Per una sicurezza cyber

Per una sicurezza cyber

Servizio all’interno dell’edizione di venerdì 21 febbraio 2020 del TG di Teleticino
http://teleticino.ch/il-tg/per-una-sicurezza-cyber-XM2385202

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Servizio all’interno dell’edizione di venerdì 21 febbraio 2020 de Il Quotidiano
https://www.rsi.ch/play/tv/redirect/detail/12765738

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Articolo pubblicato nell’edizione di sabato 22 febbraio 2020 de La Regione

Uniti per la sicurezza online

Al via ‘Cyber sicuro’, piattaforma istituzionale ticinese contro minacce e rischi che corrono sul web Al progetto collaborano Dfe, Di, Decs con il supporto della Supsi: prevenzione e sensibilizzazione

Ogni anno l’Amministrazione cantonale subisce, in media, dai 30 ai 50mila tentativi di hackeraggio dei propri server. Attacchi quasi tutti automatizzati, e quindi respinti con agio. Quasi tutti, però. Perché in un paio di questi casi, sempre in media, la situazione si fa seria, e la gestione – comunque ottimale – richiede più sforzo e più attenzione.
Un problema, quello della sicurezza online, che interessa l’Amministrazione così come le aziende, i cittadini, le scuole. Tanto da portare il Cantone, con la campagna di prevenzione ‘Cyber sicuro’ presentata ieri, a farsi attivo «nell’affrontare rischi sempre più diffusi. In due studi del World economic forum si nota come siano al primo posto delle preoccupazioni in Europa, mentre sono secondi solo alle questioni climatiche se considerati nel loro insieme», annota il direttore del Dipartimento finanze ed economia Christian Vitta. Il Dfe, assieme al Dipartimento istituzioni e al Dipartimento educazione, cultura e scuola, è uno dei promotori della piattaforma che, come spiegato dal direttore del Di Norman Gobbi «ha l’intenzione di essere il punto di riferimento e di contatto per noi del governo, ma anche per enti pubblici, aziende, popolazione, associazioni di categoria e media». Il compito sarà quello di «coordinare le varie attività, analizzare tutti i rischi e le minacce per il nostro territorio, fornire supporto attivo al Consiglio di Stato ed elaborare contenuti informativi e di prevenzione». Per Gobbi è importante sottolineare che «gli attacchi informatici sono sempre più frequenti, i reati intesi come ‘classici’ ormai sono spostati anche sul web se pensiamo alle truffe di tipo economico e ai furti di dati». E quindi, dopo ‘Montagne sicure’, ‘Acque sicure’ e ‘Strade sicure’, con ‘Cyber sicuro’ il Dipartimento istituzioni parte con la quarta campagna di sensibilizzazione. Alla quale, riprende Vitta, «il Dfe parteciperà per aiutare a interagire col mondo delle aziende, incentivando competitività e produttività attraverso l’innovazione e la sicurezza. E per creare, con la formazione, profili professionali utili per questa lotta». Protagonista sarà anche il Decs, e il suo direttore Manuele Bertoli ricorda come «nella scuola dell’obbligo il tema della sicurezza è all’ordine del giorno negli ambiti dell’alfabetizzazione digitale, dell’educazione a un uso consapevole e dell’orientamento dei giovani al pensiero informatico». E al liceo «a settembre 2020 comincerà l’insegnamento dell’informatica».
Piattaforma ticinese, ‘Cyber sicuro’ avrà molti contatti con la Confederazione. Contatti spiegati dal segretario generale del Di Luca Filippini: «Il Consiglio federale è stato coinvolto nella fase di costituzione, e sarà fondamentale lo scambio d’informazioni con l’esercito e la Polizia federale». La centrale d’annuncio e d’analisi per la sicurezza dell’informazione Melani svolge già un gran lavoro. E sempre sulla cybersicurezza, Filippini dice che «avverranno incontri con il delegato svizzero su questo tema». Portando in Ticino quanto fatto a livello federale. Della partita sarà anche Alessandro Trivilini, docente e ricercatore del Dipartimento tecnologie innovative della Supsi. E ribadisce: «Le minacce cyber sono sempre più diffuse. Siamo tutti interconnessi, e basta un solo anello debole per compromettere tutta la catena. Il nostro lavoro sarà evitare che si crei questo anello debole».

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Articolo pubblicato nell’edizione di sabato 22 febbraio 2020 del Corriere del Ticino

Gioco di squadra contro i rischi informatici

È stata lanciata la campagna di prevenzione «Cyber sicuro» – Costituito un gruppo strategico Istituzioni, economia e formazione uniti per proteggere le attività dei cittadini, delle aziende e degli enti pubblici

La nostra quotidianità è sempre più permeata dalle nuove tecnologie. Con esse si presentano diverse opportunità, ma anche molti rischi. Per «fare gioco di squadra» contro le minacce informatiche, il Cantone ha lanciato la campagna «Cyber sicuro», che vede coinvolti il DI, il DFE e il DECS. Istituzioni, economia e formazione uniti per proteggere le attività quotidiane di cittadini, aziende e degli stessi enti pubblici dai pericoli legati al mondo cibernetico. Assieme alla campagna di prevenzione, il Governo ha anche istituito un Gruppo strategico che fungerà da punto di riferimento per le istituzioni, per gli enti pubblici, ma anche per le aziende e la popolazione. Il direttore delle Istituzioni Norman Gobbi, nel presentare la campagna di prevenzione, ha innanzitutto evidenziato come i reati più classici si stanno man mano spostano sulla rete: «Una volta le truffe venivano fatte porta a porta, mentre oggi avvengono tramite il web. Per questo motivo, dopo le campagne ‘‘ Strade sicure’’, ‘‘Acque sicure’’ e ‘‘Montagne sicure’’, oggi lanciamo questa campagna dedicata al mondo cibernetico». Il Gruppo «Cyber sicuro», oltre ad essere un punto di riferimento , coordinerà le attività in questo ambito degli attori istituzionali, analizzerà i rischi per il nostro territorio, fornirà consulenza al Consiglio di Stato e infine elaborerà contenuti per la prevenzione.

Il direttore del DFE Christian Vitta durante la presentazione ha rimarcato che lo scopo della campagna è anche quello di «minimizzare i rischi per poter cogliere le opportunità che le tecnologie offrono al territorio e alle aziende». A questo proposito ha sottolineato «l’importanza dell’innovazione per incentivare competitività e produttività. È un tema strategico per le aziende e i rischi informatici stanno diventando sempre più rilevanti per le imprese».

Il direttore del DECS ha infine fatto notare come nella scuola ticinese «siano in atto diverse riforme che considerano la questione della sicurezza informatica» e che i «contenuti della campagna confluiranno in queste riforme». Nella scuola dell’obbligo, ad esempio, nell’ambito della revisione del Piano di studio, un gruppo di lavoro sta definendo le competenze digitali da raggiungere entro la quarta media. Il direttore del DECS ha spiegato che anche i docenti saranno formati con la creazione degli «animatori digitali di sede» che si occuperanno di riportare agli allievi i contenuti della campagna. Infine Bertoli ha ricordato l’introduzione dell’informatica nel programma d’insegnamento dei licei.

La composizione
Il Gruppo strategico «Cyber sicuro» è formato dal segretario generale del DI Luca Filippini, dal direttore del Centro sistemi informativi del Cantone Silvano Petrini, dall’ufficiale della Polizia cantonale Orlando Gnosca, dal direttore del Centro di risorse didattiche e digitali Daniele Parenti e dal docente e ricercatore della SUPSI Alessandro Trivilini.