Posti cantonali in Leventina, ma…

Posti cantonali in Leventina, ma…

Dal Giornale del Popolo del 23 agosto 2016 | Sono in arrivo venti posti di lavoro del Cantone a Faido: il Dipartimento istituzioni intende creare due nuovi centri di competenza – Preoccupa comunque il futuro delle Preture.

In arrivo venti posti di lavoro a Faido dell’amministrazione cantonale, in particolare del Dipartimento istituzioni, che nel capoluogo della Media Leventina intende creare due nuovi centri di competenza. Già dal prossimo ottobre – sono in corso le ultime selezioni del personale – saranno quasi una decina gli impiegati nel Contact center, il centralino di smistamento delle richieste provenienti da tutti gli uffici cantonali di esecuzione e fallimenti. Sempre negli uffici del Pretorio in Piazza Franscini, nel corso del 2017 sarà operativo il Centro cantonale dei precetti esecutivi, anch’esso con il compito di gestire l’emissione di tutti i precetti sull’intero territorio cantonale. Ma seppur accolte con una certa soddisfazione dai sindaci e dai rappresentanti delle valli, in un incontro, a metà luglio, con il direttore del Dipartimento istituzioni, Norman Gobbi e la neo responsabile della Divisione giustizia, Frida Andreotti, queste “iniezioni” di personale cantonale in periferia lasciano qualche perplessità. «Innanzitutto non si tratta di una ventina di nuovi posti di lavoro, perché alcuni sono stati o saranno persi. Comunque una ventina di impieghi cantonali a Faido sono meglio di niente, anche perché i due centri di competenze sono qualificati», sottolinea il sindaco Roland David. «In realtà – spiega la direttrice della Divisione della giustizia – nessun posto di lavoro andrà perso. A dipendenza delle decisioni del Parlamento, occorrerà procedere ad alcuni trasferimenti di sede per i collaboratori degli Uffici esecuzioni di Acquarossa e Biasca. L’obiettivo è quello di continuare a garantire un servizio di qualità ai cittadini, organizzando in maniera più efficiente l’attività dei collaboratori».

Ciò che preoccupa il sindaco di Faido e in genere le autorità comunali delle Tre Valli è l’incertezza sul futuro delle Preture, aspetto che durante l’incontro con il Dipartimento istituzioni è stato solo marginalmente affrontato. «Non s’è ancora capito cosa comporterà per le regioni periferiche la riforma “Giustizia 2018”», dice David. Pronta la replica del Dipartimento istituzioni: «Il sindaco di Faido non deve  preoccuparsi, per le Preture non cambierà nulla – spiega Frida Andreotti –. Saranno gli Uffici esecuzioni di Biasca e Acquarossa che verranno appunto centralizzati a Faido. Ma si tratta di un provvedimento che non riguarda la riforma Giustizia 2018, bensì le misure di risparmio che saranno discusse in autunno in Parlamento», precisa la direttrice della Divisione giustizia.

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