La Legge sui fiduciari “ha ancora un senso”

La Legge sui fiduciari “ha ancora un senso”

Da www.ticinonews.ch

Per il Governo le attività svolte in Ticino per conto di terzi devono essere soggette a sorveglianza e autorizzazione

Le attività di fiduciario commercialista e fiduciario immobiliare svolte per conto di terzi a titolo professionale nel Cantone Ticino devono continuare ad essere soggette ad autorizzazione e sorveglianza. Lo ha ribadito il Consiglio di Stato nella sua risposta alle due interrogazioni dei deputati PLR Giovanni Pagani e Matteo Quadranti. Entrambi gli atti parlamentari, ricordiamo, chiedevano informazioni sulle ripercussioni per la legge cantonale sui fiduciari in vista dell’entrata in vigore delle norme federali sui servizi e istituti finanziari.

Il 15 giugno 2018 le Camere federali hanno adottato la nuova Legge sui servizi finanziari (LSerFi) e la Legge sugli istituti finanziari (LIsFi). La LSerFi introduce disposizioni intersettoriali per l’offerta di servizi finanziari e la distribuzione degli strumenti finanziari mentre la LIsFi prevede una normativa differenziata in materia di vigilanza per gli istituti finanziari (gestori patrimoniali, gestori di patrimoni collettivi, direzioni dei fondi e società di intermediazione mobiliare). La novità principale consiste nell’assoggettamento alla vigilanza prudenziale dei gestori di patrimoni individuali di clienti individuali, dei gestori di valori patrimoniali di istituti di previdenza e dei trustee. La FINMA autorizzerà all’esercizio dell’attività e avrà la competenza assoluta di svolgere l’attività di enforcement nei confronti dei suddetti soggetti; la vigilanza corrente sui gestori patrimoniali indipendenti e sui trustee sarà esercitata da organismi di vigilanza senza statuto di autorità, autorizzati dalla FINMA. Queste due leggi entreranno in vigore il 1° gennaio 2020

Come detto, per il Governo le attività di fiduciario commercialista e fiduciario immobiliare svolte per conto di terzi devono continuare ad essere soggette ad autorizzazione e sorveglianza. “Lo scopo della Legge sull’esercizio delle professioni di fiduciario è assicurare la competenza di chi svolge tale attività, penalizzando l’esercizio abusivo di tale professione – spiega il Consiglio di Stato – È dunque importante mantenere la vigilanza sui fiduciari attivi in settori professionali altrettanto sensibili e importanti quali quello commerciale e quello immobiliare, motivo per cui si reputa che l’Autorità di vigilanza debba continuare nella sua importante attività”.

Attualmente sono in corso i lavori per l’adeguamento della Legge sull’esercizio delle professioni di fiduciario che comporteranno la presentazione di un messaggio governativo che verrà posto in consultazione presso le parti interessate nel corso del mese di marzo. I dettagli relativi alla revisione delle norme cantonali sui fiduciari, come ad esempio le designazione di un tribunale come istanza unica per le controversie, verranno esposti nel suddetto messaggio governativo.

In caso di abrogazione parziale dell’Autorità di vigilanza, che è un organo amministrativo indipendente e autonomo dal punto di vista finanziario e decisionale, non vi sarebbero minori introiti o risparmi in personale per l’Amministrazione cantonale. “Già attualmente l’Autorità di vigilanza si finanzia da sé – ha spiegato il Governo – le tasse d’autorizzazione e d’esercizio permettono l’autofinanziamento dell’attività di sorveglianza, ragione per cui già attualmente non vi è alcuna incidenza finanziaria sulle casse dell’ente pubblico”.