Energia a chilometro zero

Energia a chilometro zero

Articolo apparso nell’edizione di lunedì 17 settembre 2018 de La Regione

Inaugurata la centrale di teleriscaldmento a biomassa legnosa di Piotta, gestita dalla Quinto Energia SA

Di proprietà del Comune di Quinto, lo stabile ubicato nella zona industriale comprende pure il nuovo magazzino per gli operai comunali
Un progetto durato quattro anni e fortemente voluto dal Comune di Quinto, concretizzatosi nel marzo del 2017 in una nuova centrale di teleriscaldamento a biomassa legnosa, dal costo di 3,6 milioni di franchi, realizzata dalla Quinto Energia Sa. Annessi allo stabilimento anche il centro dei servizi della squadra esterna comunale e un ecocentro. Una realizzazione, quella del polo energetico ed ecologico nell’area industriale di Piotta, celebrata e inaugurata ufficialmente ieri dalle autorità, insieme alla popolazione, nel contesto della festa annuale del Patriziato generale di Quinto. Il teleriscaldamento consiste nella distribuzione centralizzata di acqua calda, attraverso una rete di tubazioni isolate e interrate (quelle della Quinto Energia Sa sono lunghe circa 1’160 metri). Lo scopo è quello di fornire energia pulita prodotta in modo sostenibile e rispettoso dell’ambiente, sfruttando al meglio il combustibile legno (un vettore energetico rinnovabile e quindi neutro dal punto di vista delle emissioni di CO2) proveniente dai boschi della regione e acquistato prevalentemente dal Patriziato generale di Quinto. Il teleriscaldamento è una valida alternativa agli impianti alimentati con combustibili tradizionale perché permette di ottimizzare gli spazi necessari per i locali tecnici nelle abitazioni, diminuire i costi di manutenzione e non avere preoccupazioni per l’approvvigionamento e il relativo costo della nafta. Una forma di energia vantaggiosa non solo per l’aspetto ambientale. Infatti, grazie a programmi d’incentivazione, i singoli utenti possono fruire di interessanti sostegni finanziari che permettono un cambiamento di vettore energetico con sforzi economici limitati.

Un lungo processo a lieto fine
Un primo credito, pari a 120’000 franchi, era stato approvato dal Consiglio comunale nel 2013 per la costituzione della società anonima e il finanziamento del progetto di dettaglio. Fondata nel 2014 con un capitale azionario di 200’000 franchi, la Quinto Energia Sa risponde al Comune (azionista di maggioranza col 60% di quota) e al Patriziato generale (40%). Nel 2015, parallelamente alle riflessioni circa l’opportunità di realizzare la centrale di teleriscaldamento, l’ente locale ha poi colto l’opportunità di prelevare una falegnameria ubicata nella zona industriale di Piotta. Un credito di 2,5 milioni volto all’acquisto dello stabile è stato quindi approvato dal Consiglio comunale, dando il via al progetto che comprende, come detto, anche l’ubicazione dei nuovi magazzini comunali (in sostituzione del centro di Valleggia, giudicato non più ideale), gli uffici della Quinto Energia Sa e il deposito del Corpo pompieri Alta Leventina. Successivamente all’acquisto dell’area pari a 11mila metri quadri, il Municipio ha chiesto e ottenuto dal Consiglio comunale lo stanziamento di 90mila franchi (cui si sono aggiunti i 60mila del Patriziato) per la ricapitalizzazione della società Quinto Energia, la quale ha dunque avuto a disposizione 150mila franchi per eseguire tutto quanto necessario per il progetto esecutivo e per la ricerca di sussidi e prestiti bancari. Il tutto al fine di realizzare la centrale, della quale la Sa è affittuaria, insieme ai propri uffici, nei confronti del Comune. Sono sette, tra cui quello principale è la Scuola media di Ambrì, gli attuali clienti della Quinto Energia Sa, tutte aziende adiacenti alla centrale.

Obiettivo nuova Valascia
Fra i beneficiari, in futuro sembrerebbe destinata ad aggiungersi anche la prevista nuova Valascia. «Con l’Hcap Sa sono già in corso approfondimenti e trattative per l’allacciamento», spiega alla ‘Regione’ il segretario comunale di Quinto, Nicola Petrini. L’idea sarebbe quella di estendere la tubatura, in modo da comprendere la pista del ghiaccio. La centrale è infatti predisposta per la posa di un’eventuale seconda e nuova caldaia con la relativa linea di approvvigionamento per un ulteriore sviluppo della rete.

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