Ticino in prima linea contro la violenza domestica

Ticino in prima linea contro la violenza domestica

Norman Gobbi: “Pronta la prima Legge cantonale”

Tre interventi della Polizia cantonale ogni giorno per disagi famigliari. Circa 200 le persone che dopo episodi simili sono state allontanate dal domicilio dalla Polizia o hanno deciso di farlo volontariamente. Oltre un centinaio gli autori e autrici che sono stati presi a carico dall’Ufficio dell’assistenza riabilitativa. Una cinquantina di donne sono state ospitate nelle case protette. I numeri parlano chiaro: anche nel nostro Cantone la violenza tra le mura di casa è una realtà dolorosa.
Negli anni il contrasto alla violenza domestica è divenuto un tema sempre più importante e prioritario, sia nel dibattito pubblico sia per le Istituzioni.
In Ticino è stato proprio il Dipartimento delle istituzioni diretto da Norman Gobbi che ha voluto rafforzare il contrasto della violenza domestica. “Il Ticino è da sempre in prima linea nel contrasto della violenza domestica”, conferma il Presidente del Consiglio di Stato. “Nel nostro Cantone servizi come Polizia, Servizio aiuto alle vittime, Ufficio dell’assistenza riabilitativa, scuole, ospedali e tanti altri svolgono da anni un ruolo essenziale nel contrasto della violenza domestica, a livello di prevenzione e della presa a carico di vittime e autori”.
Il Dipartimento delle istituzioni ha ripreso nel 2018 il coordinamento istituzionale sulla violenza domestica con la Divisione della giustizia. “La violenza domestica è divenuto un tema pubblico, non più confinato alla stretta cerchia familiare o domestica. Grazie alla Divisione della giustizia, i vari attori coinvolti nel Cantone, nei Comuni e nella Società civile (tante sono le associazioni interessate) oggi si parlano molto di più”.
L’impegno del Canton Ticino è riconosciuto a livello svizzero e funge da modello per tanti ambiti: nel 2021 il Consiglio di Stato ha varato il primo Piano di azione cantonale sulla violenza domestica, in seguito aggiornato con un centinaio di misure concrete introdotte per il contrasto della violenza domestica. Tra queste misure, segnaliamo la formazione del personale di farmacia, la sensibilizzazione dei medici di famiglia, degli avvocati, di chi opera nell’ambito educativo, la creazione del centro di competenza violenza presso la Polizia cantonale, la formazione dei primi infermieri forensi, la diffusione a livello cantonale dei contatti dei servizi di ascolto, supporto e di aiuto.
E presto si aggiungerà un nuovo importante tassello, in concomitanza con la giornata mondiale sulla violenza domestica in programma il 25 novembre. “Nel nostro Cantone le disposizioni sulla violenza domestica sono presenti nei vari testi di legge (giustizia e polizia, sanità, scuole, ecc.). Approvando una specifica iniziativa parlamentare, il Parlamento ha chiesto lo scorso giugno di elaborare una nuova legge cantonale contro la violenza domestica. Come Dipartimento delle istituzioni abbiamo quindi colto quindi l’occasione per concretizzare una misura del piano d’azione che avevo già proposto anni fa: quella di elaborare delle basi legali a livello cantonale. Ora abbiamo preparato in tempi brevissimi la prima legge cantonale per la prevenzione e il contrasto della violenza domestica”.
Si tratta di un lavoro importante, una prima per il nostro Cantone: “Domani con il collega Claudio, avvieremo la consultazione interna ai Dipartimenti” – dichiara Norman Gobbi – visto che è una Legge importante che tocca diversi settori dello Stato. Una ventina di articoli suddivisi in cinque titoli a tutela di chi vive situazioni di violenza in famiglia”. Una condivisione necessaria per giungere a una Legge quadro completa e soprattutto efficace per la prevenzione e il contrasto della violenza domestica. “Solo continuando a lavorare tutti uniti – Istituzioni e Società civile – potremo infatti rafforzare il contrasto della violenza domestica”, conclude il Presidente del Consiglio di Stato, sottolineando “le molte iniziative in programma in queste settimane grazie all’apporto fondamentale di Comuni e Società civile, a cui invito tutta la popolazione a partecipare!”.

Articolo pubblicato nell’edizione di domenica 23 novembre 2025 de Il Mattino della domenica