Il miracolo della vita in carcere: “Evento con molti significati”

Il miracolo della vita in carcere: “Evento con molti significati”

Gobbi: la nascita di un bebè evidenzia la necessità della Sezione femminile e l’assunzione di nuove/i agenti di custodia

“È il miracolo della vita che si ripropone, nonostante il contesto di costrizione del carcere. Per gli agenti di custodia, poi, chiamati ad aiutare con il parto, è stata un’esperienza straordinaria”. Con queste parole il direttore delle Strutture carcerarie cantonali, Stefano Laffranchini, ha commentato la nascita di un bambino all’interno del carcere giudiziario della Farera, avvenuta la scorsa settimana. “Un avvenimento straordinario – afferma il Consigliere di Stato Norman Gobbi; il primo avvenuto in Ticino. Si è svolto tutto molto velocemente. La mamma aveva il termine due settimane più tardi. Dopo una visita in ospedale il giorno prima, era poi stata dimessa e riportata in carcere. Ma in un attimo, il giorno dopo, la donna ha dato alla luce il bebè. Un’emozione per tutte le persone che si sono prodigate in questa circostanza. Ringrazio tutti per l’ottimo lavoro svolto, sul quale anche la speciale commissione parlamentare ha subito esperito un approfondimento per capire come si erano svolti i fatti. Questa esperienza mette in risalto due aspetti: da un lato l’umanità che è necessaria anche in un contesto di sorveglianza come quello carcerario; dall’altro lato la necessità di dotare le nostre Strutture carcerarie di celle appositamente pensate per le donne”.
E a questo proposito ci sono delle novità. “Sì, è così – ci dice il Direttore del Dipartimento Norman Gobbi. Nel 2007 la sezione femminile alla Stampa era stata chiusa, perché le donne in detenzione per espiazione della pena o in attesa di giudizio erano molto poche. Si preferì quindi allora far capo soprattutto a strutture della Svizzera interna. Oggi il numero di detenute è aumentato e gli attuali spazi non sono più adeguati. Da qui la volontà di creare una Sezione femminile all’interno del carcere. Come ho avuto modo di dire anche in Gran Consiglio, stiamo elaborando il messaggio. Si tratterà di una ristrutturazione interna, consci che la soluzione ottimale sarebbe invece la realizzazione di un nuovo carcere cantonale. Purtroppo per questo progetto dobbiamo ancora attendere, anche se il tema è sul tavolo delle discussioni. Cerchiamo comunque di trovare i migliori accorgimenti per soddisfare questa nuova esigenza. La Sezione femminile sarà composta da 12 celle, una delle quali destinata alle mamme con bambini. Confidiamo di essere pronti per la fine del 2023”, precisa Norman Gobbi.
Per queste nuove esigenze occorre avere anche nuovi agenti di custodia. “In effetti abbiamo appena aperto un nuovo concorso per l’assunzione di aspiranti agenti di custodia, che parteciperanno poi alla specifica formazione. Abbiamo bisogno anche, se non soprattutto, agenti donne. Per la nuova Sezione ne servono almeno 9. Il concorso è aperto sino al 31 agosto e il 20 luglio a Rivera terremo una serata informativa per tutte e tutti gli interessati. Una serata promossa assieme alla Città dei mestieri che potrà pure essere seguita in streaming su www.ti.ch/multimedia. Confido che molte persone possano interessarsi a questa professione. Un mestiere impegnativo, certo, ma che sa regalare anche tante soddisfazioni ed emozioni, come abbiamo potuto vedere con la nascita del bebè la scorsa settimana”, conclude il Consigliere di Stato Norman Gobbi.