Non si sono fatte attendere le reazioni al documento del Politecnico di Zurigo che sottolinea quali progetti, in Svizzera, dovrebbero essere realizzati per primi
Un documento di base per decidere come sviluppare strada e rotaia in Svizzera nei prossimi 20 anni: è stato presentato in questi termini il rapporto “Trasporti 2045” stilato dal Politecnico federale di Zurigo (ETH), su incarico del Dipartimento federale dei trasporti, dell’energia e della comunicazione (DATEC). Un rapporto che evidenzia quali progetti dovrebbero avere la precedenza, poiché le finanze della Confederazione non permetteranno di realizzare tutti i progetti previsti. E le reazioni non si sono fatte attendere.
Gobbi: bene l’attenzione sull’A2, ma serve anche il completamento dell’AlpTransit
In Ticino si punta principalmente sul potenziamento della rete autostradale, con il collegamento A2-A13 e il potenziamento delle corsie dell’autostrada A2 tra Lugano e Mendrisio. Opere che, secondo il rapporto, hanno la massima priorità, mentre il proseguimento di AlpTransit a sud di Lugano non viene indicato come una priorità.
Norman Gobbi, Consigliere di Stato ticinese e presidente del Governo, ai microfoni del Radiogiornale reagisce così: “Sicuramente è positivo che venga riconosciuta la priorità 1 per questo tipo di infrastrutture ma su altri fronti dovremo lavorare per far capire che il completamento anche a sud dell’asse ferroviario del San Gottardo, in direzione di Milano per quanto riguarda le persone e verso Luino e poi Varese per le merci, per noi è altrettanto prioritario, nell’ottica di completare un’opera che è d’interesse non solo ticinese ma soprattutto nazionale e internazionale”.
Questa perizia sembra però mettere nel cassetto per decenni lo sviluppo ferroviario a sud di Lugano… “Un difetto dello studio – reagisce Norman Gobbi – è il fatto che considera AlpTransit come una dorsale interna di collegamento nazionale, mentre è stata costruita in particolare per connettere meglio la Svizzera al resto dell’Europa a nord e a sud. (il potenziamento verso sud, ndr.) Per noi è prioritario, proprio perché se l’obiettivo è di rafforzare la Svizzera, e anche il Ticino quindi, come luogo di produzione e di sviluppo, dobbiamo migliorare i collegamenti: quindi potenziando l’asse di Luino per le merci, e completando l’asse a sud di Lugano per migliorare ulteriormente i collegamenti verso Milano. Una città che interessa il Ticino ma anche Zurigo”.