Escursioni in montagna: «Prudenza e conoscenza»

Escursioni in montagna: «Prudenza e conoscenza»

Muore escursionista in Val di Blenio

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Servizio all’interno dell’edizione di domenica 10 luglio 2022 de Il Quotidiano

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11I consigli del portavoce della Federazione alpinistica ticinese Enea Solari dopo la terza tragedia in poco più di un mese nel Sopraceneri
Fondamentale essere preparati, in forma e riforniti, oltre che correttamente equipaggiati

«Credo che a scopo preventivo sia utile richiamare le norme di prudenza, di conoscenza del territorio e di lettura del terreno sul quale ci si sta incamminando: questo a prescindere dal caso specifico di sabato, di cui non conosco i dettagli e sulle cui cause si esprimeranno le autorità competenti». Enea Solari, portavoce della Federazione alpinistica ticinese (FAT) oltre che presidente della Società alpinistica ticinese (SAT) Lucomagno, lancia un appello pubblico in seguito al terzo infortunio mortale sulle montagne del Sopraceneri in poco più di un mese. Dopo la Verzasca il 7 giugno e la Riviera il 18 giugno, stavolta lo scenario di una caduta letale durante un’escursione è stata l’alta Valle di Blenio, dove sabato ha perso la vita un 64.enne appassionato di gite nella natura domiciliato nel Luganese. Quelli evocati da Enea Solari sono in sostanza i principi di prevenzione del progetto del Dipartimento delle istituzioni «Montagne sicure », a cui tutti possono comodamente attingere digitando www.ti.ch/montagnesicure.
Sulla stessa pagina si può scaricare una brochure informativa ed è possibile leggere approfondimenti su vari temi: cosa mettere nel sacco, come equipaggiarsi, come informarsi sugli itinerari, come prepararsi per gite in MTB o e-Bike.

«Siamo solo a inizio stagione»
Sempre a prescindere dalla dinamica del caso concreto, su cui si esprimerà l’inchiesta della Polizia, l’appello è più che mai valido dopo questo nuovo dramma perché è già il terzo in poche settimane nella regione: «E siamo solo all’inizio della stagione », sottolinea il portavoce della FAT. La campagna di prevenzione «Montagne sicure» ha lo scopo di sensibilizzare coloro che, indipendentemente dalla stagione, trascorrono il loro tempo libero o praticano delle attività in montagna. Per quanto riguarda le escursioni in estate, i consigli principali sono i seguenti: essere in forma e sicuri, scegliendo un percorso idoneo, comunicandolo e non cambiandolo; essere attrezzati in maniera consona, a partire dagli scarponi (inoltre nel sacco non devono mancare indumenti per la pioggia e per il freddo, protezioni dal sole, kit di primo soccorso, una cartina e un cellulare); andare a passo sicuro ma non troppo elevato, concedendosi delle pause, bevendo e mangiando per mantenere sotto controllo la stanchezza ed inalterata la concentrazione; infine, in caso di passaggi difficili con rischio caduta un adulto deve assistere i bambini che partecipano alla gita.

«Una zona impervia»
Come anticipato il 64.enne del Luganese è già la terza vittima della montagna nello spazio di un mese nel Sopraceneri. Dopo la Verzasca il 7 giugno e la Riviera il 18 giugno, stavolta lo scenario di una caduta mortale durante un’escursione è stata la Valle di Blenio. Il dramma si è consumato sabato nella zona del Cogn di Camadra. «È una zona comunque impervia e che presuppone la conoscenza del terreno e dove è indispensabile non avventurarsi al di fuori dei sentieri» spiega ancora da noi sollecitato Enea Solari senza però come detto poter entrare nei dettagli del caso specifico, di cui non dispone. La segnalazione del mancato rientro dell’uomo è scattata intorno alle 22. «In breve tempo è stato avviato un dispositivo coordinato dalla Polizia cantonale con il coinvolgimento anche del Soccorso Alpino Svizzero e della REGA», riferisce la Polizia. Sulla base degli accertamenti e delle informazioni raccolte è stato così possibile circoscrivere la zona delle ricerche. Stando ad una prima ricostruzione e per cause che spetterà all’inchiesta stabilire, il 64.enne, poi ritrovato verso la una di domenica mattina, è rimasto vittima di una caduta, precipitando in un burrone in una zona impervia situata a un’altitudine di oltre 2.100 metri. I soccorritori della REGA non hanno potuto fare altro che constatare la morte a causa delle gravi ferite riportate.

I precedenti recenti
Il 18 giugno a perdere la vita durante un gita nella zona del Pizzo di Claro era stato un 66.enne di Grono, originario della Calanca, caduto a quota 2.400 metri. Mentre stava scendendo è precipitato per circa otto metri. Il 7 giugno un dramma si era consumato poco dopo le 19 in territorio di Frasco ( Verzasca). Vittima anche in questo caso di una caduta un 53.enne residente in Germania che stava effettuando un’escursione in zona Passo di Piatto a un’altitudine di circa 2.000 metri. È precipitato per un centinaio di metri morendo sul posto.

Articolo pubblicato nell’edizione di lunedì 11 luglio 2022 del Corriere del Ticino

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