In occasione della giornata del presidente del Consiglio di Stato, Norman Gobbi ha portato l’esecutivo a Mergoscia, centro geografico del Ticino. Tra i temi scottanti il mini-arrocco e le misure di risparmio. “Un preventivo fragile dal punto di vista finanziario”, spiega il presidente del Consiglio di Stato.
Partiti da Corippo questa mattina i 5 Consiglieri di Stato hanno raggiunto a piedi Mergoscia in occasione della giornata del Presidente del Consiglio di Stato. Scelta ricaduta sul comune della Val Verzasca per rendere omaggio alla località considerata centro geografico del Ticino. Per Presidente del Consiglio di Stato Norman Gobbi una camminata positiva: “La camminata è andata bene: chi ci mette un po’ di più, chi un po’ di meno, ma come in ogni situazione bisogna adeguarsi al passo e quindi non bisogna lasciare indietro nessuno. Siamo partiti da Corippo, quindi dalla Valle Verzasca, da quello che era il comune più piccolo di tutta la Svizzera per arrivare nel cuore geografico del Ticino a Mergoscia. È un modo per trovare un equilibrio tra i vari estremi visto che in quest’anno di presidenza gireremo tutto il Ticino. È anche però un messaggio politico per trovare l’equilibrio”, spiega ai microfoni di Ticinonews Norman Gobbi.
Il preventivo
Ad attendere i rappresentati del Governo ticinese una cinquantina di persone del paese. L’esecutivo si è poi riunito nella sala comunale per la seduta settimanale. Sul tavolo tanti temi scottanti tra cui il preventivo 2026 che verrà presentato a settembre. Per Norman Gobbi è un preventivo fragile dal punto di vista finanziario: “Il lavoro è stato fatto, ma è un preventivo che resta fragile dal punto di vista finanziario. Non dobbiamo mai smettere di lavorare nell’interesse di finanze equilibrate che permettono da un lato di sostenere realtà come quelle di Mergoscia -dove il Cantone interviene perché non ci sono più gli organi comunali-, rispettivamente abbiamo anche la necessità di sostenere le zone periferiche ticinesi e le persone più fragili. Il Ticino è complesso e in questa sua complessità tenere l’equilibrio non è cosa facile. È però un obbiettivo che abbiamo”, afferma Gobbi. Sul Preventivo si esprime anche il direttore del Dipartimento delle Finanze e dell’Economia Christian Vitta che punta il dito sul contesto internazionale e che assicura il rispetto al freno ai disavanzi: “Chiaramente il preventivo risente del rallentamento economico a seguito del contesto internazionale. Il nostro obiettivo è rispettare i vincoli costituzionali per il freno ai disavanzi”.
Premi di cassa malati
Di interesse della popolazione anche i possibili aumenti dei premi di cassa malati. Gli annunci sono attesi tra poco più di un mese e senza ombra di dubbio attirano le attenzioni dell’Esecutivo: “Non sorprendono più. Dobbiamo però capire che questa è diventata una spesa obbligata e quindi bisogna semmai rivedere il sistema federale. Se è vero che la Svizzera offre un sistema sanitario di qualità, d’altra parte il tutto deve essere sostenibile dal punto di vista finanziario. Per migliorare il sistema non si può guardare solo allo Stato, che sia il Cantone o alla Confederazione. Sta a noi cittadini come individui a contribuire: questo evidentemente richiede talvolta delle rinunce, mai facile. Ci sono delle discussione sollevate dai Cantoni latini e in Svizzera c’è una spaccatura culturale su questo tema”, riferisce Norman Gobbi.
Il mini arroco
In tal senso, la popolazione sarà chiamata a votare il 28 settembre su due oggetti: L’iniziativa per il 10% e L’iniziativa “Basta spennare il cittadino, cassa malati deducibile integralmente!”. Tema che interessa tutto il Cantone, come quello del Mini-Arrocco. Il 25 agosto, infatti, il Gran Consiglio terrà una seduta straordinaria alla richiesta di 37 deputati. La causa è nota a tutti, ovvero lo scambio della Divisione della giustizia e delle costruzioni tra i due consiglieri di stato leghisti. Alla seduta, ricordiamo, non parteciperà il direttore del dipartimento del territorio Claudio Zali. “Spiegheremo quello che vogliono venga spiegato.”, dice Gobbi e aggiunge: “Una parte dei granconsiglieri ha voluto organizzare una seduta straordinaria: è loro responsabilità e noi ci saremo a rispondere. Zali assente? è una scelta del collega. Ne parleremo ancora all’interno del Consiglio di Stato, ma di solito le risposte le dà il presidente del Governo”, conclude Gobbi.
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Il Consiglio di Stato in Valle Verzasca
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