Gobbi inarrivabile

Gobbi inarrivabile

Fra i 46 candidati che corrono per il Consiglio di Stato il più “social” è Norman Gobbi
La lista Lega-Udc è quella che attira più seguaci.

Stringere mani e dare pacche sulle spalle nei carnevali e nelle feste di paese non basta più. Oggi una parte importante delle campagne elettorali passa dall’utilizzo dei social media. Le cantonali di domenica 2 aprile non fanno eccezione, ma c’è chi sui social media è messo meglio di altri in termini di follower. Abbiamo voluto prendere in esame i partiti e i candidati in corsa per il Consiglio di Stato.

Lega-UDC in testa
Fra i partiti stravince la lista Lega dei ticinesi-Udc, che tra Instagram e Facebook in totale conta 18’827 elettori. Quasi il doppio della lista Ps-Verdi, in seconda posizione, che conta 9’750 follower. Chiude il podio il Plr con 5’583.

Gobbi inarrivabile
Indiscusso leader sui social fra i consiglieri di Stato uscenti che sollecitano un nuovo mandato è Norman Gobbi. Con i suoi 29’476 seguaci, il direttore del Dipartimento delle istituzioni presenta numeri inarrivabili per tutti gli altri. Dietro a lui c’è Christian Vitta, che si ferma a 11’711. Molto lontano si situa Raffaele De Rosa, con i suoi 4’389 follower, tutti su Facebook: del Governo è infatti l’unico a non essere presente su Instagram. Ancora più distante è Claudio Zali, con appena 2’176 tra mi piace e segui.

Solo sei candidati su 49 oltre i 2’000 follower Instagram
Concentrandoci sul solo Instagram (che è pure il social scelto dallo stesso Cantone per avvicinare i più giovani con l’apertura di una pagina dedicata alle elezioni) emergono degli aspetti interessanti. Se il voto corrispondesse al numero di follower Instagram, dal Consiglio di Stato sarebbe estromesso Claudio Zali. Oltre ai confermati Gobbi e Vitta, entrerebbero invece nell’Esecutivo la favorita della lista rosso-verde Marina Carobbio, a fianco di Giorgio Fonio (Centro) e Boris Bignasca (Lega). L’equilibrio partitico attuale rimarrebbe dunque invariato. Fra i candidati al Governo, Norman Gobbi è l’unico che abbatte il muro dei 10’000 follower su Instagram. Gli altri faticano decisamente: solo sei candidati su 49, infatti, riescono a superare i 2’000 seguaci.

Un terreno difficile
Rispetto al passato, tuttavia, avere visibilità è più complicato. “Non ci si improvvisa su questi social per avere successo”, commenta a Ticinonews Eleonora Benecchi, docente-ricercatrice all’Istituto di media e giornalismo dell’Usi. La piattaforma su cui è diventato particolarmente difficile emergere è Facebook, ovvero proprio il social che ancora spopola fra i candidati. “Soprattutto a causa delle strategie introdotte dalla stessa Facebook, per avere visibilità si devono investire soldi nelle campagne promozionali e negli annunci sul social. Non ci si può illudere di sbarcare su Facebook, lanciare lì il proprio messaggio, quasi fosse in bottiglia, e magicamente vederlo arrivare a chi è indirizzato, trascinato dalla corrente dell’algoritmo”. Restando nell’ambito delle metafore navali, secondo Eleonora Benecchi “quello che si deve affidare a Facebook, se si vuole avere visibilità, è un messaggio da fare salpare su una nave, sulla quale è stato chiaramente pagato un posto e che infine attraccherà in un porto ben specifico, che corrisponde al pubblico selezionato”.

https://www.ticinonews.ch/ticino/per-instagram-carobbio-fonio-e-bignasca-in-governo-zali-fuori-373567

Da www.ticinonews.ch