Pretorio di Bellinzona, prima puntata

Pretorio di Bellinzona, prima puntata

Si trattava di aggiornare il credito di progettazione di un’opera che ha storia lunga, come ha ricordato ieri in aula, sciorinando tutte le date, Norman Gobbi , direttore del Dipartimento delle istituzioni. S’è iniziato a parlarne nel 2002.

Si trattava di aggiornare il credito di progettazione di un’opera che ha storia lunga, come ha ricordato ieri in aula, sciorinando tutte le date, Norman Gobbi , direttore del Dipartimento delle istituzioni. S’è iniziato a parlarne nel 2002, con la decisione sullo stabile che accoglie il Tribunale penale federale a Bellinzona, e si continuerà a parlarne anche in futuro visto che col credito approvato ieri (praticamente all’unanimità) non si è risolta la questione del trasferimento nella capitale dell’intero Tribunale penale cantonale. A scanso di equivoci (o forse perché conosce bene i colleghi… ) Alessandro Del Bufalo , presidente del Gran Consiglio, l’ha detto subito: «Oggi si discute solo del progetto». Che sottintendeva, tutte le ‘beghe’ relative al trasloco della Giustizia ticinese le affrontiamo in altra data. Dunque, colleghi contenetevi. Consegna quasi interamente rispettata. C’è chi – come Bixio Caprara (Plr) – ha ricordato la necessità di ridare decoro a uno stabile, il Pretorio bellinzonese, decisamente bisognoso di ‘cure’ e si è poi chiesto cosa capiterà con la prossima riorganizzazione della Polizia cantonale.

Al che Attilio Bignasca , capogruppo della Lega (lo stesso partito del direttore del Dipartimento coinvolto, qui va detto) se n’è uscito con un «il Consiglio di Stato è venuto tre volte in Commissione della gestione a parlare di questo messaggio. Cosa c’è ancora da discutere? Abbiamo un parlamento o un parlatoio?». Della serie, quando erano loro all’opposizione tutto era permesso, mentre ora che hanno la maggioranza relativa in governo (e dunque precise responsabilità), chiedono il rispetto della forma istituzionale… C’è stato un equivoco, ha poi precisato Pelin Kandemir Bordoli (Ps) perché non s’era compreso su cosa si sarebbe discusso: solo il progetto o anche lo scorporo della Giustizia? Poi, va detto, Gobbi ha comunque cercato di rispondere a Caprara, precisando fra l’altro che il Tribunale penale federale è direttamente legato al nuovo Pretorio; ossia, rinnovato (e inaugurato) il primo non si può certo ignorare il secondo (adiacente). E ogni progetto è comunque tarato sui bisogni di domani.

11.03.2014, LA REGIONE

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