Diritto penale, dopo le riforme è tempo di consolidare

Diritto penale, dopo le riforme è tempo di consolidare

Come ben sapete il diritto penale è strettamente connesso alla nostra società ed alla sua evoluzione ed anche per tale ragione probabilmente è il campo del diritto che ritiene la maggior attenzione da parte dell’opinione pubblica. Si tratta quindi di un indispensabile strumento di regolazione per la collettività, che tuttavia deve essere costantemente adeguato ai mutamenti in atto, non solo nella nostra realtà nazionale, ma anche in quella internazionale. Ed è proprio grazie a voi giudici, procuratori, membri delle autorità penali e di polizia, avvocati, che è possibile salvaguardare quei beni giuridicamente protetti definiti nella legislazione penale.

Oltre a questo ruolo fondamentale di attuazione e rispetto delle norme penali, la vostra preziosa esperienza vi permette di meglio comprendere le necessità del suo sviluppo e continuo miglioramento. Per questo motivo non posso quindi che esortarvi a interagire con le autorità esecutive e legislative.

Con l’entrata in vigore del Codice di procedura penale unificato, le autorità penali e di polizia dell’intera Svizzera hanno affrontato di recente una delle più importanti riforme riguardanti il modo di esercitare la loro attività. Il CPP ha provocato numerosi cambiamenti, piccoli e grandi, nell’attività quotidiana della magistratura penale. Le autorità giudiziarie e inquirenti, dopo i normali assestamenti nei primi mesi, hanno saputo bene assorbire il cambiamento. Dopo oramai un anno e mezzo dall’entrata in vigore del CPP sembra che in generale la nuova procedura sia stata acquisita e che i maggiori problemi di implementazione siano pertanto da ritenersi risolti.

Il CPP si contraddistingue in generale per un’impostazione indubbiamente garantista. Le autorità di polizia e quelle amministrative delle contravvenzioni del Canton Ticino (come sicuramente anche quelle degli altri Cantoni) hanno pertanto dovuto far fronte a un aumento di requisiti formali da rispettare con il conseguente aumento degli aspetti burocratici. Quale Direttore del Dipartimento delle istituzioni, responsabile anche della Polizia, sono particolarmente sensibile al tema della sicurezza sul territorio. Per un’autorità quale la Polizia, occorre evitare l’aumento di compiti burocratici, a scapito di quelli operativi. Questo maggior onere si riscontra in particolare nelle procedure minori in materia di contravvenzioni, onere che complica l’attività operativa delle forze dell’ordine. In questo contesto, osservo quindi che, dopo un’attenta analisi, a livello federale – perché questo è l’ambito delle decisioni di maggiore portata – occorrerà valutare l’eventualità di apportare i necessari correttivi.

Sempre nel contesto dell’entrata in vigore del CPP, merita particolare attenzione, una peculiarità della nostra organizzazione giudiziaria che trova origine dalla sensibilità dei cittadini ticinesi. In seguito a una votazione popolare, i ticinesi hanno difatti deciso di confermare il mantenimento di una forma di giuria popolare. Evidentemente, la figura del giurato ha dovuto essere resa compatibile con il nuovo diritto federale e quindi essa si avvicina ora a quella di un giudice non giurista. Tale ruolo popolare più impegnativo nel procedimento penale impone un coinvolgimento della giuria. A differenza del sistema in vigore con la vecchia procedura penale cantonale, essi sono ora infatti coinvolti già nella cosiddetta fase pre-dibattimentale.

Questo esempio di sensibilità popolare, è la chiara dimostrazione di quella peculiare attenzione che i cittadini portano al diritto penale, nel Canton Ticino in particolare. Nel rispetto dei nostri valori democratici, la cittadinanza ha ritenuto di volere evitare che il giudizio penale diventasse un sistema rinchiuso in sé stesso, limitato ai tecnici del diritto e incomprensibile ai più. A dimostrazione della volontà del popolo di portare l’esperienza sociale e il senso comune nelle aule giudiziarie. 

Per quanto concerne il futuro della giustizia nel Cantone del Ticino, posso già in questa sede anticiparvi come nell’ambito degli approfondimenti in atto all’interno dell’amministrazione in un apposito Gruppo di studio denominato „Giustizia 2018“, vanno concretizzandosi – limitatamente al settore della giustizia penale – le necessità a procedere ai seguenti interventi: (1) separazione fisica tra MP e Tribunale Penale Cantonale; (2) unificazione della Pretura Penale e del Tribunale Penale Cantonale in un’unica corte di prime cure penali e (3) creazione di un ”Palazzo del perseguimento penale”, in cui potranno eventualmente essere riuniti Polizia Giudiziaria e Ministero Pubblico.

Per ulteriori dettagli mi rimando invece al mio prossimo intervento all’occasione dell’apertura dell’anno giudiziario.

Je vous remercie pour l’engagement dans l’accomplissement de vos tâches en faveur de la justice et je vous souhaite un agréable congrès à Locarno.

Norman Gobbi

Consigliere di Stato, Direttore del Dipartimento delle istituzioni e Presidente della Regio Insubrica

Società svizzera di diritto penale – 91a Assemblea annuale
10 maggio 2012, Locarno

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