Comunicato stampa
Il Dipartimento delle istituzioni e la Commissione consultiva del Consiglio di Stato “Acque sicure” presentano il bilancio della stagione estiva 2025, con particolare riferimento agli incidenti avvenuti nelle acque libere e agli effetti delle azioni di prevenzione e sensibilizzazione della campagna “La prudenza fa la differenza”, rivolta alla popolazione locale e ai turisti.
Durante l’estate in Ticino si sono purtroppo registrati 5 annegamenti, 2 in più rispetto al 2024: 2 nei laghi, 2 nei fiumi e 1 in un corso d’acqua durante un’attività di torrentismo.
Dopo diversi anni di diminuzione costante degli incidenti mortali – dal picco negativo di 9 decessi nel 2021 (6 nel 2022, 4 nel 2023 e 3 nel 2024) – il dato 2025 segna una controtendenza. Le vittime, sia cittadini confederati che di nazionalità straniera, sono tutte accumunate, salvo un caso, dal fatto di essersi trovate sole al momento dell’annegamento.
Per quanto riguarda invece gli incidenti gravi, nel fiume Verzasca, in particolare nella zona di Lavertezzo, sono stati 3, mentre altri 2 sono avvenuti nel lago Ceresio.
Permane elevato e preoccupa il numero degli incidenti gravi legati alla pratica del torrentismo che, oltre al già citato annegamento, hanno coinvolto 7 sportivi, richiedendo in un caso l’intervento della Rega. È inoltre stato constatato un netto aumento degli infortuni, anche gravi, causati da tuffi in acque naturali senza una preventiva valutazione della profondità e della conformazione del fondale.
Si segnala infine 1 decesso in una piscina privata dovuto a cause naturali.
La campagna è stata promossa attraverso i consueti canali di comunicazione e supporti cartacei e multimediali. Sono stati affissi manifesti in quattro lingue nei luoghi di maggiore affluenza turistica, nelle principali stazioni ferroviarie, sui mezzi di trasporto pubblici e presso le stazioni di servizio.
Gli attori del settore turistico, le associazioni di categoria degli anziani e i centri diurni a loro dedicati, le scuole e le università, le associazioni e le colonie per i bambini, hanno contribuito in maniera determinante alla distribuzione del materiale informativo che invita all’adozione di comportamenti virtuosi nella pratica di attività sportive o ricreative in acqua.
Le persone che praticano canyoning sono state sensibilizzate tramite un volantino dedicato, distribuito con il supporto delle imprese idroelettriche, delle società di categoria e dei campeggi.
È stata intensificata la collaborazione con le associazioni di migranti attraverso incontri informativi nei principali poli cantonali.
Grazie alla collaborazione con Ticino Turismo, è stata proposta un’attività di sensibilizzazione presso l’Infopoint di Lugano Region. Un’iniziativa nuova che si aggiunge alla presenza a numerosi eventi, dove i messaggi della campagna sono stati diffusi con uno stand dedicato e delle proposte didattiche rivolte in particolare alle famiglie.
Tra le partecipazioni più significative figurano la giornata di sensibilizzazione presso Splash & Spa di Rivera, la giornata degli Sport acquatici al Lido di Locarno, il Longlake Festival di Lugano, le traversate di Melide-Bissone, del Ceresio, di Riva S. Vitale, di Magliaso-Agno e la manifestazione Sportissima a Lugano.
Nei mesi di luglio e agosto è stato garantito il pattugliamento quotidiano dei fiumi Maggia e Verzasca, una misura attiva da 15 anni. Grazie alla collaborazione con il Gruppo Sub Verzasca, i pattugliatori hanno potuto abbinare alla formazione teorica, comprendente anche fondamentali nozioni in ambito di primo intervento, una parte pratica dedicata al lancio della corda di salvataggio. Nell’ambito del programma di prevenzione realizzato con la Città di Lugano, per il quarto anno nei mesi di luglio e agosto i pattugliatori hanno presidiato nei fine settimana e nei giorni festivi la Foce del Cassarate, talvolta accompagnati da cani da salvataggio.
Una nota positiva del 2025 è stata la quasi assenza dei cianobatteri nel lago Ceresio sino a fine agosto, nonostante vi fossero tutte le condizioni favorevoli per la loro proliferazione.
In conclusione, la prevenzione rimane la misura più efficace per evitare incidenti e annegamenti. Fondamentali sono le competenze personali, come la capacità di nuotare e tuffarsi correttamente, ma anche la consapevolezza dei rischi legati a disattenzione, consumo di alcool, stanchezza, comportamenti temerari, errata percezione del pericolo, sopravalutazione delle proprie capacità e scarsa conoscenza del territorio.
Nel quadriennio in corso, il Dipartimento delle istituzioni e la Commissione “Acque sicure” continueranno a sviluppare nuovi strumenti di prevenzione, con l’obiettivo di coinvolgere sempre più attivamente la popolazione residente e, in particolare, i turisti — principali vittime di annegamenti e infortuni gravi.
Il Dipartimento delle istituzioni ringrazia tutti gli enti e le organizzazioni che, con il loro impegno e la loro collaborazione, hanno contribuito a contenere il numero di incidenti nonostante l’elevato afflusso di visitatori ai laghi e ai corsi d’acqua ticinesi.