Aggregazioni: SÌ in Media Leventina e Terre di Pedemonte, NO nel Locarnese

Aggregazioni: SÌ in Media Leventina e Terre di Pedemonte, NO nel Locarnese

Il Dipartimento delle istituzioni comunica di aver preso atto dell’odierno risultato delle votazioni consultive nei progetti di aggregazione dei Comuni delle Terre di Pedemonte, della Media Leventina e della Sponda Sinistra della Maggia.

Bene per il progetto del nuovo Comune di Tre Terre dove la consultazione, con un voto favorevole del 66.42% a Cavigliano, dell’85.74% a Verscio e del 52.56% a Tegna, ha ottenuto un ampio sostegno anche in quest’ultimo Comune, dove si erano registrate le maggiori resistenze e dove il progetto era già caduto nella votazione del 22 settembre 2002.

Riuscito questa  volta anche il progetto di Media Leventina, il cui nome sarà Faido, che ha visto ampiamente favorevoli i votanti di tutti e otto i Comuni coinvolti. I sì hanno infatti prevalso in tutti i Comuni del comparto: ad Anzonico addirittura con 61 voti favorevoli (98.39%) ed un solo contrario, a Cavagnago con 57 favorevoli (98,28%) ed un sol contrario, a Calpiogna (con il 70.37% di sì), a Campello (74.42%), a Chironico (62.5%), a Faido (83.27%), a Mairengo (59.09%) ed a Osco (82.61%).
In questo caso la popolazione era pure chiamata ad esprimersi sul nome del Nuovo Comune. Ha prevalso l’indicazione sul nome “Faido” che l’ha spuntata sulla variante “Media Leventina” per 1’016 voti contro 372.

Sul Locarnese, seppur la maggioranza della popolazione (il 59.63%) si sia espressa per l’aggregazione dei sette Comuni di sponda sinistra della Maggia in cinque Comuni su sette hanno purtroppo prevalso i contrari al progetto. Al voto nettamente favorevole di Locarno (con l’86.39% di sì) di Mergoscia (il 95.35%) si sono registrate posizioni sfavorevoli negli altri 5 Comuni: con scarti risicati a Brione s. Minusio con sol voto di differenza (con il 50.17% dei no), a Orselina (con il 51.65%) ed a Tenero-Contra (con il 51.65%), mentre a Muralto (con il 73.25%) ed a Minusio (con il 58.33%) i contrari hanno nettamente prevalso. 

Decisamente avverso rispetto ai primi due progetti il risultato ottenuto nell’agglomerato di Locarno. Dal voto – contrario in cinque Comuni su sette – emerge la complessità nel trasmettere il messaggio sulla necessità di unire le forze dell’agglomerato per far fronte agli squilibri interni al Cantone, nonostante il forte impegno finanziario profuso dal Consiglio di Stato a sostegno del progetto con 10 Milioni di franchi per consolidare le finanze del futuro Comune e 20 Milioni di franchi per i progetti strategici. In particolare, si osserva con preoccupazione il progressivo disequilibrio tra gli agglomerati del Sottoceneri rispetto a quelli del Sopraceneri. Altro punto emerso durante le serate pubbliche è stata la complessità nell’offrire risposte adeguate ai bisogni del cittadino in realtà urbane da costituire.

L’esito evidentemente negativo nell’agglomerato locarnese sarà quindi oggetto di analisi da parte del Dipartimento prima e dal Consiglio di Stato poi, con l’obiettivo di porre in disanima tutti gli elementi di un progetto d’aggregazione ambizioso come quello del Locarnese, dal suo avvio alla sua promozione. In quest’analisi, è volontà della direzione dipartimentale coinvolgere tutti gli attori coinvolti, in particolare i sindaci dei Comuni di Muralto e Minusio dove si è registrata un’alta percentuale di voti negativi.
Dopo aver sentito i vari Municipi interessati, il Consiglio di Stato esprimerà una più precisa valutazione sui destini del progetto, per il quale si profila un più che probabile abbandono.

Preso atto dei risultati, il Dipartimento sottoporrà in tempi brevi al Consiglio di Stato i relativi messaggi governativi per la costituzione dei nuovi Comuni di Tre Terre e di Faido.

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