I patriziati ticinesi: una risorsa preziosa per gestire il terrotorio

I patriziati ticinesi: una risorsa preziosa per gestire il terrotorio

Il Canton Ticino negli ultimi anni è cambiato con l’attuazione di numerose aggregazioni che hanno ridotto sensibilmente il numero di Comuni. Lo scorso fine settimana è stata approvata la creazione del nuovo comune “Verzasca”, mentre altri scenari – in primis Val Mara e Valle della Tresa – sono allo studio.
Come più volte sottolineato, l’obiettivo delle aggregazioni – che per avere successo devono nascere dal basso – è di predisporre dei Comuni forti e delle amministrazioni comunali ben strutturate, in grado di affrontare al meglio i cambiamenti nella società e le nuove aspettative della popolazione.

Le aggregazioni e il rafforzamento dei patriziati nella cura dell’identità e del territorio
Il numero di amministratori diminuisce con le aggregazioni. Si rende quindi necessaria una presenza più marcata dei patriziati nella gestione e nel controllo del territorio. L’attività dei patriziati, oltre al compito di salvaguardare l’identità locale e amministrare i beni patriziali, diventa fondamentale per garantire l’uso pubblico delle risorse e per dare risalto alle tradizioni locali. Il patriziato non deve sostituirsi al ruolo del comune, bensì deve prendersi a carico alcuni importanti compiti, dando valore agli odierni quartieri con la proposta di servizi utili alla popolazione. Gli esempi in tal senso sono numerosi e il Dipartimento che dirigo, attraverso il Fondo di aiuto patriziale e il Fondo per la gestione del territorio, sostiene concretamente i progetti, che spaziano dalla valorizzazione del paesaggio con il recupero di alpeggi, pascoli, boschi e zone di svago, a interventi più mirati quali ad esempio il ripristino di sentieri, la realizzazione di strade forestali, la sistemazione della riva di un lago, il restauro di una Via Crucis, la ristrutturazione di una passerella. Questi e numerosi altri progetti, molto spesso promossi nelle regioni periferiche del nostro Cantone, beneficiano della consulenza e del sostegno finanziario  – nell’ordine di un milione di franchi annui – del Dipartimento delle istituzioni, attraverso la Sezione degli Enti locali.

La revisione parziale della Legge posta in consultazione presso tutti i Patriziati
L’ultima revisione totale della Legge organica patriziale (LOP), entrata in vigore nel 2013, ha confermato l’importanza dei Patriziati ticinesi quali partner affidabili dei comuni e del Cantone in particolare nella cura, gestione e promozione del territorio.
Per mantenere aggiornata la legge e fornire agli Enti patriziali gli strumenti per svolgere efficacemente i compiti affidati, il Governo lo scorso agosto ha incaricato la Commissione di coordinamento patriziale di elaborare una revisione parziale della LOP. Il Dipartimento ha voluto cogliere questa occasione anche per porre le basi legali per una gestione più moderna, performante e semplice dei registri patriziali. Si tratta di un’esigenza specifica, segnalata dall’ALPA e dai Patriziati, alla quale si intende dare una risposta concreta attraverso il progetto di un registro elettronico che favorirà l’allestimento e l’aggiornamento dell’elenco dei patrizi.

I Patriziati ticinesi sono in gran parte gestiti da volontari che hanno a cuore il bene la propria storia ed identità locale e il proprio territorio; queste donne e questi uomini devono poter contare sugli strumenti opportuni nello svolgimento delle attività che la popolazione si aspetta. Le modifiche proposte dal nostro Dipartimento, oltre a dimostrare la reattività dei miei servizi su temi che toccano da vicino i cittadini, vanno nella direzione di agevolare i patriziati nel loro prezioso compito di prossimità, sempre più importante e utile con i profondi cambiamenti in atto sul nostro territorio.

 

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