Gobbi e Zali hanno difeso il credito supplementare plebiscitato dal Parlamento
Rete Tram – Treno del Luganese (RTTL): via libera del Parlamento al credito supplementare di 87,3 milioni di franchi relativo alla tappa prioritaria.
Finalmente si può avviare la fase realizzativa di un progetto fondamentale che collegherà il Malcantone e la Bassa Valle del Vedeggio al centro di Lugano.
Giovedì si è assistito a un largo sostegno da parte del Gran Consiglio a questo importante progetto; in sede di voto si è infatti sfiorata l’unanimità in termini di consensi. E in aula si è vista anche una Lega dei Ticinesi compatta come non la si vedeva da tempo, schierata con i suoi due Consiglieri di Stato che hanno difeso a spada tratta il progetto: il presidente del Governo e direttore incaricato della Divisione delle costruzioni Norman Gobbi e il direttore del Dipartimento del territorio Claudio Zali.
Sul tema a inizio settimana si era espresso anche il sindaco di Lugano Michele Foletti, fortemente preoccupato per un eventuale battuta d’arresto del dossier, dal momento in cui in relazione a questo progetto il principio era già stato approvato dal Parlamento.
Ora il Cantone Ticino, dopo un iter durato oltre 16 anni e 6 sessioni parlamentari dedicate a questo progetto, può finalmente accedere a un’opera viaria fondamentale, finanziata per quasi due terzi dalla Confederazione. La Rete Tram-Treno del Luganese entra così ufficialmente nella sua fase esecutiva. Il cantiere verrà infatti avviato tra poco più di un anno. La RTTL è uno dei progetti strategici del DT che, grazie ai tempi di percorrenza drasticamente ridotti e a una frequenza di collegamenti intensificata offrirà una valida alternativa per gli spostamenti in tutta la regione.
Norman Gobbi: “Guardiamo a una mobilità sempre più integrata”
“Prima dell’apertura, nel 2020, della Galleria di Base del Monte Ceneri, muoverci in Canton Ticino, spostandosi da un centro all’altro nel giro di dodici-quindici minuti era quasi inimmaginabile” – ha evidenziato il presidente del Consiglio di Stato e direttore incaricato della Divisione delle costruzioni Norman Gobbi in occasione nel suo intervento in aula, aggiungendo che “questo è quello che succederà con l’apertura della Rete Tram – Treno del Luganese. Le opere di miglioramento, di minor impatto ambientale, di minor impatto sulla circolazione anche stradale e oltretutto di inserimento nell’ambito della rete urbana, rispettivamente con la rete di collegamento ferroviario nazionale – e penso in particolar modo con la stazione sotterranea di Lugano, rispettivamente con il pozzo di collegamento che unirà le due infrastrutture – sono dei grandissimi cambi di paradigma e soprattutto rappresentano un’integrazione moderna in una mobilità che è sempre più integrata oltre che sostenibile. Ed è uno degli sforzi che il DT sta compiendo da anni nell’ottica di sviluppare la rete di trasporto pubblico ma anche, sempre di più, di integrare i vari vettori.” Il Presidente del Consiglio di Stato ha successivamente ricordato che la Confederazione finanzia con quasi cinquecento milioni di franchi “un’opera interamente ticinese. Si tratta quindi di un riconoscimento dell’ottimo lavoro svolto dai vari servizi del Dipartimento prima e da RTTL SA poi. Ciò significa che la qualità del lavoro svolto è stata riconosciuta.”
Norman Gobbi ha infine sottolineato che “questa infrastruttura darà avvio a un cantiere epocale che permetterà soprattutto di riunire il Luganese migliorando la mobilità, cambiando sì i paradigmi ma anche le nostre abitudini; un cambio di mentalità e anche di modalità di vivere la mobilità. Sicuramente sarà un passo per la sostenibilità e una maggior coesione del nostro territorio.”
Claudio Zali: “Il più grande progetto infrastrutturale promosso dal Cantone negli ultimi 100 anni”
Il direttore del Dipartimento del territorio Claudio Zali nel corso del suo intervento ha evidenziato, riferendosi alla Rete Tram – Treno del Luganese, come si tratti del “più grande progetto infrastrutturale, in termini di costo d’investimento, promosso dal Cantone negli ultimi cento anni (e magari nell’intera storia del Canton Ticino), cruciale, atteso da decenni, per alleviare i problemi di mobilità della città di Lugano, di un’intera regione – il Malcantone – e la Bassa Valle del Vedeggio.”
Il progetto
La RTTL ambisce a ridefinire in modo importante l’intero agglomerato urbano. Un solo esempio quanto ai tempi di percorrenza: in soli sette minuti da Bioggio a Lugano. Essa prevede, oltre al mantenimento in esercizio della linea esistente tra Ponte Tresa e Bioggio, la creazione di due nuovi collegamenti, verso Manno-Suglio e verso il centro di Lugano, attraverso la realizzazione di una galleria di 2,2 chilometri che connetterà la piana del Vedeggio con la Stazione FFS di Lugano e il centro città. L’opera permetterà di dimezzare i tempi di percorrenza e porterà dunque a vivere il territorio in modo più efficace e sostenibile.
Le fasi salienti dal 2023 ad oggi
Conformemente alle esigenze espresse dall’Ufficio federale dei trasporti (UFT), per poter beneficiare del finanziamento del programma di sviluppo strategico dell’infrastruttura ferroviaria (PROSSIF), il 26 ottobre 2023 viene costituita la RTTL SA, società interamente di proprietà di Ferrovie Luganesi SA (FLP), per la realizzazione della tappa prioritaria del progetto RTTL. L’organizzazione di progetto (governance) della fase esecutiva è stabilita da un’apposita convenzione sottoscritta da Cantone, FLP e RTTL SA e prevede che quest’ultima assuma il ruolo di committente per l’esecuzione dell’opera. Tra i primi compiti di RTTL SA vi è quello di consolidare con la Confederazione la convenzione di attuazione PROSSIF. Ad inizio 2025, RTTL SA completa le verifiche sul preventivo e informa FLP, Cantone e Confederazione circa la necessità di un aggiornamento delle basi del finanziamento. In data 23 giugno 2025 l’UFT dà luce verde alla versione finale della Convenzione di attuazione, con la quale di fatto sancisce il definitivo via libera al finanziamento federale PROSSIF e garantisce che la Confederazione assumerà la propria quota parte del finanziamento del progetto. La Convenzione di attuazione viene sottoscritta da RTTL SA il 14 luglio 2025. Il 18 luglio 2025 l’UFT autorizza RTTL SA a procedere con la fase di realizzazione. RTTL SA ha nel frattempo già messo a concorso e aggiudicato importanti mandati per la progettazione esecutiva dell’opera. Il 27 agosto 2025, l’UFT approva in via definitiva, con la propria sottoscrizione, la convenzione di attuazione. L’approvazione del credito aggiuntivo, giunta giovedì scorso, ha consentito di completare le risorse finanziarie necessarie alla realizzazione della tappa prioritaria.
I prossimi passi
Con i consorzi di progettazione sono state avviate tutte le necessarie verifiche volte ad individuare eventuali ottimizzazioni, soprattutto per quanto concerne la concatenazione delle diverse attività. La durata complessiva della fase di cantiere è stimata in 8 anni, con inizio dei lavori nel 2027 e la messa in esercizio della tappa prioritaria della RTTL prevista nel 2035.
Costi e finanziamento
Il preventivo complessivo per la realizzazione della tappa prioritaria della Rete Tram-Treno del Luganese ammonta a poco più di 765 milioni di franchi. Dedotti i finanziamenti federali PROSSIF e PAL (due terzi della spesa complessiva a carico della Confederazione) e le partecipazioni dei Comuni di Bioggio e Manno, l’importo restante è suddiviso fra Cantone (58%) e Comuni della CRTL (42%). Come già accennato, per quanto concerne la quota parte di finanziamento a carico della Confederazione, nel frattempo tutti i passi formali sono stati espletati.
Per maggiori informazioni sul progetto: www.rttl.ch
Articolo pubblicato nell’edizione di domenica 21 dicembre 2025 de Il Mattino della domenica