Sul San Gottardo due Musei “che sono la nostra storia”

Sul San Gottardo due Musei “che sono la nostra storia”

Norman Gobbi evidenzia l’importanza del massiccio per il Ticino e per la Svizzera

Il massiccio del San Gottardo ha vissuto nel corso di quest’estate importanti momenti che ne hanno esaltato la centralità in ambito storico, culturale e militare per tutta la Svizzera. “Il San Gottardo è il cuore della nostra Nazione. E in questo senso il Museo nazionale del San Gottardo e il Museo del Sasso San Gottardo sono due elementi centrali che ci ricordano chi siamo e da dove veniamo”, afferma il Consigliere di Stato Norman Gobbi.
Proprio i due musei sono stati protagonisti in questo 2022 e il Direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi ne mette in risalto i meriti. “Il Museo nazionale che sorge sul passo completamente in territorio ticinese in quella che era la vecchia Sosta è stato completamente rinnovato. Grazie al lavoro della Fondazione oggi il visitatore può ancora meglio capire l’evoluzione storica della “via delle genti” e che cosa voleva dire valicare il passo quando ancora non c’era la ferrovia e tantomeno l’autostrada. Un percorso tortuoso che ha permesso però di collegare il nord con il sud delle Alpi e di “allacciare” il Ticino al resto della Svizzera, mantenendolo inserito politicamente ed economicamente nel contesto elvetico”.
A poca distanza, invece, il Museo Sasso San Gottardo mostra l’importanza militare che il massiccio ha assunto per tutta la Svizzera, soprattutto con lo sviluppo della dottrina militare del Ridotto nazionale. “Una settimana fa la Fondazione Sasso San Gottardo ha organizzato un evento in cui ha voluto ricordare i 60 anni della morte del General Guisan. Una manifestazione che avrebbe dovuto cadere nel 2020 (il generale è morto infatti nel 1960) ma che per i problemi legati alla pandemia è stata posticipata. L’evento ha permesso di ricordare una figura importante per la nostra storia e che nel corso della Seconda Guerra Mondiale permise al Paese di trovare unità di fronte al pericolo d’invasione dell’esercito tedesco. Il concetto di resistenza a oltranza chiesto da Guisan a tutte le cittadine e a tutti i cittadini svizzeri trovava proprio nel “Ridotto” del San Gottardo la sua centralità”, osserva il Consigliere di Stato Norman Gobbi.
Oggi viviamo momenti delicati per la crisi sviluppata dall’invasione della Russia ai danni dell’Ucraina che non mancheranno di avere ripercussioni anche su di noi. Conoscere la nostra storia e quello che è stato fatto ci aiuta a leggere anche il presente e dovrebbe consigliarci come comportarci in queste situazioni delicate che richiedono resilienza, unità e chiarezza nelle scelte politiche, economiche e sociali. Non ho infatti mai nascosto che le scelte compiute in questo contesto dal Consiglio federale mi siano apparse affrettate oltre che pericolosamente in contrasto con il concetto elvetico di neutralità. Neutralità che ora è tornata al centro del dibattito politico e che va difesa con tutte le nostre forze, affinché la posizione internazionale della Svizzera possa essere rafforzata a beneficio di tutto il Paese e della sua popolazione”, conclude il Consigliere di Stato Norman Gobbi.