Ponte di Spada, cantiere al via dopo un’attesa di 150 anni

Ponte di Spada, cantiere al via dopo un’attesa di 150 anni

Le autorità hanno sottolineato la giornata storica per i due versanti della valle del Cassarate, che saranno collegati dalla nuova passerella ciclopedonale (il Ponte di Spada) in un percorso «ad anello».
Le autorità hanno sottolineato la giornata storica per la valle del Cassarate.
Francesco Canonica: ‘Per noi capriaschesi è un sogno che si avvera’

Autorità in grande spolvero sottolineano la giornata storica per i due versanti della valle del Cassarate, che saranno collegati dalla passerella ciclopedonale in un percorso ‘ad anello’.
«I ponti uniscono, i muri dividono. Noi abbiamo scelto di costruire un ponte», così ha esordito ieri il sindaco di Capriasca Francesco Canonica all’inaugurazione del cantiere per la realizzazione del Ponte di Spada. Un’inaugurazione attesa: l’idea di collegare i due versanti della valle risale alla fine dell’Ottocento, mentre il progetto era stato premiato il 4 settembre 2018 all’ex caserma di Tesserete e ci sono voluti ben sette anni per vedere i rappresentanti delle istituzioni, tra cui anche il presidente del Consiglio di Stato Norman Gobbi, il presidente del Gran Consiglio Fabio Schnellmann e il sindaco di Lugano Michele Foletti, svelare la targhetta commemorativa che segna la data di ieri come il giorno d’inizio dei lavori.

Consentirà un percorso ‘ad anello’
L’iter progettuale non è stato semplice, si sono susseguiti ricorsi durante la pubblicazione del progetto e nella fase di aggiudicazione, nonché altri impedimenti determinati dal complesso quadro europeo scosso da una crisi economica e geopolitica. Il Vecchio continente con l’invasione russa dell’Ucraina ha sopportato un aumento dei prezzi delle materie prime e una componente essenziale alla realizzazione del ponte è l’acciaio. Questo ha generato incertezze sui costi e rallentato i lavori. Il Ponte di Spada segnerà un ulteriore passo importante in direzione della sostenibilità e della mobilità lenta nel Luganese. La passerella ciclopedonale consentirà di unire in modo continuo due dei principali assi ciclabili regionali, disegnando un percorso “ad anello” che collegherà il fondovalle con Tesserete da un lato e Sonvico dall’altro. Rispetto al tema della sostenibilità, Foletti sottolinea che «è stato privilegiato un tracciato che interessi solo marginalmente l’area boschiva, così da tutelare al massimo l’ambiente». Un’opera che permetterà spostamenti più agevoli, inserendosi nella strategia, ricordata dal sindaco di Lugano, di rafforzare una rete ciclopedonale «estesa, sicura, attrattiva, ben segnalata e ben integrata nel territorio», anche necessaria per ovviare al problema dell’aumento del traffico e «alla necessità di offrire un approccio integrato a tutti i mezzi».

Ampio il sostegno popolare
Nel comunicato diramato dal Cantone, si annuncia anche la prossima fine dei lavori sulla passerella di Sarone (Lugaggia), convertita da percorso pedonale a ciclopedonale. Una passerella, quest’ultima, che permetterà di evitare i ripidi dislivelli che caratterizzano la valle del Cassarate e la valle del Capriasca, irrobustendo la rete ciclabile di 140 km del Luganese con un nuovo ramo che si unisce alla già esistente e frequentata ciclopedonale che congiunge Tesserete e Canobbio. Dal canto suo, Norman Gobbi ha espresso la propria soddisfazione soprattutto «per il sostegno manifestato dalla nostra popolazione. La volontà e l’interesse dei cittadini hanno rappresentato uno stimolo importante sia per il Cantone sia per tutti i partner coinvolti in questo progetto». Oltre all’aspetto di utilità pratica rispetto a quest’opera infrastrutturale, il sindaco di Capriasca ha messo in evidenza il valore simbolico del nuovo attraversamento: «Costruire un ponte significa unire… un dialogo tra passato e futuro, tra natura e modernità, tra tradizione e innovazione».

Una passerella sospesa di 150 metri
L’investimento finanziato dalla Confederazione, dai Comuni del Luganese e dal Cantone è stimato complessivamente in circa 11 milioni di franchi nell’ambito del Programma di agglomerato del Luganese (Pal2). La “spada” che collegherà le due sponde del Cassarate ha caratteristiche tecniche di rilievo: il progetto d’ingegneria leggera e rispettosa del paesaggio è stato ideato dallo studio d’ingegneria Ruprecht Sa, Messi & Associati Sa di Bellinzona e lo studio d’architettura Moro & Moro di Locarno ed è nato da una lettura attenta del contesto naturale, con l’obiettivo di minimizzare l’impatto paesaggistico. La struttura, interamente in acciaio, sarà una passerella sospesa di circa 150 metri in un’unica campata, sostenuta da un traliccio tridimensionale e quattro cavi portanti ancorati alle due sponde, per una lunghezza complessiva di 168 metri. L’impalcato, largo 3,80 metri, offrirà una visuale aperta sulla valle anche grazie a parapetti dal disegno alternato che creeranno un “effetto visivo dinamico”. Il progetto vedrà luce nell’estate del 2027.

Articolo pubblicato nell’edizione di mercoledì 3 dicembre 2025 de La Regione

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Il Ponte di Spada è in cantiere «È un sogno che si avvera»
L’avvio dei lavori, che si concluderanno fra un anno e mezzo, è stato sottolineato con un momento ufficiale e la posa di una targa: «È una grande emozione essere qui a salutare l’inizio di un’opera attesa per almeno 150 anni».

Finalmente ci siamo. Sono ufficialmente iniziati i lavori per realizzare il Ponte di Spada, la passerella ciclopedonale che collegherà i due lati della valle del Cassarate, riducendo drammaticamente le distanze fra Sonvico, Cadro, Dino, Tesserete e Lugaggia. Ci siamo, ma c’è voluto un po’. Tanto che dei relatori presenti il 4 settembre 2018 all’ex caserma di Tesserete per premiare il progetto vincitore – gli allora sindaci di Capriasca e Lugano Andrea Pellegrinelli e Marco Borradori e il consigliere di Stato Claudio Zali – ieri nel proprio ruolo ufficiale non c’era più nessuno (Pellegrinelli era fra il pubblico): al loro posto, i corrispettivi Francesco Canonica, Michele Foletti e Norman Gobbi.
Sette anni sono passati da allora. In mezzo una pandemia e una guerra che hanno restituito un mondo diverso e hanno fatto traballare il Ponte di Spada, a causa dell’aumento dei costi. D’altronde, già in passato altri Ponti di Spada – l’idea di collegare le due sponde del Cassarate in quest’area è vecchia di almeno 150 anni – erano sfumati a un passo dal cantiere, sempre a causa degli eventi mondiali. Stavolta no.

Le dichiarazioni
Ieri si è quindi salutato un momento storico per le valli del Cassarate e per il Luganese. «I ponti uniscono e i muri dividono. Noi abbiamo deciso di costruire un ponte – ha esordito il sindaco di Capriasca Francesco Canonica. – È un giorno storico, in cui finalmente inizia un’opera che per tanti e troppi anni era rimasta sulla carta. Non è solo un’opera infrastrutturale, ma un simbolo di storia, identità e futuro. Per noi capriaschesi è un sogno che si avvera». Sentimenti poi rievocati in varie forme anche negli altri interventi. Il sindaco di Lugano Michele Foletti ha in particolare sottolineato quanto l’opera entusiasmi la popolazione, citando a mo’ di esempio la Banca Raiffeisen del Cassarate che si è proposta per realizzare a sue spese un’area di sosta attrezzata per le bici sul lato di Dino, nei pressi del Ponte di Spada. Idem il presidente del Gran Consiglio Fabio Schnellmann: «È una grande emozione essere qui a salutare l’inizio di un’opera attesa così tanto a lungo. L’auspicio è che possa anche essere di sprone per il turismo». In questo senso potrà aiutare l’eccezionalità dell’opera, come sottolineato dal presidente del Consiglio di Stato Norman Gobbi: «Sarà una delle strutture più particolari del Ticino e di tutta la Svizzera per le sue caratteristiche ».
Dal punto di vista tecnico, l’opera immaginata dallo studio d’ingegneria Ruprecht SA di Lugano (capofila), Messi & Associati SA di Bellinzona e lo studio d’architettura Moro & Moro di Locarno è infatti complessa, e così lo sarà il cantiere, che impone metodi esecutivi particolari e una qualità nel montaggio e fabbricazione particolarmente elevate. Il manufatto del ponte Spada presenta infatti un’unica campata di 146 metri sostenuta da un traliccio in acciaio di circa 400 tonnellate che va montato a un’altezza di oltre 80 metri sopra la vallata sottostante.
Gobbi ha infine ricordato la «pazienza e determinazione» che sono stati necessari per arrivare al cantiere, sottolineando come l’entusiasmo della popolazione sia stato uno sprone ad avallare il comunque ingente investimento: 11 milioni di franchi circa. Il cantiere dovrebbe concludersi fra primavera ed estate 2027.

Il suo scopo
Il pregio del Ponte di Spada sarà quello di avvicinare le due sponde del Cassarate come mai prima. Sponde ora collegate da un ripido e scomodo sentiero che scende e risale la stretta valle di Spada. La passerella permetterà di collegare il percorso che dal fondovalle si estende fino Tesserete e il percorso che da Cadro sale in direzione della Valcolla fino a Sonvico. Nello specifico si creerà un collegamento «ad anello» che darà continuità ai percorsi ciclabili già realizzati senza dover superare dislivelli elevati e rendendo quindi il tragitto molto più diretto e agevole. Quale opera accompagnatoria è stata anche resa ciclabile la vicina passerella Sarone, in modo di agganciare ottimamente il Ponte di Spada all’esistente percorso ciclopedonale all’altezza di Lugaggia.

Articolo pubblicato nell’edizione di mercoledì 3 dicembre 2025 del Corriere del Ticino

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Il Ponte di Spada, una lama d’acciaio che taglierà le distanze.
Dal 2027 Capriasca e Lugano saranno unite da una passerella ciclopedonale lunga 150 metri
Al via i lavori per l’opera su una sola campata che costerà 11 milioni di franchi

Per oltre un secolo si è parlato del Ponte di Spada e, negli ultimi anni, l’attesa sembrava infinita. Prima i rincari dell’acciaio dovuti alla pandemia e alla guerra russo-ucraina, poi i ricorsi. Per questo l’avvio dei lavori, celebrato martedì dalle autorità, rappresenta un passo importante. Le due sponde del Cassarate, da Capriasca a Lugano, saranno finalmente collegate.
“In quattro e quattr’otto si raggiungerà l’altra sponda senza utilizzare i mezzi pubblici o altri veicoli a motore. Senza inquinare”, sottolinea ai microfoni del Quotidiano Francesco Canonica, sindaco di Capriasca.
Uno degli obiettivi della passerella ciclopedonale, che si svilupperà su un’unica campata di circa 150 metri,  è di promuovere la mobilità lenta, creando un percorso ad anello. “Per noi è qualcosa di estremamente interessante”, afferma il sindaco di Lugano, Michele Foletti. “Perché mette in collegamento due ciclopiste, la Lugano-Tesserete e la Lugano-Cadro-Dino, che sono tra le più frequentate. Anche perché passano sui tracciati delle due ex ferrovie”.
Il nuovo Ponte di Spada, molto atteso dalla popolazione, renderà accessibili in bicicletta itinerari che oggi si possono affrontare solo a piedi dal vecchio ponte e con dislivelli impegnativi. “Questa passerella si aspettava da almeno cinquant’anni. Forse di più”, dice un cittadino.
Il manufatto sarà realizzato interamente in acciaio. “Dal punto di vista tecnico è quasi un unicum – afferma il direttore della Divisione delle costruzioni, Norman Gobbi -. Proprio perché ha una sola campata, senza pilastri in mezzo, e questa era una delle condizioni poste dal Cantone per inserire il ponte nel paesaggio nella maniera meno impattante possibile”.
L’opera non rappresenterà un vantaggio solo per chi vive qui, ma anche per i turisti. “Tanti scelgono come meta di vacanza le zone ben servite da piste ciclabili. La passerella – sostiene il presidente del Gran Consiglio Fabio Schnellmann – potrebbe essere un ulteriore sprone per chi vuole visitare la nostra regione”.
I lavori si concluderanno nell’estate del 2027, con un investimento di circa 11 milioni di franchi.

https://www.rsi.ch/info/ticino-grigioni-e-insubria/Il-Ponte-di-Spada-una-lama-d%E2%80%99acciaio-che-taglier%C3%A0-le-distanze–3324818.html

(Immagine: DT Render)

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Dopo decenni, lavori al via per il Ponte Spada.
Gobbi: “Quasi un unicum in Svizzera”

Dovrebbero concludersi nel corso dell’estate 2027. La spesa totale ammonta attorno agli 11 milioni di franchi e sarà finanziata da Confederazione, Cantone e Comuni del Luganese.

Si è tenuta oggi la cerimonia di avvio lavori del Ponte di Spada che collega il Comune di Capriasca e Lugano. La realizzazione dell’opera, si legge in un comunicato del Dipartimento del territorio, «permetterà di garantire la continuità tra due dei principali percorsi della rete ciclabile del Luganese, creando un percorso ad anello che dal fondovalle si sviluppa in un senso verso la Capriasca fino a Tesserete, e nell’altro senso in direzione della Valcolla fino a Sonvico». «Finalmente, sono molto emozionato e felice», commenta il sindaco di Capriasca Francesco Canonica che sottolinea l’attesa durata decenni: «Ho sentito parlare del Ponte di Spada quando ero bambino».

L’opera
Il progetto della passerella ciclopedonale Ponte di Spada nasce con l’obiettivo di ridurre al minimo l’impatto sulla natura circostante. «In Ticino abbiamo 250’000 biciclette, una per abitante. Poter fornire loro delle adeguate piste ciclabili è assolutamente importante», afferma il presidente del Gran Consiglio Fabio Schnellmann. La passerella si svilupperà su un’unica campata di circa 150 metri, che permetterà una vista panoramica senza ostacoli con una lunghezza complessiva di 168 metri e un’altezza massima in campata di 7,5 metri: «Questo progetto, dal punto di vista tecnico, è quasi un unicum in Svizzera», ricorda orgogliosamente il direttore incaricato della Divisione dei traporti Norman Gobbi. L’impalcato avrà una larghezza totale di 3,80 metri, di cui 3,30 destinati al passaggio di ciclisti e pedoni. Questa soluzione «offrirà un effetto visivo dinamico: una percezione di chiusura per chi attraversa rapidamente la passerella e, al contempo, una visuale panoramica per chi procede lentamente o si ferma a osservare il paesaggio».

Costi e tempistiche
I lavori dovrebbero concludersi nel corso dell’estate 2027. La spesa totale ammonta attorno agli 11 milioni di franchi e sarà finanziata da Confederazione, Cantone e Comuni del Luganese. «Quest’opera è fonte di soddisfazione anche e soprattutto per quanto concerne l’accoglienza da parte della popolazione, che ha fortemente voluto questo progetto e con il suo sostegno ha nutrito la motivazione del Cantone e di tutti coloro che sono coinvolti nella realizzazione dell’infrastruttura», ha dichiarato Norman Gobbi a cui fa eco il sindaco di Lugano Michele Foletti: «È estremamente importante per il benessere delle persone. È chiaro che a Lugano è complicato muoversi nel centro città con la bicicletta e di questo ne siamo tutti coscienti, però, per territori periferici, la bici è un mezzo interessante per la mobilità».