“Un argine alla criminalità per un Ticino competitivo”

“Un argine alla criminalità per un Ticino competitivo”

Entrata in servizio di 14 nuovi ispettori della Polizia giudiziaria

Siete agenti di polizia – da oggi ispettori di polizia! – provenienti dalla gavetta. Conoscete bene il nostro territorio. Conoscete bene ciò che vi aspetta in questa nuova attività di investigazione. Siete coscienti delle aspettative dei vostri superiori e dei Magistrati con cui sarete chiamati a collaborare. Le responsabilità per voi oggi aumentano, ma nella consapevolezza di aver ricevuto un’ottima formazione”: così si è espresso martedì nel tardo pomeriggio il Direttore del Dipartimento delle istituzioni, Norman Gobbi, nel corso della cerimonia di promozione della Scuola di Polizia giudiziaria 2019 della Polizia cantonale che ha visto la consegna degli attestati a 14 neo ispettori, che garantiranno la continuità di effettivi alla Polizia giudiziaria ticinese.

I nuovi detective saranno chiamati in particolare a collaborare con la magistratura, attraverso la loro azione investigativa. “La volontà politica è chiara: ogni franco speso per la sicurezza è un investimento per il bene di tutto il Ticino e dei suoi abitanti – ci dice Norman Gobbi -, ma sappiamo pure che le risorse non sono infinite e occorre quindi usarle bene, sia per quanto riguarda le risorse finanziarie, sia per ciò che attiene alle risorse umane. La Polizia giudiziaria opera in ambiti molto sensibili per la nostra società. Il contrasto alla media e grande criminalità, così come l’analisi per anticipare e risolvere eventuali fenomeni dannosi, permettono alla collettività di rimanere sana. Le sfide alla criminalità informatica, alla criminalità economico finanziaria consentono all’economia del nostro Cantone di mantenere un tessuto competitivo, non imbastardito da aziende insane. Questo si traduce in posti di lavoro di qualità e in ultima analisi in benessere per i cittadini di questo Cantone. In questi ultimi anni, grazie a una capacità sempre crescente delle nostre forze dell’ordine, abbiamo assistito a una diminuzione dei furti e delle rapine. Ma la virulenza con cui questi atti criminosi si manifesta non tende a diminuire, anzi. E qui basti pensare ai recenti attacchi ai bancomat o agli assalti a portavalori, senza dimenticare la sfida al terrorismo. Poter contare su poliziotti con un elevato livello di formazione professionale è essenziale. Per questo saluto molto positivamente l’entrata in funzione dei 14 neo detective della Giudiziaria”, conclude il consigliere di Stato Norman Gobbi.