Polo aviatorio della Riviera, luce verde da Berna

Polo aviatorio della Riviera, luce verde da Berna

Articolo pubblicato nell’edizione di mercoledì 11 settembre 2019 de La Regione

Luce verde dalla Confederazione sulla prevista trasformazione dell’aerodromo di Lodrino da militare a civile con la creazione del Polo tecnologico dell’aviazione della Riviera (Pavir). Come riportato ieri dal ‘CdT’ online, Armasuisse con una lettera inviata nei giorni scorsi ha accolto quasi tutte le richieste inviatele lo scorso inverno dal Municipio di Riviera allora guidato da Raffaele De Rosa poi eletto in Consiglio di Stato e al quale è poi subentrato il vicesindaco Alberto Pellanda. Il quale ieri ha incontrato una delegazione del Consiglio di Stato formata dal presidente del governo Christian Vitta e dal ministro delle Istituzioni Norman Gobbi accompagnati da diversi funzionari. La lettera giunta da Berna consente ora a Cantone e Comune di affrontare le fasi successive per la concretizzazione del Pavir. Da una parte il Municipio – che lo scorso marzo ha già ottenuto dal Consiglio comunale lo stanziamento di 220mila franchi necessari alla costituzione della Riviera Airport Sa chiamata a gestire il polo – dovrà chiedere al Cc i 910mila franchi già indicati per poter esercitare il diritto di superficie valido 99 anni (Berna ha escluso, ricordiamo, la vendita). Dall’altra il CdS chiederà al Gran Consiglio di confermare l’annunciato aiuto cantonale pari a 3 milioni: 2,6 serviranno a finanziarie adeguamenti infrastrutturali e manutenzioni straordinarie degli immobili; 520mila franchi saranno destinati alla trasformazione da militare in civile. Il Municipio nella sua lettera di febbraio aveva caldeggiato la riduzione del tasso d’interesse dal 3 al 2,5%; richiesta respinta ma siccome il valore dello scalo col passare del tempo si è notevolmente abbassato, l’interesse annuo non sarà di 67mila franchi ma di 33mila; confermato inoltre che i primi cinque anni saranno gratuiti, che dal quinto al decimo anno il prezzo sarà dimezzato e che dopo il primo decennio di attività le parti potranno disdire il contratto qualora il Polo non dovesse risultare finanziariamente sano. Interpellato dalla ‘Regione’, il sindaco Pellanda si dice fiducioso: «Ruag ha confermato di rimanere qui e le ditte presenti anche. Altre hanno già dimostrato interesse e inoltre s’insedierà il Centro di competenza per droni, lo Swiss Drone Base Camp».