Gobbi riprende il fischietto: “Arbitrare mi ha insegnato tanto”

Gobbi riprende il fischietto: “Arbitrare mi ha insegnato tanto”

Il Consigliere di Stato ha diretto domenica il Quadrangolare di hockey di Faido

Una festa riuscita; un bel momento di aggregazione con tante famiglie, unite dalla passione per lo sport d’eccellenza in Valle, l’hockey, ma soprattutto dal piacere di stare assieme”. A parlare così è il Consigliere di Stato Norman Gobbi, che domenica ha preso parte al primo quadrangolare amatoriale di disco su ghiaccio, organizzato a Faido. Ed è stata l’occasione per il Direttore del Dipartimento delle istituzioni di rimettere i pattini e di riprendere il fischietto, dirigendo da par suo tutte le partite. Gobbi che, lo ricordiamo, per 20 anni dal 1990 al 2010 è stato un buon “fischietto”, dedicando alla disciplina molto tempo libero e tanta passione. “L’arbitraggio mi ha insegato tanto. Per vent’anni mi sono confrontato con giovani e meno giovani che mettono in pista tanto agonismo alla ricerca del gol, della vittoria. L’arbitro deve saper gestire ogni situazione, anche in collaborazione con il o i colleghi, affinché il gioco sia regolare. Soprattutto tutelando l’incolumità dei giocatori. La vita dell’arbitro è difficile: ogni decisione può essere contestata. E lo fanno i giocatori, così come gli spettatori. In pista c’è chi fa il furbo, chi vorrebbe sempre aver ragione e critica ogni chiamata. Avere il proprio metro di giudizio e saperlo applicare su un fronte e sull’altro ti fa guadagnare il rispetto di giocatori, staff e spettatori. È questo che ho imparato: essere imparziale, ma anche consapevole che gli errori sono dietro l’angolo e si possono commettere. Poi però si va avanti. E al termine delle partite tutto finisce e si è amici come se non più di prima”.

A Faido domenica come è andata? “Assieme al mio giovane linesman Samuel Pezzatti abbiamo arbitrato tutti gli incontri. Non abbiamo dovuto intervenire più di tanto. La correttezza, il fair-play hanno contraddistinto tutta la giornata. In pista c’erano uomini, ma pure donne, ragazze e ragazzi.  Un bel segnale di sportività. E anche durante il pranzo, consumato nel pieno rispetto delle regole vigenti imposte dalla pandemia nel settore della gastronomia, il piacere di stare assieme si è ancor più rafforzato. Il “Quadrangolare è stato voluto per mitigare l’assenza di possibilità di svago sugli sci in Leventina, visto che gli impianti di Carì sono chiusi e che ad Airolo le possibilità sono ridotte. L’infrastruttura del ghiaccio di Faido si è quindi prestata molto bene per concedere una giornata in amicizia a molte famiglie”, conclude il Consigliere di Stato Norman Gobbi.