Le valli, la nostra riserva strategica

Le valli, la nostra riserva strategica

Gentili signore, egregi signori, care amiche e cari amici dello sport,

con piacere porto il saluto del Consiglio di Stato e delle autorità cantonali, che hanno sostenuto questo progetto per lo sport e per i giovani della Lavizzara, della Vallemaggia e del Locarnese.

Mi rivolgo a voi anche con un certo orgoglio personale, perché questo luogo e questa pista sono parte della mia gioventù. In 20 anni di attività quale arbitro di disco su ghiaccio, la pista di San Martino è stata una tappa frequente delle mie trasferte. Trasferte non certo indifferenti, perché se la distanza in linea d’aria da Ambrì è poco più di 7km, per strada questi chilometri diventano 116 con quasi due ore di percorso. 

Le emozioni che mi legano a questo luogo sono molteplici e con il tempo hanno mutato la loro natura. Come non ricordare le discussioni accese con i vari Cauzza, Donati e Mignami. Discussioni che per fortuna si fermavano alla sola differenza di valutazione sul ghiaccio, riguardo un fallo reputato tale o meno. Poi, una volta tolti i pattini ci si trovava nella vecchia buvette che riuniva tutti: la squadra locale, gli avversari, gli arbitri, i presidenti, gli allenatori e il pubblico. Un pubblico non sempre tenero con il sottoscritto, ma che in 20 anni ha imparato – come le squadre – a conoscermi e a capire la mia attitudine sul ghiaccio, ossia di ferma decisione e correttezza di valutazione (ma qui qualcuno avrà certamente da ridire, come è nella natura delle cose).

Le discussioni hanno poi creato un legame di rispetto e di amicizia, come quella che mi ha legato ai colleghi arbitri della Lavizzara: Sergio Donati (convocatore per diversi anni degli arbitri ticinesi), Lara Patocchi oggi Dazio, Mauro Trapletti e in particolare Rolly Canepa.

Sono quindi forti le emozioni oggi. Come forte il senso di rispetto per la vostra comunità e la vostra Società di Pattinaggio Lavizzara, che in questo progetto ha voluto credere e ci è riuscita. Una riuscita importante, sottolineata dalla presenza di sportivi d’élite di caratura nazionale e internazionale, quali Sarah Meier e Inti Pestoni. Una riuscita vitale alle future attività sportive in Lavizzara, che non dovranno più soggiogarsi alle bizze della meteo, e che potranno anticipare la formazione del ghiaccio in autunno. Una riuscita salutare, perché offrire una struttura sportiva è un atto di responsabilità nel promuovere il movimento e la salute. Una riuscita generosa, perché la struttura sarà aperta a tutti e potrà fungere da ulteriore attrattore di squadre, eventi e quant’altro verso la Lavizzara e la Vallemaggia.

Tutto questo dimostra come in questa valle, le donne e gli uomini che si impegnano in associazioni e nella gestione pubblica hanno a cuore il proprio territorio, i propri giovani e credono nelle proprie potenzialità. 

Una forza che merita la fiducia e il sostegno del Cantone. Sostegno confermato a questa struttura in tempi rapidissimi. Il messaggio governativo venne presentato ad inizio febbraio 2011 e il Gran Consiglio lo approvò all’unanimità sei settimane dopo, nella sua ultima seduta nella scorsa legislatura. Questo atto cantonale dimostra la fiducia, nel confermare i 2.1 Milioni di sostegno finanziario, pari alla metà dei costi di realizzazione di questa pregevole opera per lo sport, in una regione periferica del nostro Cantone valligiano.

Le valli possono essere considerate oggi la riserva strategica del Cantone Ticino. Anzi, le valli ticinesi sono la riserva strategica del nostro Cantone. Nelle nostre valli abbiamo le sole risorse naturali del nostro territorio, utili a costruire (legno e pietra) e a produrre energia (acqua e legno). Nelle nostre valli abbiamo paesaggi e natura intatta, vitali per la promozione turistica e per l’equilibrio ambientale del nostro Cantone, ma anche quale valvola di sfogo per i cittadini urbani alla ricerca di questi valori. Nelle nostre valli troviamo aria frizzante, che genera poi quel sano spirito che possiamo trovare qui in Lavizzara, che non vuol cedere mai e ogni giorno affronta la sfida della gestione di questi ampi territori. Nelle nostre valli troviamo le tradizioni e la nostra cultura ancestrale, che ci ricordano da dove veniamo e quali importanti sforzi hanno compiuto i nostri avi nel trasmetterci un così grande territorio e la nostra odierna ricchezza.

Nelle nostre valli non troviamo solo questo. Troviamo gente che vuole vivere, crescere e lavorare nelle nostre valli. Le dinamiche dell’area urbana sono autonome e vivono degli andamenti economici mondiali. Ma spesso ci dimentichiamo che se la Lugano economica tossisce, in valle c’è già il raffreddore se non la febbre. Magari questa febbre è solo la continuazione di quella precedente, mai sanata completamente.

Le valli sono quindi una riserva strategica fragile, che va giustamente sostenuta e promossa con puntuali misure ma anche visioni a più lungo termine. L’inaugurazione odierna è un esempio delle misure puntuali che devono però rientrare in una visione più ampia. Per questo motivo ho chiesto che, accanto al Piano cantonale delle aggregazioni, venga allestito dai funzionari cantonali dei vari dipartimenti un piano particolare per lo sviluppo socio-economico delle zone periferiche del nostro Cantone. Un compito certo non facile, che però deve avere nell’autorità cantonale un importante attore. Non possiamo infatti delegare questo compito a chi opera nelle valli a favore della cosa pubblica, a tempo parziale o sacrificando il proprio tempo libero. L’amministrazione è ricca di funzionari con diplomi accademici, che possono occuparsi di questa importante sfida: consolidare e dare una visione alla riserva strategica del Cantone, le nostre valli.

 

Voi, cari amici della Società pattinaggio e della Lavizzara tutta, la vostra sfida l’avete già vinta, perché da una piccola società sportiva di valle sono usciti bravi giocatori di hockey che oggi indossano maglie di società di lega nazionale. Con la nuova struttura e la pista coperta, i successi vi attendono soltanto. Forza Lavizzara!

Vi ringrazio.

Norman Gobbi

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