, ha deciso di anticipare il potenziamento del Corpo (autorizzato il 22 dicembre 2009 e previsto progressivamente dal 2011 con termine nel 2015) con effetto al 1° gennaio 2012. Grazie a questo potenziamento, da 615 a 642 collaboratori, la Polizia cantonale sarà in grado di affrontare meglio i crescenti impegni per contrastare gli attuali fenomeni di criminalità.

Sempre nella seduta odierna, il Consiglio di Stato ha autorizzato il Dipartimento delle istituzioni ad organizzare la Scuola cantonale di polizia per l’anno 2013. Questa decisione permetterà alla Polizia cantonale e alle Polizie comunali di sostituire future partenze e pensionamenti di collaboratori, così come di rispondere ai necessari aumenti degli effettivi avallati pure nella seduta del collegio governativo. La pubblicazione del concorso pubblico per la Scuola di polizia 2013 è prevista entro la fine del 2011, con un adeguamento parziale dei criteri di ammissione.

Due decisioni quelle odierne che rientrano nell’ottica di uno sviluppo del corpo della Polizia cantonale, che si auspica possa essere confermato nell’ambito delle linee direttive 2012-2015, mirante a rafforzare numericamente la presenza di agenti sul territorio, in risposta alle aumentate richieste in ambito di sicurezza.

Non burocrazia, ma più forze sul territorio

Perché avete de­ciso di procedere per direttissima e non lasciare un au­mento graduale dal 2011 al 2015?
«Si tratta di una ne­cessità di program­mazione e pianifica­zione. Conferman­do la via tracciata, nel 2014 ci saremmo trovati con meno uo­mini rispetto all’effettivo a disposizione. Anticipando il tutto di tre anni ci ritaglia­mo uno spazio per la scuola di polizia nel 2013».
Quella del 2011 a che punto è?
«La fase di studio è quasi terminata e nei prossimi sei mesi è prevista l’istruzione pratica. A gennaio inizierà però un’altra scuola che però non vedrà molti agenti della cantonale in formazione, saranno solo 15».
E nel 2013 quanti ne formerete?
«Una trentina, così i 642 agenti attivi saran­no sempre garantiti».
Però l’aspettativa è di una crescita ulte­riore. Di quanti?
«Non nego che una valutazione in questo senso è in corso e non mancherò di par­larne nella definizione delle Linee diretti­ve, ma farne un discorso pubblico prima del tempo non mi pare il caso. Negli obiet­tivi del mio dipartimento ho comunque messo un aumento degli agenti. Non per fare crescere la burocrazia, bensì la pre­senza sul territorio».
Il suo dipartimento dice che l’obiettivo è «contrastare gli attuali fenomeni di cri­minalità». Quali in particolare?
«Si tratta del controllo da parte dei reparti mobili in tutto il Cantone e in stretta colla­borazione con le forze comunali ma an­che le guardie di confine per non perdere d’occhio una parte sensibile, la frontiera. Voglio rassicurare il cittadino: l’autorità po­litica non intende lasciare nulla di inten­tato, anche per combattere efficacemente il crimine transfrontaliero. L’aumento de­gli effettivi significa anche permettere il re­cupero a chi è impegnato al fronte».
Dire più polizia significa anche aumen­tare chi «sorveglia» gli automobilisti?
«Anche, ma non solo. Anche chi non ri­spetta le leggi sulla strada va perseguito».
* direttore del Dipartimento delle istituzioni

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