Una vettura elettrica in prova per la Polizia cantonale

Una vettura elettrica in prova per la Polizia cantonale

Comunicato stampa

Negli ultimi decenni l’impatto ambientale delle attività umane è oggetto di particolare attenzione. In quest’ambito anche la Polizia cantonale è chiamata a dare il proprio contributo. Per questo motivo viene testata in prova la prima vettura di pattuglia completamente elettrica. L’auto è stata presentata oggi a Bellinzona presso il Comando del Corpo, alla presenza del Presidente del Consiglio di Stato Norman Gobbi, direttore del Dipartimento delle Istituzioni, del Consigliere di Stato Claudio Zali, direttore del Dipartimento del Territorio, e del Comandante della Polizia cantonale Matteo Cocchi.

La mobilità del futuro entra a far parte del nostro sistema di sicurezza ed è possibile definirla un’ottima soluzione, efficiente e a emissioni zero, per una società ticinese sempre più mobile e urbanizzata. A livello svizzero il 4,2% delle auto nuove vendute nel 2019 erano elettriche. In questo settore la nostra Nazione si colloca al quinto posto nella classifica dei paesi europei con la più alta percentuale di veicoli elettrici. Sul podio si trovano invece la Norvegia (42,4%), i Paesi Bassi (13,9%) e l’Islanda (7,8%). Il futuro riserva quindi a livello tecnologico novità e cambiamenti con una sempre maggiore attenzione ad ambiente e risorse rinnovabili. Proprio in quest’ottica deve essere inteso l’utilizzo in prova del nuovo veicolo. Una sfida per la Polizia cantonale, orientata a “rimanere al passo con i tempi” e performante in seno alla nostra società moderna.

La vettura scelta, messa a disposizione dall’Ufficio degli automezzi e delle macchine dello Stato (UAMS), viene utilizzata per il servizio di pattugliamento stradale. In quest’ambito i veicoli della Polizia cantonale percorrono annualmente oltre 4 milioni di chilometri. Alla dotazione di serie si aggiunge un particolare allestimento che ha equipaggiato il veicolo di alcune funzioni ad hoc. Tra queste, il rilevatore della velocità di inseguimento, collegato direttamente al monitor originale dell’auto, e un impianto di segnalazione a LED aerodinamico per non inficiare le prestazioni. Nel bagagliaio, invece, è stato realizzato un apposito sistema di cassetti per contenere e stoccare il materiale che viene abitualmente usato dagli agenti di pattuglia.