Il saluto del Presidente del Consiglio di Stato e Presidente del comitato d’onore
Personalmente, l’immaginario delle bocce mi riporta con la mente ai viali del bocciodromo di Piotta, dove ho imparato a giocare, e a quei momenti di incontro (e di scontro, leale ma accesissimo!) che avvicinavano le generazioni.
Altre persone, magari, ricorderanno le prime esperienze vissute in estate al grotto o durante le vacanze all’estero, al mare o in montagna.
Indipendentemente da come ognuno di noi si sia avvicinato a questa disciplina, il tempo trascorso a praticarla ci ha insegnato valori come la precisione dei gesti, la ricerca della massima concentrazione e il controllo delle emozioni.
Il Campionato europeo di quest’anno è il nuovo capitolo di una storia millenaria, che si estende dalla preistoria all’epoca digitale, dimostrano la longevità di uno sport che continua a unire e appassiona.
Grazie a questo evento, la Città di Chiasso e per il nostro Cantone hanno l’opportunità di diventare un palcoscenico a livello continentale, rendendo onore alla tradizione di un giocoamatissimo a sud delle Alpi.
Per Chiasso si tratta di un avvenimento speciale: in questa piccola grande Città, chiamata dai giornalisti «la culla delle bocce», si è svolto nel 1983, in un Palapenz da poco inaugurato, il primo Campionato mondiale di bocce. Pochi anni dopo, nel 1986, venne riconosciuta la Confederazione boccistica internazionale, la cui sede principale si trova qui nel Sud del Ticino. Nel 2003, lo stesso Palapenz ha avuto l’onore di ospitare l’ottavo campionato mondiale di bocce e infine, nel 2007, Chiasso ha proposto per la prima volta tutti i Campionati svizzeri sotto lo stesso tetto.
Per questo nuovo capitolo della lunga storia d’amore fra Chiasso e le bocce, auguro alle autorità comunali, agli organizzatori e a tutti i partecipanti di vivere momenti che, come è nello spirito di questo gioco, riescano a fare incontrare persone di tutte le età e provenienze, nel quale mostrare a tutta l’Europa un Ticino positivo e allineato ai valori migliori che lo sport è in grado di insegnarci.
Un caloroso benvenuto in Ticino a tutte le giocatrici e giocatori e al pubblico che sarà presente.
(Immagine: www.federbocce.ch)