“Una legge dinamica e moderna a favore del turismo ticinese”

“Una legge dinamica e moderna a favore del turismo ticinese”

Gobbi sulla revisione della legge sugli esercizi alberghieri e della ristorazione

Alberghi e ristorazione rappresentano per il Ticino un importante settore economico. Il turismo apporta almeno il 10 per cento al Pil cantonale. Occorre quindi avere anche una base legale moderna e snella che possa aiutare, sostenere e sviluppare tale settore. “Sono proprio gli obiettivi principali della revisione totale della Legge sugli esercizi alberghieri e sulla ristorazione (Lear)”, afferma il Consigliere di Stato Norman Gobbi. “Questa settimana abbiamo presentato il progetto di legge e il progetto di regolamento, che mettiamo in consultazione presso tutti i portatori di interesse coinvolti in questo settore, con un occhio particolare verso i Comuni. Enti locali che con questo progetto diventano attori più coinvolti e responsabili, tenuto conto del loro ruolo indispensabile di prossimità verso tutte le attività che si svolgono sul loro territorio”.

Ma quali sono le principali novità che toccheranno il settore? “A livello generale con la revisione della Lear vogliamo assicurare un’effettiva tutale dei consumatori attraverso una normativa che garantisca standard qualitativi minimi per la tutela della salute pubblica. Vogliamo preservare le peculiarità del nostro territorio e inoltre garantire la sicurezza e l’ordine pubblici. Il tutto offrendo maggiore flessibilità e libertà legate alla rapida evoluzione del settore e delle esigenze sociali, favorendo l’imprenditorialità. Il progetto messo in consultazione è stato elaborato da uno speciale gruppo di lavoro, al quale hanno partecipato anche i diretti interessati, ossia le associazioni di categoria legate alla ristorazione e all’albergheria. Il Servizio giuridico della Polizia cantonale, con la Capa del servizio Bernadette Rüegsegger alla guida, ha coordinato i lavori”, sottolinea il Direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi.

Tra le novità proposte vi è un abbassamento dell’età per accedere alle discoteche dai 18 ai 16 anni. “È certamente la misura attorno alla quale si accenderanno più discussioni, ma abbiamo voluto recepire le necessità dovute all’evoluzione della società. Si offre ai giovani di una determinata fascia d’età che comunque escono anche a ora tarda un ambiente e spazi controllati con regole precise. Prima fra tutte il divieto di vendita di bevande alcoliche ai minori di 18 anni. Le discoteche che sgarreranno subiranno sanzioni molto incisive. La consultazione ci dirà come verrà recepita questa novità, pronti ad adeguarci a dipendenza delle osservazioni che riceveremo. Ricordo poi altri cambiamenti: l’abolizione della presenza fisica obbligatoria del gerente; l’introduzione della gerenza multipla; la reintroduzione della figura del gestore; il mantenimento del percorso formativo, ma con un alleggerimento; la ridefinizione della capacità ricettiva degli esercizi pubblici; l’inasprimento, come detto, delle norme relative alla lotta contro l’abuso di alcol e una maggiore flessibilità negli orari di apertura. Chiediamo a tutti gli enti consultati uno sforzo per mandare le osservazioni entro il 17 febbraio. Un colpo di reni indispensabile se vogliamo che la nuova legge possa essere discussa dal Gran Consiglio in marzo e quindi tentare di renderla operativa a favore del nostro turismo già prima dell’estate. Ciò ci permetterebbe di guadagnare un anno, tenuto conto che la stagione estiva è quella che più impatta sull’andamento complessivo del turismo cantonale. Una legge più moderna, più dinamica, che sostiene l’imprenditorialità a favore del turismo ticinese. E in ultima analisi a favore di un Cantone forte”, conclude il Consigliere di Stato Norman Gobbi. 

Articolo pubblicato nell’edizione di domenica 5 febbraio 2023 de Il Mattino