Ticino: 800 controlli, 26 multe

Ticino: 800 controlli, 26 multe

Da www.rsi.ch/news

Ascensione, la polizia cantonale: “Bilancio positivo, si punta a sensibilizzare” – Gobbi: “Lidi e campeggi aperti aiuterebbero”
Sono stati quasi 800 i controlli effettuati dalla polizia in Ticino durante questo ponte festivo. Hanno riguardato sia gli esercizi pubblici, sia una serie di luoghi ritenuti sensibili. Il bilancio della polizia cantonale è positivo: la multa per il mancato rispetto delle disposizioni si è infatti resa necessaria solo in pochi casi, per la precisione 26 tra giovedì e oggi. Il dato fornito dalla polizia cantonale comprende anche una procedura di contravvenzione avviata per un esercizio pubblico dove sono state riscontrate più volte delle irregolarità.
“Si parla solo di una minoranza che non rispetta le regole – commenta ai microfoni della RSI il sostituto comandante della polizia cantonale Lorenzo Hutter –, mentre la maggior parte della popolazione ticinese è ligia a quanto richiesto”. Sull’arco dei 4 giorni le pattuglie hanno monitorato in modo mirato 130 luoghi pubblici, eseguendo complessivamente 780 controlli, di cui 250 in esercizi pubblici. Una settantina di interventi sono stati effettuati su segnalazione di terzi, specialmente per assembramenti nei parchi, aree verdi o rive di laghi e fiumi. “Sovente a seguito dell’intervento delle nostre pattuglie si è però constatato che le disposizioni sul distanziamento erano in realtà rispettate. Dove invece abbiamo riscontrato situazioni non in regola, si è comunque cercato di prediligere la via del dialogo” ha affermato Hutter.
Le sanzioni sono scattate come ultima ratio, in assenza di effetti o nel caso di situazione recidive e, anche con i turisti, la polizia ha dovuto insistere un po’ di più sul rispetto delle regole, “considerato che l’impatto del virus a nord delle Alpi è stato diverso”.

Gobbi: “Lidi e campeggi aperti aiuterebbero”
Su controlli e sanzioni le Cronache della Svizzera italiana hanno sentito anche il presidente del Governo Norman Gobbi che, da parte sua, ha confermato la linea: sensibilizzare prima di tutto, punire se necessario.
Sull’Ascensione come banco di prova e su eventuali margini di miglioramento, Gobbi ha spiegato che questo ponte festivo “aveva una grossa pecca: i lidi, ma anche i campeggi, ancora chiusi. La gente si è comunque organizzata in altri luoghi, come abbiamo visto. Dobbiamo quindi capire se la prossima settimana il Consiglio federale procederà con ulteriori allentamenti in questo senso e se questi saranno un passo verso una normalizzazione, anche se si tratterà comunque di una nuova normalità nella quale le distanze e le misure di igiene restano al primo posto”. Ascolta l’intervista integrale.

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